IMMAGINE DELLA MADONNA DEL MANTO
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E' stata da poco inaugurata l'immagine della Madonna del Manto che è esposta nel cortile di ingresso della nostra Parrocchia, in Via Terni al numero civico 92. L'immagine, incastonata in una nicchia, è ben visibile all'esterno ed è rivolta l'ingresso, a buon augurio per tutti coloro che passano davanti la nostra Casa o vi entrino.
LETTURA ICONOLOGICA
della
MADONNA DEL MANTO
(Chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio - Roma)
MARIA
MADRE DI MISERICORDIA
di Rodolfo Papa
Il parroco, don Andrea Santoro,
quando mi ha proposto di dipingere questa tela mariana per la chiesa dei SS. Fabiano e
Venanzio, mi ha lanciato una grande sfida. Come può un giovane artista del 2000
rappresentare tutta la bellezza, il mistero, l'umiltà e l'accoglienza di Maria? Non è
mai facile mettere il mare in una bottiglia, ma proprio questo è il compito dell' arte. E
proprio allarte del passato mi sono innanzitutto rivolto, cercando come negli altri
secoli alcuni artisti avevano vinto la loro sfida, con la propria cultura e la propria
maestria. In particolare un 'immagine ha guidato la mia riflessione: la Madonna di Misericordia di Piero della Francesca, un'opera
matura, incisiva, possente, aspramente comunicativa. Nella tavola di Piero, Maria apre il
suo mantello formando «un nicchione bramantesco» , come disse il Longhi, e in quel
nicchione è accolta l'umanità, rappresentata in dimensioni notevolmente inferiori. Il
mantello così aperto attraeva i miei occhi e il mio cuore, ma la disparità proporzionale
non rispondeva affatto alle mie esigenze. lo volevo rappresentare Maria Madre della
Chiesa, Maria madre di tutti e di ciascuno: la corrispondenza proporzionale mi sembrava
indispensabile per rappresentare il rapporto personale che lega Maria ai suoi figli. E
così ho dipinto Maria ed i fedeli nella medesima scala dimensionale. Per rappresentare la
maestà di Maria, ho cercato una strada diversa da quella della "grandezza",
adottata da Piero, volevo rendere
«avvertibile il mondo invisibile» ( come hanno detto i Padri conciliari agli artisti,
alla chiusura del Vaticano II) attraverso il nostro mondo visibile. Maria una donna come
tutte, ma benedetta fra tutte le donne. Fare un'opera d'arte sacra è sempre un'avventura
dello spirito, e richiede meditazione. Un passo di Isaia ha aiutato il mio lavoro:
«Allarga 10 spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, poiché ti allargherai a destra e a
sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un
tempo deserte» (Is 54, 2-3).
Mi sembrava di sentirlo sulle labbra dei Santi Fabiano e Venanzio, che volevo
rappresentare accanto a Maria. E così li ho dipinti nell'atto di allargare il manto di
Maria, nel loro aiutarLa nell'azione di misericordia: tutta la Chiesa sub tutela
Matris.
Prosegue Isaia: «Alzati, rivestiti
di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di
te
.Cammineranno i popoli alla tua luce
.Alza gli occhi intorno e guarda, tutti
costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie
sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo
cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te...» (Is 60, II; 3;
4-5).
Ho inserito Maria in una
circonferenza, determinata in alto dalla centina del telaio e in basso dall'andamento dei
fedeli. La circonferenza è simbolo di perfezione, e anche segno cosmografico. Il centro
di questa circonferenza è il ventre di Maria, perché Maria è tramite perfetto del
progetto di Dio, e l'incarnazione del Figlio è il centro esatto della storia. I fedeli si
radunano sotto il manto di Maria, sono giovani e anziani, in un incrocio che passa per il
centro della tela.
Alla chiamata vocazionale del martire
Venanzio, dipinto in alto a sinistra, corrisponde diagonalmente un giovane che volutamente
gli somiglia: il "sì" a Maria e a Cristo è ancora attuale e del tutto vitale.
Non a caso il giovane indica Maria, Colei che attraverso il rosario gli indica la strada.
In alto a destra, invece, San Fabiano I papa riceve in età avanzata i doni dello Spirito,
simboleggiati dalla colomba, che è suo attributo iconografico, e anch'egli ha un proprio
corrispondente tra i fedeli rappresentati: un vecchio, quasi nascosto, in basso a
sinistra, che ha occhi solo per Maria, ad affermare che la
vecchia è l'età della preghiera, della contemplazione e della saggezza, come ricorda il Santo
Padre nella Lettera agli anziani. L'asse che collega i Santi ai propri
corrispondenti contemporanei passa sempre nel centro, nel grembo santo di Maria. Ogni
santità è possibile solo nel Verbo incarnato.
Tutti gli altri fedeli, ognuno con la
sua propria storia, si presentano davanti a Maria: per contemplarLa, per pregarLa di
qualche grazia, o esteticamente rapiti dalla bellezza dello stare con Lei. Volevo che
questa tela esprimesse gioia, ma una gioia che nasce dalla contemplazione della croce
attraverso gli occhi di Maria: San Fabiano e San Venanzio portano le palme del martirio,
riposando insieme a Cristo nel Paradiso.
Il giovane con i capelli rossi, in
basso al centro, apre le braccia in forma di croce, e con quel gesto intona lo Stabat
Mater, ricorda come Maria proprio stando sotto la croce è divenuta madre di tutti
noi. Il giovane ha al polso un orologio che segna l'ora della morte di Cristo.
La predella, rappresentata come una
balaustra in bassorilievo, racconta cinque momenti della vita di Maria: 1'Annunciazione,
la Natività, la Pietà, la Pentecoste e Maria a Efeso con Giovanni. Nella quarta
formella, Pentecoste, Maria è al centro del cenacolo nel momento in cui si
sente come «un rombo di tuono» e un apostolo indicando la folgore di luce, indica anche
il "Libro", che è poggiato sulla balaustra, segnato da una matita proprio al
passo 2,1 degli Atti degli Apostoli.
Maria a Efeseo è una tipologia
rappresentata forse per la prima volta, ed è un invito a riflettere sull'azione
apostolica di Maria nel mondo, con il suo nuovo figlio Giovanni. Ritornando alla parte
superiore, il gruppo di Maria, dei Santi e dei fedeli costruisce una stella a cinque punte
rivolta verso l'alto. Maria con il velo forma il vertice principale, rivolto verso l'alto.
Il mantello tenuto dai Santi forma le due punte laterali e
l'incrocio dei fedeli individua le due punte inferiori. Questa stella, nell'azzurro del
cielo, indica che Maria è la rotta da seguire.
Maria, Stella Maris, è colei
che indica il cammino ai viandanti, anche a noi pellegrini di questo anno giubilare.