DETERMINAZIONE POTENZA NECESSARIA PER LA CLIMATIZZAZIONE.

 

In una calda ed afosa giornata di luglio non riusciamo proprio a riposare e desideriamo con tutto il cuore un po’ di refrigerio; potremmo pensare al mare o alla montagna ma sarebbe una soluzione effimera e domani di nuovo a sudare; comincia a balenare il desiderio di un condizionatore d’aria ma non abbiamo idea di quanto andiamo a spendere e soprattutto di che tipo di macchina abbiamo bisogno e soprattutto di che potenza la macchina deve essere dotata.

La migliore soluzione è chiamare un buon installatore e farci fare un preventivo completo. Vogliamo comunque avere un’idea di quanto spenderemo almeno per l’acquisto del condizionatore ed il primo passo è individuare la potenza della macchina.

 

Vediamo quindi come effettuare un calcolo di massima della potenza frigorifera necessaria alla climatizzazione di un locale; si puo’ con buona approssimazione affermare che la potenza necessaria è determinabile moltiplicando il volume del locale per 100 BTU/m3; tale valore è valido per una stanza di condizioni medie con una parete esterna, un infisso, ed un appartamento sopra; se il locale ha due o tre infissi o è all’ultimo piano il coefficiente può arrivare a 140 BTU/m3.

 

Passiamo ad un esempio:

 

Camera da letto di superficie pari a mq 16, al secondo piano di un fabbricato di 4 piani, con una parete esterna, un balcone da 1.20 x 2.20, altezza del locale mt 3.00. Siamo in presenza di un locale “normale” per cui possiamo utilizzare la formula Q = Vx100 (dove Q è la potenza necessaria e V è il volume del locale).

V = 16 x 3.00 = 48 m3          Q = 48x100 = 4800 BTU/h

Sceglieremo quindi un condizionatore da 7000 BTU che è il più piccolo normalmente disponibile.

 

Soggiorno di superficie pari a mq 30, posto all’ultimo piano, con due pareti esterne, un balcone da 1.20 x 2.20, una finestra da 1.20 x 1.20,  altezza del locale mt 2.80. In questo caso avremo bisogno di una maggiore potenza unitaria per eliminare il calore entrante nel locale dagli elementi strutturali esposti per cui assegniamo 140 BTU/m3.

V = 30 x 2.80 = 84 m3          Q = 84 x 140 = 11760 BTU/h

Opteremo quindi per un condizionatore da 12000 BTU/h.

 

 

Possiamo a questo punto scegliere se installare un apparecchio fisso (nel senso proprio del termine cioè non sono spostabili da un ambiente all’altro) e costituito da due unità, una interna ed una esterna, oppure portatile (dotato di ruote e generalmente di una valigetta da collocare fuori dalla finestra collegata all’unità interna da alcuni tubi). I primi sono sicuramente migliori da un punto di vista tecnologico e funzionale, sono più silenziosi e sono di varie potenze (è quindi possibile installare la macchina giusta al posto giusto). Di contro necessitano di una vera e propria installazione e, come intuibile, possono climatizzare un solo locale. I condizionatori portatili hanno invece l’unico pregio di potere essere spostati da un locale all’altro seppure con il grosso handicap di dovere tenere una finestra aperta per fare passare i tubi di collegamento.

 

Un’ultima precisazione: abbiamo parlato di Btu/h come unità di misura della potenza necessaria; si tratta di una unità di misura non ufficiale ma utilizzata da tutti i produttori di climatizzatori (la maggior parte delle sigle dei condizionatori comprende la potenza in BTU o una diminuzione della stessa).

Inoltre dalla potenza in Btu/h è facile risalire, con accettabile approssimazione, al consumo di un climatizzatore: basta dividere la potenza per 10 per ottenerne il consumo. Quindi un 9000 Btu/h consumerà circa 900 Watt/h (poco meno di un kW/h).

 

Ed ora chiamiamo l’installatore con l’augurio di un fresco riposo.

 

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