Chi è costui:

Piccolo comune del campidano situato a nord del capoluogo, San Sperate si presenta come un fiorente centro agricolo grazie alla natura del terreno, alle condizioni climatiche e alla disponibilità di acque irrigue; il suo piano, solcato dal Flumini Mannu e dal Flumineddu, è adatto alla coltura degli agrumi, delle pesche e degli ortaggi che è andata via estendendosi per l'aumento della richiesta locale.

... breve storia

Il primo nome di San Sperate fu Orticedro o Ortixedro - per il fatto che i Saraceni vi piantarono dei cedri - nome che mantenne fino al XIV secolo; il nome attuale lo prese da San Sperate, un martire il cui corpo si dice ritrovato nel luogo ove sorge la chiesa parrocchiale. Già nel 1441 si incontra il nome di San Sperate quando il villaggio venne venduto ai fratelli Torreles per 2500 lire; nel 1615 il feudo entrò a far parte della baronia di Serdiana e Donori; nel 1630, questi feudi passarono ai Fortesa. L'ultimo discendente di questa famiglia fu spodestato nel 1774 in seguito ad una sentenza della Reale Udienza seguita da altra del Supremo Consiglio di Aragona. I feudi vennero così incorporati alla corona, ma successivamente, a causa delle ristrettezze finanziarie delle regie casse, furono messi in vendita dall'intendenza generale al miglior offerente. Durante la visita effettuata in Sardegna nel 1770 dal viceré des Hayes al fine di verificare la situazione generale di tutta l'isola, furono ricevuti anche il Sindaco di San Sperate, Sebastiano Carti e il censore Francesco Addari; essi esposero le modalità eseguite per l'elezione del sindaco, dimostrarono la prosperità dei Monti granatici e denunciarono la presenza di cinque "discoli" di quella comunità. Il vecchio nucleo si attestava, con isolati molto compatti, tutto sulla sinistra di un piccolo affluente del Flumini Mannu. La struttura viaria si estendeva a raggiera lungo le strade di collegamento con i centri vicini. Le più recenti espansioni hanno scavalcato il corso d'acqua espandendosi, con maglia viaria regolare, sopratutto verso Monastir.

Teatro di interessanti iniziative culturali, San Sperate negli ultimi decenni è salito alla ribalta per i MURALES, pitture murali eseguite sulle pareti esterne delle case basse del paese, che rappresentano un nuovo, vivace mezzo di comunicazione popolare, di educazione ideologica.

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