CHIESA DI SANTO STEFANO A VICOLAGNA

L'antica chiesa di Santo Stefano a Vicolagna in epoca medievale era situata alla sinistra del torrente Comano. Nel 1500 la rettoria fu spostata alla destra del torrente, lì dove si trova tuttora.  Probabilmente esisteva già un oratorio, perché il luogo è a un miglio dalla Pieve di Santa Maria così come molte altre sedi parrocchiali.

Il tempio ha pianta rettangolare allungata ad una sola navata; il campanile a vela si eleva sul muro dell'abside. Il terremoto del 1919 e l'ultimo conflitto mondiale  arrecarono gravissimi danni alla chiesa. Di due pitture che abbellivano l'interno, una, quella dedicata a San Carlo, andò distrutta, mentre l'altra, pregevole opera di scuola del Ghirlandaio si conserva nella Pieve di Santa Maria.

Negli anni '80 il pievano Lino Checchi fece dipingere tutto l'interno della chiesa dal pittore iraniano Posò Shahidi: caso pressoché unico di collaborazione teologico-pittorica tra un prete cattolico e un artista musulmano. Nel 1986 la parrocchia di Santo Stefano a Vicolagna fu soppressa e il corrispettivo popolo entrò a far parte della rinnovata parrocchia di Santa Maria a Dicomano. Dal 30 settembre 1999 l'ex canonica è diventata il romitaggio di suore Eremite Francescane.

 

 

 

Alcuni particolari degli affreschi situati sulle intere pareti interne della chiesa:

 

Crocifissione ed espansione universale (3,5 x 5 metri; particolare nella parete sinistra)

 

Lapidazione di Santo Stefano (4 x 5 metri; particolare nella parete destra)

 

Cristo Risorto (2,5 x 3,6 metri, particolare nella parete sinistra)

 

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