Societa' Pesca Sportiva Catignano

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SPECIALI & altri pesci

In attesa di poterer realizzare delle sezioni apposite su alcuni pesci e per mettere a disposizione gli approfondimenti elaborati su richiesta di alcuni amici che ci hanno contattato via internet riportiamo di seguito i testi di alcune e-mail da noi inviate:

  • come affrontare le grosse trote

  • Lucci "nei paraggi" ovvero alcuni posti nella nostra provincia

  • coregoni a Campotosto

  • trote invernali

  • Black bass in provincia di Pescara

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come affrontare le grosse trote

Ciao Ciro

sarà una coincidenza ma proprio lunedì sera parlavo con un amico di grosse trote, la mattina, beato lui il fratello ne aveva pescato una da circa4 chili con un finale dello 0,16 !!!!

La trota l'ho vista quindi non'è una cavolata ( per esperienza credo solo a ciò che vedo).

Per essere preparati alla "bestia" occorre tener presente bene la tecnica di "lotta" che la trota attua quando è allamata.

Come avrai notato con le piccole quando cerchi di tirarle a riva le trote tendono a fuggire verso il centro lago o lateralmente oppure a DIMENARSI come delle forsennate. 

    Ora le FUGHE non sono ( specie nei laghi privi di ostacoli ) un grosso problema in quanto basta allentare la frizione in maniera abbondante e lasciare sfogare il pesce. Dopo che si è sfuriato, prendendoti anche diversi metri di filo, inizia a ritirarlo verso di te ma ricorda queste 3 cose:

1) la canna deve formare con il filo un' angolo di circa 90° ( un angolo retto), in questo modo i movimenti e gli strattoni saranno assorbiti anche dalla canna e non solo dal filo.

2) la tensione del filo deve SEMPRE essere il più possibile costante, guai se di colpo il filo si allenta del tutto, quando questo succede l' amo non' è premuto con forza nella carne del pesce e potrebbe fuoriuscirne facendoti perdere il pesce.

3) per quanto possibile cerca di non tirare con la canna in alto ma ponila orizzontale ( parallela al terreno)( sempre rispettando il punto 1). Questa posizione è vantaggiosa perchè se tiri con la canna in alto il pesce si "terrorizza" ancora di più in quanto si sente trascinato da una forza ignota fuori dal suo elemento vitale in maniera diretta. Recuperando con la canna bassa il pesce si staccherà verrà a riva meno impaurito ed inoltre non rischierai che si mette a dibattersi fuori dall' acqua ( altra possibile causa di rottura del filo).

Il problema grosso è come ti accennavo che la trota si dibatte: specie se la il finale è sottile  o se trota è grossa quando questa si dimena lesiona il terminale facendogli con i denti dei taglietti che ne abbassano la resistenza. Con un filo in tali condizioni basta un niente a stuccare. Per evitare questo problema devi far si che la trota si dimeni IL MENO POSSIBILE.

Ciò è possibile se non la forzi troppo ad andare in una direzione a lei non gradita, (specie sottoriva) per far questo devi assecondarla quando parte e non esercitare MAI azioni BRUSCHE.

Stai tranquillo e, se non ci sono ostacoli, falla andare dove vuole, la tua frizione deve girare senza intoppi esercitando solo una leggera frenata, quando la trota si ferma inizia a ritirarla con calma . Puo volerci anche più di mezzora, ti potrà succedere di dover camminare lungo la riva per seguirla ma non temere, alla fine la porterai a riva.

Ed' è quasi fatta: quasi perchè, come tutti gli esseri viventi quando vede la terra ( per lui la morte) il pesce tenta l' ultima disperata fuga che è violenta ed inspettata. Per evitare sgradite sorprese occorre fare come segue:

quando la trota è vicina a riva ( diciamo un paio di metri) cerca ( con la massima delicatezza) di tirarle la testa un po' fuori dall' acqua e di portarla vicino al guadino (ma senza tentare di infilarcela). A fronte di questo tuo tentativo ( portarla a guadino e/o tirarle la testa fuori dall' acqua) la trota farà quell' ultimo tentativo ma no ti fregherà perchè tu te lo aspetti e quindi la farai andare.

Questo giochetto si ripete alcune volte finche la trota entrerà praticamente da sola nel guadino.

Attenzione però il contatto con il guadino puo' sempre determinare una ulteriore reazione quindi conviene che chi ha il guadino la faccia entrare con un gesto deciso e veloce.

Per tarare la frizione devi regolarti in base al finale, se è un 0,16 o più piccolo ti consiglio di allentare la frizione al punto tale che tende a scivolare anche quando stai ritirando la trota verso te, salendo di diametro puoi stringere la frizione di più e forzare un po' più il recupero, ricordati però che le ultime fasi richiedono sempre la stessa calma perchè il filo ( anche uno 0,26) potrebbe essersi lesionato. 

Prima di salutarti ti segnalo che il concorso sul nostro sito ) consente di vincere un kit per la trota lago del valore di cinquantamila lire circa, per partecipare basta firmare il libro degli ospiti o lasciare un messaggio in bacheca.

Sperando di esserti stato utile ti saluto e ti invito a farti risentire; magari manda le foto di qualche bella trotona,

- Black Bass in provincia di Pescara -

Ciao G******

Devo premettere che nella nostra società non ci sono specialisti della pesca al black, quindi a livello di  tecniche le informazioni che potrei darti sono un po' le solite: il black come saprai è un pesce un po' particolare quindi in base al posto, alle giornate e "a non so che cosa" ha comportamenti sempre differenti.

Personalmente pratico uno spinning mirato ai lucci e mi capita di incontrare dei "boccaloni" ( da noi si chiamano così) solo in tardo autunno quando questi si posizionano nelle fasce d' acqua più profonde. Solo in ottobre difatti ho fatto catture con i martin o altri rotanti pesanti.

In estate ho visto fare e fatto belle catture con i pesciolini finti ed in particolare con quelli galleggianti; da novembre ad aprile in genere persicotrota non se ne vedono, se non dopo gli acquazzoni e con temperature particolarmente miti.

Le altre esche (artificiali e naturali) le uso davvero poco quindi non posso darti consigli precisi ma da quanto ho visto se ben usate sono davvero redditizie.

Per quanto riguarda gli itinerari posso fornirtene alcuni nella zona di Pescara: intanto ci sono alcuni laghi a pagamento (vedi la sezione del nostro sito sui laghetti) nei quali in estate si pescano (con obbligo di rilascio) diversi tipi di pesci tra i quali i black.

I prezzi sono decisamente accettabili, in genere sulle 5000 £ per mezza giornata.In acque pubbliche ancora puoi guardare gli itinerari dei laghi: quello di Penne per ora è chiuso ma decisamente è ben popolato.

Un discorso a parte meritano i laghi "privati": questi laghi sono situati su terreni di privati e, anche se tutte le acque demaniali dovrebbero essere liberamente accessibili, talvolta capita che i "proprietari" abbiano a che ridire. Non sono inseriti negli itinerari del sito proprio per questo motivo tuttavia informalmente te ne indico alcuni decisamente buoni:

Il primo è un lago detto "della Scott", si trova nella zona industriale di Alanno ( uscita Alanno-Scafa della A25) attacato allo stabilimento della SCOTT, per raggiungerlo chiedi al casello come raggiungere lo stabilimento, è circa a un kilometro dall' uscita.

Qui girano veramente bei black, uno è quello della foto nella sezione RACCONTI del nostro sito.

Un altri due laghi si trova vicino  al precedente ma lungo il fiume Pescara, in particolare vicino allo complesso sportivo dove si pratica il tiro al piattello,anche per questi puoi chiedere al casello o al ristorante "zio tom".

Una precisazione, dei due laghi nel piccolo ci sono solo black, 3 anni fa, appena immessi misuravano sui 15 cm, nel grosso anche altre specie ma il padrone una volta mi disse che era vietato pescarci... recentemente ci ho visto un ragazzo che faceva carpisfhing quindi non so che dirti.....

Alto lago noto per le carpe mostruose  ma nel quale ti consiglio una capatina è il lago cosiddetto "del Barone": per trovarlo ti consiglio di arrivare a Cepagatti ( uscita Chieti della A25) e chiedere del lago: per orientarti ti dico che si trova vicino "al bivio per Villanova". Venendo da cepagatti in direzione chieti-pescara devi prendere l' ultima stradina a destra prima del bivio suddetto: questa porta ad una casa (100 m dalla strada) qui lasci la macchina( se non è un fuoristrada) e scendi lungo una stradina che porta la lago.

C'è infine un' altro lago famoso anche per i black, è il lago "Cerulli" questo si vede anche dall' autostrada A14 dopo ilcasello Pescara Nord viaggiandoverso ancona. Per ora purtroppo non so specificarti come raggiungerlo.

Ultime due cose: nel sito ho recentemente aggiunto un forum di discussione, ti consiglio di lasciare li un messaggio con la richiesta di informazioni, magari qualche appassionato ti risponderà; se non l' hai già fatto visita il sito "itinerari d' acqua dolce": l' indirizzo è nella nostra pagina dei link, ci sono tanti itinerari e il webmaster Matteo è una persona molto disponibile.

A risentirci

Domenico Miani  

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lucci "nei paraggi"

Ciao Luca   purtroppo nella nostra zona non sono molti i laghi in cui sono presenti i lucci, o meglio non ne conosco moltissimi. Personalmente, nelle acque pubbliche, ho pescato lucci solo al lago di Penne, ho informazioni abbastanza attendibili che vi siano lucci anche nei laghi di Bomba e Casoli ma non essendoci mai stato a pesca di lucci non posso garantire. Non ci crederai ma i lucci sono anche nel fiume Pescara in particolare nella zona di Villa Raspa un mio amico ne ha preso uno di 7 kg ( ho visto le foto, era proprio grosso), so di altre catture anche più a monte nelle zone dove l' acqua è abbastanza ferma, ad esempio a monte del ponte "delle fascine" vicino Chieti Scalo.Una cortesia se fai un' uscita sul Pescara, mi fai sapere come è andata?   Per quanto riguarda i laghetti a pagamento puoi guardare sulla sezione dedicata loro nel nosrto sito, http://web.tiscalinet.it/SPSCATIGNANO/ , le catture nei laghetti non sono frequenti ma, come potrai vedere anche dalle foto esposte , possono dare grosse soddisfazioni.   Un discorso a parte meritano i laghi "privati": questi laghi (decisamente consigliabili) sono situati su terreni di privati e, anche se tutte le acque demaniali dovrebbero essere liberamente accessibili, talvolta capita che i "proprietari" abbiano a che ridire. Non sono inseriti negli itinerari del sito proprio per questo motivo tuttavia informalmente te ne indico alcuni decisamente buoni: Il primo è un lago detto "della Scott", si trova nella zona industriale di Alanno ( uscita Alanno-Scafa della A25) attacato allo stabilimento della SCOTT, per raggiungerlo chiedi al casello come raggiungere lo stabilimento, è circa a un kilometro dall' uscita. Qui girano veramente bei lucci, uno è quello della foto nella sezione RACCONTI http://web.tiscalinet.it/SPSCATIGNANO/racconti.htm del nostro sito. Il problema di questo lago è che è molto frequentato ed i lucci sanno letteralmente "leggere e srivere", comunque se hai tenacia e fortuna farai qualche bell' incontro. Mi hanno raccontato di lucci sopra i 10 kg, che dirti io non li ho mai visti però ho visto uscire da quel lago una carpa che sfiorava i 15 kg pertanto .....   Altro lagho si trova vicino  al precedente ma lungo il fiume Pescara, in particolare vicino allo complesso sportivo dove si pratica il tiro al piattello,anche per questi puoi chiedere al casello o al ristorante "zio tom". Una precisazione, il padrone una volta mi disse che era vietato pescarci... recentemente ci ho visto un ragazzo che faceva carpisfhing quindi non so che dirti..... Alto lago noto per le carpe mostruose ma nel quale puoi fare una capatina è il lago cosiddetto "del Barone": per trovarlo ti consiglio di arrivare a Cepagatti e chiedere del lago: per orientarti ti dico che si trova vicino "al bivio per Villanova". Venendo da cepagatti in direzione chieti-pescara devi prendere l' ultima stradina a destra prima del bivio suddetto: questa porta ad una casa (100 m dalla strada) qui lasci la macchina( se non è un fuoristrada) e scendi lungo una stradina che porta la lago. A dire il vero ci sono stato diverse volte ma ho preso solo black, comunque il posto mi è sempre sembrato promettente C'è infine un' altro lago famoso anche per i lucci, è il lago "Cerulli" questo si vede anche dall' autostrada A14 dopo ilcasello Pescara Nord viaggiando verso Ancona. Per ora purtroppo non so specificarti come raggiungerlo.   Ultime due cose: nel sito ho recentemente aggiunto un forum di discussione, ti consiglio di lasciare li un messaggio con la richiesta di informazioni, magari qualche appassionato ti risponderà;inoltre se conosci qualche altro itinerario perchè non mi invii una descrizione e magari anche delle foto.   ti saluto con la speranza di averti dato informazioni utili, fammi sapere Domenico Miani  

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coregoni a Campotosto

Ciao Valter   in base ha quanto mi hanno detto e a quello che ho letto su due numeri de "Il pescatore d' acqua dolce" posso dirti che ci sono due tecnica di pesca differenti a seconda che si usi la barca o che si peschi da terra. Per entrambe la vera difficoltà risiede nel trovare il banco dei coregoni: siccome immagino che peschi da terra credo che la causa dei tuoi problemi stia nel fatto che questi stanno sempre in profondità quindi abbastanza lontani da riva. Se però la riva è molto scoscesa si possono raggiungere buche anche lanciando da terra: ad esempio a Campotosto mi sembra molto profondo sotto il nuovo ponte. C'è comunque un periodo dell' anno in cui i coregoni si avvicinano a riva per riprodursi, tra marzo ed aprile, e quindi questo potrebbe essere il momento buono. Pare che in questi periodi siano buoni anche i posti vicino ai canneti o agli immissari.   Per quanto riguarda le lenze quella che mi sembra più efficacie e quella con galleggiante scorrevole: il galleggiante deve essere abbastanza pesante(oltre i dieci grammi), il piombo deve essere di poco più leggero (2 grammi meno del galleggiante) per rendere la montatura sensibilissima alla tocca. Il coregone è difatti molto sospettoso quindi il galleggiante deve segnalare immediatamente l' abboccata per permettere una ferrata immediata. Il piombo deve essere montato IN FONDO alla lenza e circa 50 cm piu sopra si mettono dei braccioli ( non so quanti sono consentiti a Campotosto ma penso che si possano sicuramente usare due braccioli). I braccioli sono di 40 cm ed il filo non deve essere superiore al 16, l'amo del 12 o più piccolo. La pesca si effettua lanciando verso il largo e lasciando trasportare il galleggiante con la montatura dalla corrente: bisogna provare con il piombo a diverse profondità, quando (si spera) si registra un attacco vuol dire che si è trovato il banco e che si deve insistere lì.   Un' altro problema sono le esche perchè pare che siano buoni i chironomi ( quei "lombrichini" sottilissimi di colore rosso vivo) tuttavia questi sono delicati e difficili da innescare, le imitazioni artificiali non so' proprio dove si possano trovare. Mi è venuto in mente che potrebbero andare bene anche i bigattini piccoli ( sempre rossi) ma è una mia idea....   Infine il suggerimento che voglio darti è di andare al negozio di pesca che stà a Campotosto e chiedere informazioni al negoziante, se è uno in gamba ti darà qualche buona dritta.   Purtroppo non posso inviarti le pagine delle riviste che ho consultato tuttavia se vuoi cercarli sono i numeri di Aprile '98  e Gennaio '99 de "Il Pescatore".   Per ora questo è tutto, se avrò altre informazioni te le farò avere anzi siccome l' argomento mi ha incuriosito molto appena potrò andrò anchio a provare questa tecnica, ho in mente verso metà aprile, semmai potremmo incontrarci lì è vedere di portarci fortuna a vicenda. Intanto ti auguro un grosso in bocca al lupo per le tue prossime uscite. Spero che queste note possano esserti utili e comunque fammi sapere.   Domenico Miani  

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trote invernali

Ciao Florenzo,  eccoti alcuni suggerimenti per la pesca alla trota invernale datimi da alcuni dei nostri soci trotisti.      

La prima cosa da osservare sul posto di pesca è l' eventuale presenza di cacciate e movimenti a galla: anche se le trote in questo periodo sono sul fondo dove la temperatura dell' acqua è costante (4°) e dove tentano "improbabili" riproduzioni talvolta vengono su in cerca di cibo ( o a prendere il fresco :-) ). In questo caso come sempre c'è da raggiungerle con l' insidia ed è prioritario cercare di stuzzicarle con movimenti allettanti dell' esca quindi camole o caimani ad "L" che ruotino alla perfezione e recupero molto vario. Attenzione però: 1 )visto il freddo le trote non sono veloci come in primavere quindi non bisogna recuperare troppo velocemente   2) quanto detto finora vale quando il movimento si vede a largo, la montatura più indicata è quella con sbirulino o bombarde  3) se il suddetto movimento è sottoriva è opportuno adottare una montatura molto leggera come la catenella con o il galleggiantino fisso. Entrambe hanno il pregio di non disturbare il pesce che se è in branchi attaccherà per pura competizione alimentare(vedi nota). Altrimenti se il pesce c'è ma non attacca prova con dei piccoli colpetti che muovono un po' l' esca; in quest' ultima situazione come esca va bene un po' di tutto.   PIù probabilmente non si vedranno movimenti significativi: ciò vuol dire che le trote sono sul fondo e aimè anche un po' apatiche in questo caso si possono tentare le seguenti strade.   -pesca " a fondo": come quella alla carpa solo che l' esca dovrà essere sollevata dal fondo quindi o pasta galleggiante o pallina di polistirolo (OTTIMA se abbinata ad uova di salmone, attenzione però che l' uovo puo' staccarsi).   -pesca con la penna di pavone: usare la penna offre il vantaggio di poter pescare "a fondo" se si lascia la lenza ferma, sondando varie fasce d' acqua con l' azione tipica della penna. Lo svantaggio è che con una montatura sui quattro grammi potrai laciare fino ad una decina di metri quindi il raggio d' azone sarà limitato.   Ultima cosa: come al solito gli spigoli sono le più frequenti sedi di stazionamento dei branchi, inoltre pare che la sponda più redditizia sia quella più battuta dal vento.   NOTA: il galleggiantino fisso ti sembrerà una soluzione un po' improbabile ma ti posso garantire che se il branco è li davanti a te è assolutamente vincente, lo scorso febbraio( mia ultima uscita in laghetto) mi succese proprio una cosa del genere: pescavo con la mia 10 metri teleregolabile comodamente seduto su una sediolina ( tra i risolini (condivisibili)degli altri pescatori) ed ovviamente andavo cappotto. Quando un branco mi è arrivato davanti ho prese cinque trote in successione rapidissima ( sembrava di pescare alborelle). A quel punto sono iniziate a volarmi intorno le varie bombarde, sbirulini, vetrini, scorrevoli ......... dei miei "colleghi" che hanno ottenuto il solo effetto di allontanare le trote.     Penso che sia tutto, spero che queste note ti siano utili e soprattutto fruttuose. Mi farà molto piacere se vorrai comunicarmi l' eventuale esito delle tecniche indicate.   A risentirci,   Domenico

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