NURAGHE NURACALE

Pianta e ricostruzione

Nel disegno viene riportata la pianta del nuraghe Nuracale . In colore ocra vengono riportati alcuni elementi, non visibili a causa del crollo della struttura, che possono essere considerati facenti parte di una ricostruzione ideale.

A-    torre centrale. Il vuoto della camera è visibile solo per la cella superiore, in parte crollata. Si intuisce la presenza di una cella inferiore, non accessibile, considerata l’altezza della torre (oltre 8 metri dal livello del suolo).

B-    torre sud-ovest. E’ la torre meglio conservata, priva degli ultimi filari di pietre. Vi si accede tramite un’apertura sulle mura praticata in tempi recenti, all’altezza di un piccolo vano esistente nella cella in direzione sud. Ad est si nota l’imbocco di un corridoio, attualmente ostruito dal crollo, che, verosimilmente, conduceva al cortile.

C-    Torre sud-est. Mancante degli ultimi filari di pietre e adattata a capanna in tempi recenti. Un corridoio, ben visibile in direzione nord-ovest immetteva nel cortile.

D-    Torre nord-est. Semidistrutta, si conserva per alcuni filari che ne delimitano la circonferenza. In direzione sud ovest si nota l’imbocco del corridoio, ripieno di materiale di crollo, che immetteva nel cortile.

E-    Torre nord-ovest. Totalmente crollata, se ne intuiscono le dimensioni dall’ammasso di pietre rimanenti. Si ipotizza, all’interno della cella, l’imbocco di un corridoio in direzione sud, che forse si collegava al corridoio della torre sud-est. Simile ricostruzione è suggerita dallo spessore dei bastioni, che a nord sono quasi addossati alla torre centrale e non lasciano spazio alla presenza di un corridoio interno. Sulla parete nord, inoltre, non sono presenti finestrelle per l’illuminazione di un eventuale corridoio.

F-     Bastioni di difesa e di collegamento fra le torri. Sono ben conservati il bastione nord, per una altezza di oltre otto metri, e il bastione est, lungo il quale si apre una porticina di accesso al cortile.

G-    Cortile interno, di forma semilunare. E’ per buona parte ricolmo di materiale di crollo, che impedisce di identificare l’accesso alla torre centrale e ai corridoi delle torri sud-est e nord-est. Sono invece visibili gli accessi ai corridoi delle torri nord-ovest e sud-ovest. Non è improbabile che all’interno del cortile fosse presente un pozzo (segnato con un punto color ocra), come in altri nuraghi quadrilobati.

H-    Porta di accesso al cortile e al nuraghe in genere. Piuttosto angusta, è visibilmente interrata di circa un metro. E’ possibile che fosse pensile. Sulla sinistra dell’ingresso è presente una nicchia di guardia.

I-        Scala della torre centrale. Il fatto che la cella superiore sia spostata rispetto all’asse della torre, con le mura a sud molto più larghe di quelle a nord, lascia presupporre l’esistenza di una scala che portasse alla terrazza. Una scala è ipotizzabile anche dalla cella inferiore a quella superiore, ma il crollo non permette di individuare in che posizione poteva essere ubicata.

 

Il Nuraghe Nuracale è la costruzione complessa più importante del territorio di Scano. E’ un nuraghe quadrilobato, parzialmente distrutto, situato a difesa del punto più facilmente guadabile del Rio Mannu.

La ricostruzione che è visibile nel disegno, lascia presupporre un edificio imponente:

·        La torre centrale (A) era di proporzioni molto maggiori delle quattro torrette laterali. Si sviluppava su due piani e finiva probabilmente con una terrazza allargata. Due mensole tipiche dell’allargamento a terrazza si trovano ancora oggi ai piedi del nuraghe. A sinistra della cella superiore, considerata la larghezza del muro nel tratto ancora visibile, è probabile che fosse inserita la scala. La cella inferiore, invece, è solo intuibile, data l’altezza del torrione, ma ne sono ostruiti tutti i possibili accessi;

·         La torretta sud-ovest (B) è quella meglio conservata. Manca dell’ultimo tratto della volta a cupola, è parzialmente interrata e vi si può accedere dall’esterno attraverso una breccia sul muro perimetrale aperta in tempi relativamente recenti.

·        La torretta sud-est (C) è stata adattata a capanna coperta con tegole. L’ingresso, dotato di una porticina in legno, è opera recente ed è stato creato in funzione della capanna. Un incendio negli anni 90 ha distrutto il tetto.

·        La torretta nord-est (D) si conserva solo per alcuni filari. E’ ripiena di macerie sino ad alcuni metri dal suolo.

·        La torretta nord-ovest (E) è totalmente crollata. Se ne intuisce la circonferenza dall’ammasso di pietre di crollo.

·        Tutte le torrette erano unite tra di loro da imponenti bastioni murari (F).