Susanna
Loi Zedda è uno dei personaggi del '900 che
Senorbì non potrà mai dimenticare.
Laureata in lettere e in filosofia, dedicò la sua
vita alla letteratura e all'insegnamento. Fu la
fondatrice della scuola media del paese, che
intitolò al generale Luigi Mezzacapo, artefice
del risorgimento e nonno di suo marito. Con la
scuola media potè contribuire a migliorare il
livello culturale dei trexentesi, infatti la
scuola diventò presto un punto di riferimento per
tutta la zona.
Profonda conoscitrice della storia e delle
tradizioni della Trexenta, scrisse diversi romanzi
che ambientò nella sua terra: Donna Speranza
(1964), Diario di una provinciale (1977), Nuove
testimonianze (1989). Attraverso i primi due
(romanzi) per la prima volta nella storia
letteraria dell'isola, la Trexenta andò alla
ribalta della critica con opere impegnative che
raccontano la vita semplice della zona nel secolo
scorso e sono l'affresco di una Sardegna ormai
scomparsa.
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