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CAPPELLA  DI  S. FRANCESCO

 

Contigua alla parrocchia di S. Pietro e Paolo vi è la cappella della congregazione di S. Francesco d'Assisi. La cappella fu costruita nel 1776, in quanto i congregati costruirono questa sede per potervi tenere le loro adunanze e praticarvi il culto; sotto scavarono un cimitero per i confratelli defunti.

Nel 1815 fu innalzato nella cappella un altare di marmo. Si venerava nella stessa cappella anche S. Domenico Cucullo, abate benedettino, la cui festa si celebra il 6 aprile.

La facciata, terminante con un piccolo campanile ''a vela'', presenta sulla porta laterale uno stemma francescano maiolicato datato 1831.

La chiesa del nuovo cimitero fu realizzata nel 1842-43, sotto la direzione dell'architetto Gennaro Russo, quando il governo, per motivi d'igiene pubblica vietò che i morti si seppellissero nelle chiese e stabilì che si costruisse un cimitero lontano dall' abitato.

Nel 1845 si provvide alla chiusura del cimitero in quanto fu costruita una nuova cappella nel camposanto municipale.Ma è probabile l'ipotesi che il cimitero fosse stato chiuso, perché, a causa dell' epidemia di colera verificatasi nel 1854, quell'ipogeo era divenuto insufficiente, sia per l'eccessivo numero di salme, sia perchè le leggi vigenti stabilivano che i morti di colera fossero inumati per 20 anni.

In tal modo si spiega perchè nel cimitero, sotto la congrega, fossero state trovate molte salme ammucchiate senza sepoltura; tutte vennero murate e dimenticate.

Il canonico Michele Scherillo descriveva in questo modo il nuovo cimitero del 1845: 

''poco lontano dalla parrocchia, in fondo alla Via Pia, sotto i lugubri cipressi e i salici piangenti, c'è il camposanto; un largo viale con i margini rivestiti di mortella, mette innanzi ad una chiesa tutta bianca e semplicissima. Da ciascun lato di essa si prolunga un muro, in mezzo al quale si apre un cancello; e tutt'intorno vi sono cipressi sparsi ed oleandri''.

Di fronte alla cappella e alla chiesa si trova una piazza quadrata con un monumento ai caduti dell'ultima guerra ombreggiato da un antico tiglio.