ORATORIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA

L'oratorio della Santissima Annunziata in Dicomano ha origini medievali ed era sede della Confraternita omonima. Fino alla seconda metà del XVIII sec. era composto di due piccole cappelle, una dietro all'altra, la prima dedicata all'Annunciazione e la seconda a Santa Lucia Vergine e martire.

É stata la Confraternita dell'Annunziata a costruire il tratto di strada che congiunge Vacchereccia - l'attuale via Dante Alighieri - con l'antica strada di Montalloro, e così affrettare la distanza tra il paese di Dicomano e la sua Pieve. Tutto questo percorso si chiama infatti via della Pieve. Intorno al 1780 l'oratorio fu ingrandito e trasformato.

All'altare maggiore rimase l'antico affresco di Luca Signorelli giovane rappresentante l'Annunciazione del Signore. Furono aggiunti due altari laterali, quello di destra dedicato a santa Lucia e quello di sinistra a sant'Anna. Le tele situate su questi due altari sparirono all'epoca del bombardamento di Dicomano nella seconda guerra mondiale, quando la cappella fu trasformata in obitorio delle circa quaranta persone rimaste uccise.

Attualmente, all'altare di sinistra viene venerata l'immagine ottocentesca del Sacro Cuore. Nel 2000 l'altare destro è stato dedicato a S. Francesco d'Assisi; il pittore Massimo Callossi vi ha affrescato l'immagine del Santo in memoria del defunto pittore dicomanese Paolo Galli, terziario francescano. L'opera fu solennemente inaugurata la domenica 12 dicembre 1999.

L'oratorio nel 1785 passò alla Pieve e ancor oggi è la chiesa per le liturgie feriali della comunità.

 

 

Breve galleria d'arte delle opere al suo interno

affresco di Luca Signorelli rappresentante l'Annunciazione del Signore. Si trova dietro l'altar maggiore

 

Sacro Cuore dipinta nella metà del XIX sec

 

S. Francesco d'Assisi affrescato dal pittore Massimo Callossi