IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA CASA

Una parte importante di tutta l'energia prodotta finisce in casa, dove viene impiegato per riscaldare e raffreddare gli ambienti, per riscaldare l'acqua, per erogare l'elettricità e far funzionare le lampadine e gli elettrodomestici. Complessivamente il settore degli "usi civili", cioè delle abitazioni, uffici, ecc., assorbe la stessa quantità di energia del settore industriale, e questo dà un'idea di come ogni singolo cittadino, ogni famiglia, possono dare un contributo importante ad un uso più razionale dell'energia. Sempre ricordando, oltre tutto, che ogni risparmio energetico conseguito in casa, ogni minor consumo di combustibile o di elettricità si traduce in un risparmio economico. Nell'economia domestica il risparmio di energia significa bollette più basse per corrente, gas e combustibile. Il risparmio di energia è risparmio anche per il bilancio domestico.

Il posto migliore per trovare dove risparmiare energia è localizzare i punti di maggior consumo: da alcuni studi si è stabilito che sul 100% di energia consumato in casa, l'1% serve all'illuminazione, il 5% tra cotture ed elettrodomestici, il 15% per produrre acqua calda e il 79% per riscaldamento.

Vediamo quindi quali possono essere gli aspetti da valutare al fine di risparmiare energia senza penalizzare il confort domestico che resta sempre importantissimo per l’equilibrio psico-fisico di chi la casa la vive.

 

COIBENTAZIONI

Le spese di riscaldamento non dipendono solo dal volume da riscaldare, dal clima e dalla temperatura mantenuto all'interno dell'appartamento, ma anche dall'entità delle dispersioni di colore attraverso lo rete di distribuzione, le pareti, i solai, i tetti. Coibentare significa aggiungere uno strato di materiale isolante. Il costo della coibentazione è modesto rispetto ai vantaggi duraturi che si ottengono.

VALVOLE TERMOSTATICHE

Si tratta di valvole da installare ad ogni radiatore al posto della usuale valvola manuale; esse regolano automaticamente l'afflusso d'acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su un'apposita manopola graduata. In questo modo è possibile consumare fino al 20% di energia in meno. Proprio per questa ragione, salvo poche eccezioni, ne è obbligatoria l'installazione negli edifici di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni.

LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE

Gli impianti autonomi presentano pregi e difetti rispetto ad un impianto centralizzato: hanno maggior libertà nella gestione del riscaldamento (tempi e temperature), ma non si possono dividere con nessuno le spese obbligatorie di manutenzione annuale, il rendimento delle caldaie individuali è, in generale, minore di quello di una caldaia centralizzata, ed infine la sicurezza non dipende solo dalla diligenza del singolo, ma anche da quella dei suoi vicini. Queste ragioni rendono sempre più conveniente la scelta di mantenere l'impianto condominiale centralizzato installando un sistema di contabilizzazione del calore e applicando la ripartizione delle spese.
Si tratta di installare un sistema di apparecchiature che misurino la quantità di calore effettivamente consumata in ogni appartamento e che consentano di regolare la parte di impianto che è al servizio di ogni alloggio. Oltre ad una quota fissa stabilita dall'assemblea condominiale (variabile dal 20 al 50%), ogni utente pagherà solo il calore che realmente avrà consumato. I vantaggi della contabilizzazione del calore, dal punto di vista energetico, sono notevoli. È per questo che negli edifici nuovi e nelle ristrutturazioni degli impianti termici è obbligatorio realizzare l'impianto di riscaldamento in modo da consentire, anche in seguito, l'adozione di sistemi di contabilizzazione.

*   Consigli pratici per l'abitazione (piccoli interventi, grandi risparmi).

 

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