La
chiesa parrocchiale è costituita da un
susseguirsi di archi a tutto sesto che poggiano su
pilastri quadrangolari. Sugli archi e lungo le
pareti corre una cornice a dentelli. I vari giochi
di luce,che derivano dai vani cupolari, le danno un
aspetto mosso. La facciata è una versione di
formulari tardobarocchi, con 4 pilastri scanalati e
sormontati da capitelli che inquadrano il portale
sopra il quale è posta una statua in marmo di Santa
Barbara. Perché la chiesa assumesse l'aspetto
attuale sono stati necessari quasi due secoli. I
lavori per la costruzione della chiesa parrocchiale,
furono lunghi e tormentati: iniziarono nel 1640 e si
protrassero fino alla prima metà del 1800. I
senorbiesi avevano deciso di auto quotarsi in base
al reddito e il loro progetto era ambizioso: una
chiesa ampia e bella, con il campanile più alto di
tutta la zona. La nuova parrocchia, doveva
sostituire quella vecchia, ormai decadente, nella
cui facciata era posta una statua di Santa Barbara,
oggi collocata sopra l' ingresso della canonica.
Inizialmente si costruirono: il presbiterio, la
sacrestia, le due cappelle del transetto e la
cupola, la navatella centrale e le quattro cappelle
laterali. I lavori durarono ben quarant' anni, vista
la complessità dell'opera e i costi quasi
proibitivi per la popolazione che non contava
più di 500 anime. Restava da costruire la facciata,
ma i parrocchiani avevano già compiuto uno sforzo
immenso, perciò si decise di lasciare quella gia
esistente.
I lavori furono ripresi nel 1740 e prevedevano la
costruzione del più bel campanile della Trexenta,
alto ben 25 metri e visibile da un'ampia zona
circostante,(raggiunse poi i 32 m con
l'aggiunta della cupola). Nel 1752, fu
collocato sulla destra del transetto, un altare in
legno dorato, con intagli artistici , opera
imponente, alta ben 8 metri e larga 7, che oggi
ospita il crocifisso di Giuseppe Lonis. Pochi anni
dopo, un altare simile, venne collocato nella
cappella di fronte, così come nelle altre 4. Di
queste ultime, di dimensioni più piccole, la
prima cappella a sinistra è arrivata fino a noi.
Nel 1772, si pose finalmente mano al rifacimento
della facciata, che divenne alta e slanciata.
Qualche anno dopo venne realizzata la grande
piazza antistante che si apre verso il
tramonto. Nel 1821, la chiesa fu ampliata con
l'aggiunta di una navatella sulla destra e
l'allungamento del presbiterio con l'apposizione di
una cupola.
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