Roma. Monsignor Ennio Antonelli, attuale
segretario generale della Conferenza episcopale italiana, è il
nuovo arcivescovo di Firenze. L'ha nominato ieri Giovanni Paolo
II, dopo aver accolto le dimissioni presentate per raggiunti
limiti d'età dal cardinale Silvano Piovanelli.
Assente da Roma il cardinale presidente Camillo Ruini, in
Sicilia per l'assemblea ecclesiale regionale, è stato lo stesso
Antonelli a dare ieri mattina, a pubblicazione avvenuta, notizia
della nomina agli uffici della Cei. Poco dopo mezzogiorno,
terminata la riunione che l'aveva impegnato per tutta la
mattina, il segretario ha radunato i direttori e tutto il
personale della Cei nel salone al pianterreno della sede di
circonvallazione Aurelia. È toccato al sottosegretario Antonio
Menegaldo dare lettura, tra gli applausi, del decreto di nomina
firmato dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della
Congregazione per i vescovi; ed ancora Menegaldo ha porto i
primi auguri, a nome dei presenti, al neoeletto arcivescovo di
Firenze, sottolineando «l'impegno profuso in questi anni» da
Antonelli al timone della segreteria generale.
Subito dopo, in questa piccola festa improvvisata, ha preso la
parola il sottosegretario Giuseppe Betori: «Credo che tutti
quanti dobbiamo uno speciale ringraziamento a monsignor
Antonelli - ha detto - innanzitutto per la discrezione e lo
stile con cui in tutti questi anni ha svolto il suo incarico,
che è stato per tutti noi testimonianza costante di come il
nostro lavoro sia un servizio alla Chiesa. Di questo esempio non
gli saremo mai abbastanza grati. E insieme a questo
"grazie", ne dobbiamo anche un secondo per il lavoro
svolto, davvero notevole per quantità e, soprattutto, per
qualità».
Un accenno non casuale, quest'ultimo di Betori. Nominato
segretario della Conferenza episcopale italiana il 25 maggio del
1995, Antonelli ha curato la preparazione finale del grande
Convegno ecclesiale di Palermo del novembre di quello stesso
anno, e quindi del successivo documento dell'episcopato
italiano. Ha preso parte a numerosi convegni nazionali, con un
coinvolgimento particolare nell'Assemblea nazionale sulla scuola
cattolica (1999) ed è stato impegnato su vari fronti nella
preparazione e nella celebrazione del Giubileo.
Durante gli anni della sua segreteria, tra testi ufficiali
dell'episcopato, orientamenti e sussidi, monsignor Antonelli ha
seguito la pubblicazione di ben 16 documenti, ed è ancora
impegnato nella preparazione degli Orientamenti pastorali per il
prossimo decennio (la cui presentazione avverrà nel corso della
prossima Assemblea generale in programma a Roma dal 14 al 18
maggio prossimi). Dal '95, inoltre, ha guidato la
ristrutturazione organizzativa della Cei, che tra l'altro ha
visto la nascita di due nuovi uffici (per i beni culturali e per
la pastorale della sanità).
Adesso toccherà a Giovanni Paolo II nominare il successore di
monsignor Antonelli alla Cei, scegliendo tra una terna di nomi
che gli verranno proposti dalla Presidenza "sentito il
Consiglio episcopale permanente", così come prevede lo
statuto della Conferenza episcopale italiana. Sarà
probabilmente la prossima sessione del Consiglio permanente, che
si svolgerà a Roma dal 26 al 29 marzo, a definire la terna dei
candidati al delicato incarico di segretario, che "svolge
le sue funzioni - detta ancora lo statuto - in tutte le attività
della Conferenza, promuovendone lo sviluppo e il coordinamento
secondo gli orientamenti dell'Assemblea generale, del Consiglio
episcopale permanente e della Presidenza».
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