Menù

Tavola cronologica

Età  del bronzo Il territorio di Selinunte è abitato da Sicani stanziati sulla collina di Manuzza e sulla collina orientale.
650 a. C. Coloni di Megara Hiblea ( Dori )con la collaborazione di Megaresi di Grecia, guidati da Pammilo, fondano Selinus alla foce dell'omonimo fiume.

580 a. C, Selinunte in guerra con Segesta, per una controversia di natura territoriale, è appoggiata da Péntatlo venuto in Sicilia da Cnido per fondare, una colonia sul Capo Lilibeo.
580-570 a. C. Selinunte, retta da un governo oligarchico si dota di un grande piano urbano.
570 a. C. Terone di Milziade selinuntino governa la città ormai estesa su Manuzza, sull'acropoli, e sulle valli del Modione e del Cottone. Dotata dei santuari della Gaggera, del tempio El sulla collina orientale, del temenos dell'acropoli e del primo tempio periptero chiamato tempio Y. A Selinunte comincia a prosperare l'arte, l'architettura, la coroplastica e la scultura (piccole metope). Mentre, sulla foce del fiume Platani viene fondata Eraclea Minoa, estremo avamposto orientale -verso la potenza agrigentina.
560 a. C. Selinunte modifica il piano urbano con sempre più sfarzo;viene costruito il primo grande periptero (tempio C) dedicato ad Apollo e la grande muraglia a gradoni per ampliare la terrazza del tempio.
550 a. C. Selinunte si cinge di mura, comincia a battere moneta e i suoi atleti gareggiano ad Olimpia dove i Selinuntini edificano un thesauros.
550-540 a. C. Viene costruito il tempio D.
540-530 a. C, Peitagoras, approfittando di uno scontro con gli Elimi, si proclama tiranno di Selinunte.
530 a. C. Ha inizio la costruzione del tempio G, il più grande edificio della città
520 a. C. Costruzione del tempio F sulla collina orientale.
511-5 10 a. C. Arriva in Sicilia, Dorieo, un principe spartano deciso a fondare una colonia sul Drapanon (Trapani). Scacciato con i suoi compagni dai Cartaginesi i superstiti guidati da Eurileonte. si rifuggiarono a Eraclea Minoa.
510-500 a. C. Ha inizio la costruzione del tempio E2.
500 a.C. Eurileonte, appoggiato dai nemici di Peitagoras, si proclama tiranno di Selinunte.
490 a. C,. Uccisione di Eurileonte e istituzione di un governo aristocratico filo cartaginese.
490-480 a. C. Eraclea Minoa cade in mano agrigentina.
480 a. C. Selinunte rimane neutrale nello scontro di Himera tra Greci e Cartaginesi.
480-470 a. C. Al governo aristocratico si affianca un partito democratico fautore di un'alleanza con le città siceliote.
470 a. C. Selinunte riprende a battere moneta coniando una serie di tetradrammi e didrammi.
466 a. C. Selinunte aiuta Siracusa a sollevarsi contro Trasibulo
460-450 a. C. Selinunte attacca la città elima di Alicia(odierna Salemi). Fiorisce l'architettura a la scultura con la realizzazione del tempio E3.
450 a. C Realizzazione del tempio A e del suo singolare altare.
444 a. C. Empedocle, filosofo di Agrigento, interviene a Selinunte per dragare le acque di uno dei fiumi i cui miasmi sono causa di gravi epidemie.
416 a. C. Scontro tra Selinunte e Segesta per motivi territoriali e burocratici.
415 a. C. Segesta invita Atene a distruggere Selinunte alleata di Siracusa.
410 a. C. Segesta chiede aiuto a Cartagine per annientare Selinunte.
409 a. C. Selinunte, dopo un assedio durato nove giorni, viene conquistata dai Cartaginesi alleati dei Segestani.
407 a. C. Il siracusano Ermocrate riconquista la città restringendola sulla collina dell'acropoli.
406 a. C. Alla morte di Ermocrate Selinunte torna sotto il dominio cartaginese.
397 a. C. Dionigi il Vecchio conquista Selinunte
392 a. C. Selinunte torna in mano cartaginese tramite un trattato stipulato tra Dionigi il Vecchio e i Cartaginesi.
383 a. C. Con un nuovo trattato tra Siracusani e Cartaginesi Selinunte resta in mano punica.
380 a. C. Viene realizzato sull'acropoli il tempio B e un nuovo impulso viene dato al culto di Zeus Meilichios.
307-306 a. C. Nella Selinunte punica viene realizzata la fortificazione nord; forse ad opera di Agatocle che per breve tempo riesce ad impadronirsi e reggere la città
306 a. C. Selinunte torna ai Cartaginesi.
278 a. C. Selinunte si allea alle altre città siceliote fautrici della venuta di Pirro in Sicilia.
250 a. C. I Cartaginesi devastano definitivamente Selinunte per non cederla ai Romani.