Consiglio SIPED

Riunione del 25.9.2003

 

Alle ore 10.00 del 25 settembre 2003 nella sala consigliare del palazzo Ateneo dell’Università degli studi di Bari si riunisce il consiglio direttivo della SIPED per discutere il seguente o.d.g.:

1. Approvazione dei verbali precedenti.

2. Comunicazioni.

3. Analisi dei seguenti punti tematici:

-il senso della nostra presenza;

-la ricerca pedagogica;

-la politica e le discipline pedagogiche;

-la SIPED e la Riforma;

-la figura del pedagogista.

4. Ricerca-individuazione di strategie adeguate (coinvolgimento delle associazioni, visibilità ecc.).

5. La rivista “Pedagogia oggi”.

6. Il sito SIPED.

7. Convegni.

8. Quotidiani e TV.

9. Individuazione dei responsabili di settore.

10. Intervento del segretario.

11.Varie ed eventuali.

Presiede il prof. C. Laneve, verbalizza il prof. R. Pagano.

Sono presenti i proff.: E. Colicchi, F. Cambi, F. Pinto, G. Alessandrini, L. D’Alonzo, M. A. Galanti, R. Gatti, B. Schettini; i dott. ri C. Gemma, B. Martini, M. Tarozzi.

Assenti. dott. A. Mariani (per impegni di ricerca) e dott.ssa E. Nigris (non ha fatto pervenire nessuna giustificazione).

 

In apertura di seduta il presidente, prof. C. Laneve, dopo aver salutato i membri del direttivo, chiede di procedere alla lettura e alla approvazione dei verbali n. 1 e n. 2. Il direttivo li approva all’unanimità.

 

Quindi, il presidente passa al punto 2. dell’o.d.g. e comunica di aver inviato una lettera di ringraziamento per il lavoro svolto al presidente uscente, prof. F. Frabboni e, inoltre, porta a conoscenza del direttivo che il giorno 10 ottobre p.v. a Roma si terrà l’incontro conclusivo dei seminari di riflessione sulla pedagogia teoretica al quale invita i presenti a partecipare. La prof.ssa E. Colicchi chiede che si sollecitino le altre associazioni pedagogiche a dare notizia alla SIPED dei loro dei loro convegni e seminari di studio.

 

Esaurite le comunicazioni, il presidente, come da punto 3. dell’o.d.g, illustra le linee programmatiche che intende perseguire e sulle quali chiede che successivamente il direttivo si pronunci.

 

Per quanto riguarda il “senso della nostra presenza” il prof. C.Laneve afferma che esso si configura nel difendere e nel sostenere la pedagogia a tutto tondo, sia a livello accademico sia a livello scolastico e sociale. In questo sostegno, secondo il presidente, occorre evitare “sbavature ideologiche” per essere “organici” solo ed esclusivamente alla pedagogia.

Del resto, afferma il prof. Laneve, è questo il compito che lo statuto della SIPED attribuisce al presidente e al direttivo.

In tale prospettiva per il presidente risulta fondamentale diffondere la “cultura pedagogica”, individuare un itinerario strategico per ottenere che il rappresentante presso il CUN sia un pedagogista e non più soltanto un filosofo, avere degli incontri con il ministro del MIUR, dare visibilità alle “cose” pedagogiche, selezionare, attraverso una approfondita riflessione teoretica, delle categorie che siano ritenute dai più a fondamento della pedagogia, tracciare una linea politica per sostenere le discipline pedagogiche (vedi il caso del liceo di scienze umane). A tal fine il presidente invita i colleghi coordinatori dei diversi settori pedagogici a continuare il lavoro intrapreso e a portare avanti le ricerche specifiche di settore (pedagogia teoretica, pedagogia di genere, letteratura per l’infanzia, pedagogia interculturale, educazione degli adulti.

  Per il rapporto tra la SIPED e la Riforma il presidente fa presente che per la formazione degli insegnanti egli persegirà quella che da sempre è la linea della SIPED, ovvero una formazione che dia pari dignità  a tutti i docenti di qualsiasi ordine e grado e, inoltre, che abbia come centro privilegiato le Facoltà di Scienze della Formazione.

Per le “strategie”il prof. Laneve ritiene che sia necessario il pieno coinvolgimento del direttivo, ascoltare sia gli anziani maestri pedagogisti che i giovani ricercatori, coinvolgere le altre associazioni pedagogiche.

 

Per il punto 5, la rivista “Pedagogia oggi”, il presidente pur mantenendo l’impegno  a continuarne la pubblicazione, non può non sottolineare il problema economico della SIPED che costringerà a limitare il numero delle uscite annuali.

 

Il punto n. 6 è all’attenzione del presidente che tiene molto alla cura e al miglioramento del sito della SIPED per il quale oltre al dott. Mariani si chiede la collaborazione del prof. G. Bocca che peraltro ha già dato la sua disponibilità.

 

Il tema della “visibilità” è anch’esso di grande rilevanza e il prof C. Laneve pensa di individuare modalità per fare in modo che le questioni e le pubblicazioni a carattere pedagogico trovino spazi nelle testate giornalistiche più qualificate, quali, ad esempio, il “Domenicale” del Sole 24 ore    

 

Infine, il presidente chiede al direttivo che dalla discussione emergano anche i responsabili delle vari settori che la SIPED intenderà attivare.

Il prof. Laneve, avendo completato l’esposizione dei suoi punti programmatici, invita i membri del direttivo ad intervenire su di essi.

Prende la parola il prof. Cambi che suggerisce, come metodologia di lavoro, di intervenire senza rispettare i singoli punti trattati dal presidente, cosa che magari può avvenire successivamente. Interviene la prof.ssa E. Colicchi che ritiene necessario prendersi un po’ di tempo per riflettere sulla presenza della pedagogia nelle Facoltà e nei curricula universitari perché,  a suo parere, bisogna chiedersi come mai essa è così snobbata, forse occorre una seria autocritica. Inoltre, la prof. Colicchi ritiene che sia necessario interrogarsi se mantenere o meno la parola pedagogia attualmente poco spendibile sul mercato culturale anche perché con essa s’intendono cose diverse, in special modo per quanto riguarda il significato di educazione e di formazione. Per rilanciare la pedagogia la prof. Colicchi ritiene che sia indispensabile trovare formule e tematiche accattivanti.

Gli interventi della prof.ssa R.Gatti, del prof. B. Schettini e della prof.ssa G. Alessandrini sono in linea con le tesi esposte dalla prof.ssa Colicchi, anche se con angolazioni e prospettive diverse. Per la prof.ssa Gatti è necessario incominciare ad avviare un discorso che miri alla condivisione di ciò che s’intende per pedagogia, per il prof. Schettini la presenza della pedagogia si qualifica se c’è l’incontro tra le diverse aree ideologiche su punti tematici ed epistemologici condivisi al di là degli schieramenti ideologici. La prof.ssa G. Alessandrini evidenzia, invece, la necessità di aprirsi alla dimensione internazionale e nel trovare la possibilità di essere presenti sui media oltre che nel cercare linee di politiche culturali condivise con le associazioni e gli enti non pedagogici come ad esempio il CNEL.

Nel suo intervento il prof. F. Cambi afferma che “il senso della nostra presenza” si delinea nella ricerca della identità della pedagogia. E’ compito della SIPED, per il prof.Cambi,  riflettere attentamente sullo spettro attuale delle discipline pedagogiche e per questo propone una giornata di studio che il direttivo dovrebbe dedicare a questo tema.

La prof.ssa Galanti, dal canto suo, suggerisce di essere “provocatori” per dare nuova attenzione alle problematiche pedagogiche che oggi risultano deboli in quanto mancano di una precisa identità dell’oggetto di studio della pedagogia che risulta essere molto frammentato.

  Anche l’intervento della prof.ssa F. Pinto è prospettico. Essa ritiene che la costruzione del discorso pedagogico attuale debba passare attraverso un’attenta riflessione su cosa sia la Pedagogia Generale oggi in forte difficoltà.  La prof.ssa, inoltre, sottolinea la necessità di individuare i criteri con i quali fissare l’accreditamento scientifico delle riviste di pedagogia.

Anche per il prof. L. D’Alonzo è necessario che la SIPED s’impegni nel dare sostegno e visibilità alla pedagogia di cui tanto bisogno oggi si avverte specialmente a causa dei fenomeni sociali degenerativi, espressione di una forte carenza educativa anche nella scuola.

I lavori alle ore 13.30 si sospendono per la pausa pranzo e riprendono alle ore 14,30.

 

Il direttivo, su proposta del presidente e di alcuni componenti, accetta di variare la disposizione dei punti all’odg e di trattare il punto 10 prima di riprendere la discussione precedentemente avviata sulla relazione del presidente.

 

Interviene il segretario, prof. R. Pagano, che relazione sulla situazione contabile della SIPED. Il prof. Pagano comunica di avere ricevuto dal segretario uscente, prof. R. Farnè, la somma di  6.604,21 euro come saldo contabile della gestione precedente, somma che è stata depositata su di un c/c della Banca Carime di Bari agenzia n. 7. Vista l’esiguità della somma, il segretario invita il direttivo ad essere attento ad una politica di razionalizzazione della spesa che si potrà avere attraverso riunioni del direttivo che coincidono con i convegni della SIPED, con maggiori riunioni della giunta e meno del direttivo o con altre modalità che si individueranno.

 

Esaurito questo punto all’odg, si riapre il dibattito sulla relazione del presidente.

Tutti concordano nell’avere ampiamente discusso sul “senso della nostra presenza” e quindi di fissare l’attenzione sugli altri temi.

Sia la prof.ssa Pinto che la prof.ssa Colicchi riprendono la delicata questione della presenza della pedagogia nel “liceo di scienze umane”. Per la prof.ssa Pinto bisogna insistere a livello politico-ministeriale affinché la pedagogia trovi collocazione adeguate tra le discipline insegnate in questo liceo, mentre per la prof.ssa Colicchi è necessario anche ripensare su quale pedagogia insegnare.

 

Circa il rapporto tra la SIPED e la Riforma è convinzione diffusa che sia necessario vigilare sui processi di Riforma in atto per tutelare la pedagogia soprattutto in corsi di laurea particolari, come ad esempio scienze motorie (per Colicchi, Pinto, Alessandrini). Per il prof. Cambi è urgente individuare il responsabile dei contatti con il MIUR e per scienze motorie suggerisce di contattare i proff. P. Calidoni e R. Farné.

 

Per quanto riguarda la figura del pedagogista per il prof. B. Schettini bisogna meglio definirne la fisionomia professionale nei corsi di laurea di scienze dell’educazione e formazione, mentre per la prof.ssa Alessandrini sarebbe opportuno capire quale sia la collocazione del pedagogista negli organici degli E.E. L.L. nelle diverse regioni italiane, il prof. Laneve a tal proposito concorda e propone di fare un monitoraggio a livello regionale. Per il prof. F. Cambi è opportuno ormai costruire i profili professionali del pedagogista con il relativo curricolo universitario e il presidente propone di affidare tale compito ad alcuni membri del direttivo che si individuano nelle persone dei proff. Pinto, Alessandrini, D’Alonzo e Schettini.

  Si apre ora la discussione sulla rivista “Pedagogia oggi”. Il prof. Laneve  e il prof. Cambi ritengono che la rivista potrebbe essere lo spazio per gli approfondimenti visto che grazie al sito della SIPED si potrebbero aprire dei forum sulla pedagogia. Ciò ovviamente comporta un ripensamento della strutturazione della rivista da fare al più presto perché, come ricorda la dott.ssa Martini, il prossimo numero uscirà a marzo 2004.

 

Tra i responsabili di settore si conferma la dott.ssa Martini come curatrice della rivista “Pedagogia oggi” affiancata dalla dott.ssa C. Gemma, poi si pensa ad una sorta di comunicatore che potrebbe essere la stessa Martini coadiuvata dai proff. Cambi e Alessandrini. Per la dimensione internazionale la prof. Alessandrini e il dott. Tarozzi. Mentre per l’analisi della figura del pedagogista, come già detto, la scelta ricade sui proff. Pinto, Alessandrini, D’Alonzo e Schettini.

 

Si passa quindi alle proposte operative e soprattutto alla tematica del primo convegno della nuova gestione da tenersi tra maggio e giugno prossimi. Il prof. Laneve afferma di avere contattato il Suor Orsola Benincasa di Napoli che sarebbe disposto ad ospitare e a organizzare questo convegno.     

 

Per la tematica il prof. Cambi ritiene di rinviarne alla prossima riunione del direttivo la scelta come anche la strutturazione del convegno. Un incontro che, come suggerisce la prof.ssa Pinto, dovrà avere carattere seminariale sui punti caldi della pedagogia; inoltre la prof.ssa Pinto propone che nei tre anni si facciano convegni aventi lo stesso contenuto e il prof. Laneve ritiene che essi potrebbero coincidere con quelli assembleari. Il direttivo approva.

 

Anche la proposta del presidente di pensare ad un meeting della pedagogia, ad una sorta di festival sulla scorta dell’esempio delle giornate dedicate alla filosofia di Modena o di altre manifestazioni similari da organizzare in collaborazione con le altre associazioni quali la SIRD e il CIRSE, raccoglie il consenso del direttivo. Ma si rinvia alle prossime riunioni la definizione e la formulazione di un piano programmatico.

 

Il prof. D’Alonzo invita il direttivo ad ascoltare i “pedagogisti ministeriali”, il presidente e il direttivo approvano. Infine il prof. Cambi ritiene che il direttivo debba farsi carico di fare delle riunioni per fissare i criteri con i quali la comunità scientifica pedagogica debba selezionare i futuri docenti e ricercatori. A tal fine propone di incontrare i “maestri” dei vari raggruppamenti disciplinari. Il direttivo approva e si riserva di definire meglio le relative modalità operative.

 

Alle ore 17,30, esauriti gli argomenti all’odg e non essendoci più interventi, il presidente dichiara chiusa la seduta e ricorda che il prossimo direttivo si terrà il 16 gennaio 2004 a Roma dalle ore 10,30 alla 17,00 con il seguente odg:

-riflessione sulla condizione della pedagogia;

-individuazione di una rosa di temi per il prossimo convegno;

-organizzazione del convegno di Napoli presso il Suor Orsola Benincasa.

Letto, approvato e sottoscritto.

 

Bari, 25 settembre 2004

 

Il presidente                                                                   il segretario

prof. Cosimo Laneve                                                      prof. Riccardo  Pagano