Il primo problema: a chi affidare l’installazione?

 

Il riscaldamento degli ambienti è probabilmente la forma più diffusa ed antica di “miglioramento del confort ambientale”. Sono cambiati nel tempo i sistemi di produzione del calore e di diffusione di quest’ultimo negli ambienti domestici a causa di una mutazione costante delle tecnologie e dei combustibili disponibili; sono mutate le aspettative degli utenti sempre più esigenti ed in una costante progressione verso aspetti ecologici e di risparmio energetico; sono mutate le offerte del mercato sia in termini di maggiori tecnologie disponibili sia di comunicazione di queste disponibilità all’utente finale. E la domanda è diventata finalmente cosciente del complesso di problematiche che un impianto comporta, non soltanto l’innalzamento di qualche grado della temperatura ambientale.

 

Innanzitutto oggi, o meglio dal 1990 con la Legge N° 46, il proprietario di un appartamento nel quale è presente un impianto termico è corresponsabile del rispetto alle Normative vigenti dell’impianto stesso; ciò significa che chiunque debba realizzare o modificare un impianto deve rivolgersi ad una azienda abilitata ed in possesso dei requisiti tecnici, economici ed organizzativi necessari alla realizzazione di un’opera a perfetta regola d’arte. L’improvvisazione, il dopolavoro, il fai da te, non sono più realizzabili nel settore termotecnico; non lo erano nemmeno prima della famosa Legge 46/90 ma questa Norma ha messo i paletti della responsabilità in modo più evidente. Tutto ciò porta ad alcune conseguenze di natura economica:

*  un maggiore costo iniziale dell’impianto perché il pur bravo bidello - idraulico (già stipendiato altrove) che installa l’impianto costa sicuramente di meno rispetto ad un installatore regolarmente inscritto e pertanto dal costo aziendale consistente e la cui unica fonte di reddito è generalmente la sua attività;

*  un maggiore ritorno in termini di sicurezza ed affidabilità dell’impianto perché il termoidraulico operando a tempo pieno nel settore ha maggiori conoscenze tecniche e maggiore familiarità con i materiali e gli apparecchi utilizzati rispetto a chi lo fa “a tempo perso”

*  la possibilità del rilascio da parte dell’installatore abilitato della dichiarazione di conformità mette al riparo l’utente da difetti o malfunzionamenti non immediatamente rilevabili alla conclusione dell’impianto.

*  La possibilità per un installatore abilitato di emettere regolare fattura, cosa peraltro obbligatoria, e che può in alcuni casi mettere al riparo da controlli fiscali.

 

E’ pur vero che, a volte, il lavoro alla fine lo fa meglio il ferroviere – idraulico che l’installatore “ufficiale”, ma questo non comporta la soluzione di una scelta illegale e pericolosa in termini di responsabilità del proprietario; comporta sicuramente lo sforzo di cercare un installatore “regolare” che soddisfi le proprie esigenze. I metodi di ricerca oggi sono tanti dal passaparola (vecchio ed efficiente) ad Internet.

 

 

 

 

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