CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO
Tutti coloro che visitano via dell' Epomeo, per eventuale shopping, è bene che sappiano che nelle vicinanze è ubicata una delle Chiese
più belle e antiche di Soccavo: la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Giunti alla fine di quest' ultima, bisogna procedere a sinistra e proseguire diritto sino a quando non si arriva ad un incrocio, dove è situata la Croce di Piperno. Percorse poche decine di metri, sulla sinistra troviamo la Chiesa di S. Pietro e Paolo. La parrocchia è dedicata ai Santi protettori di Soccavo, Pietro e Paolo, che, secondo la tradizione, passarono per Soccavo recandosi da Napoli a Pozzuoli per la via Antiniana, che, nell'epoca romana, era l'unica strada tracciata su quel territorio. La chiesa sorse in una cappella
preesistente del XIII sec.: la cappella "a volta" di San Pietro vecchio, cappella gentilizia della famiglia di Franco, (dedicata a S.Nicola di Bari) come
attesta un antico documento. Dal 1775 ha subito diverse modifiche e vari restauri e nel 1778 fu consacrata agli apostoli Pietro e Paolo. Importanti lavori di restauro furono eseguiti anche nel 1960. la facciata presenta un portale in piperno, databile fra il 1500 ed il 1600, l'orologio a rosone maiolicato risalente alla fine del 1700, e un pannello raffigurante SS. Pietro e Paolo in ceramica di Vietri, realizzato nel 1985. Sulla sinistra si eleva il campanile di pianta quadrata, con finestre trifore, spigoli e cornici in piperno. Nel 1930 il campanile fu lesionato in seguito al terremoto la guglia crollò e il restauro condotto nel 1946 risultò poco rispettoso della firma più antica. nel 1956 furono effettuate modifiche del soffitto, che fu rialzato, e fu rivestito da cassettoni dorati. La facciata presenta un portale in Piperno e sulla sinistra si eleva il campanile di pianta quadrata, con finestre e trifore, spigoli e cornici in Piperno. Nel 1930 il campanile fu lesionato in seguito al terremoto; la guglia crollò e il restauro condotto nel 1946 risultò poco rispettoso della forma più antica. Nel 1956 furono effettuate modifiche del soffitto che fu rialzato e rivestito da cassettoni dorati. Un altro disastroso evento sismico nel 1980 provocò gravi lesioni all'edificio, richiedendo importanti lavori di restauro e consolidamento. E mentre venivano effettuati lavori nelle fondamenta, sono venuti alla luce resti romani dì "opus reticulatum". L'interno dell'edificio assunse l'aspetto definitivo nel corso della XVII e XVIII secolo, con la pianta a croce latina sormontata dalla cupola. Esso presenta una sola grande navata alla cui estremità è posto l'altare maggiore. Lungo le pareti rientrano due cappelle la prima sinistra, di chi entra, è quella della Addolorata, che faceva parte dell'antica chiesa del 1540. Sull'altare di questa cappella celebrò messa S. Alfonso Maria dei Liguori, la cui famiglia possedeva un fondo a Soccavo. Dirimpetto alla cappella della Addolorata c'è l'altra di San Nicola di Bari, già cappella gentilizia della famiglia di Franco. Attualmente gli altari sono cinque: a destra, di chi entra, è quello di S. Ciro, della Madonna di Pompei, del Crocifisso, del Cuore di Gesù e dell'Adolorata. Sull'altare maggiore c'è un quadro che raffigura i Santi protettori Pietro e Paolo del pittore Nicola Corvo. Un tempo esistevano due pregevoli quadri di Massimo Stanzione raffiguranti l' Ecce Homo e la deposizione della Croce. Il quadro più antico è la tavola di Domenico Zingaro (1509) che rappresenta i Santi Pietro e Paolo. Di notevole bellezza sono le statue lignee e settecentesche dei Santi Pietro e Paolo, di forte timbro Barocco. La chiesa è fornita di un importante organo che canne che risale al 1930. Deteriorato nel corso del tempo, è stato perfettamente restaurato nel 1997 e risulta uno strumento con caratteristiche di alto livello tecnologico e musicale. |