Solaria b&b:come arrivare a Sori e Genova


Come arrivare a Sori

Arrivare a Sori e' facile.


In macchina:

Superate con l'autostrada Genova ed uscite a Recco poi seguite direzione Genova (cartelli blu) lungo la statale S1.

Passate il cartello con indicato Sori e alla fine della prima lunga discesa svoltate a Sn in direzione Stazione Ferroviaria .Qui posteggiate.

Risalite a piedi fino all'incrocio tra la S1 e la stradina per la stazione ferroviaria e di fronte a voi sul lato monte vedrete una scalinata con il carello SOLARIA. Seguite le freccie e in 4 minuti a piedi siete arrivati.

Il giardino del b&b
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In treno:

Per chi proviene da Nord o da Ovest arrivare fino a Genova Brignole poi prendere un treno locale direzione Spezia,che fermi a Sori.

Per chi proviene da Sud o da Est prendete un treno direzione Genova ma scendete prima di Genova a Rapallo-S.Margherita. Da qui con un locale arriverete a Sori.

Usciti dalla stazioncina di Sori prendete il vialetto di Oleandri e Aranci che sale, arriverete all'incrocio con la statale S1, li difronte a voi sul lato monte vedrete una scalinata con il cartello Solaria. Seguite le freccie e in 4 minuti a piedi siete arrivati.



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L' arancio difronte ad una entrata del b&b


MINIGUIDA RAPIDA ALLA CITTA'

Una delle piu' belle e affascinanti tra le antiche capitali italiane

VIA DI CANNETO IL CURTO - Uno dei carrugi principali, tratto dell'importante percorso parallelo all'arco portuale che dall'originario nucleo urbano, sulla destra, corre a sinistra verso la Pianura Padana o la Francia, cambiando piu' volte nome (tra cui via del Campo, cantata da Fabrizio De Andre', alquanto piu' a ponente). Dopo pochi metri Canneto conduce in un dedalo di vicoli alla scoperta di meraviglie quali ad esempio, verso destra, Santa Maria di Castello, San Cosimo, San Donato e una miriade di piazzette e palazzi gentilizi o, verso sinistra, altre dimore patrizie e chiese quali Santa Maria delle Vigne, San Luca, San Siro, fino alla monumentalita' sontuosa della cinquecentesca Strada Nuova (oggi via Garibaldi) e della seicentesca via Balbi. Non dimenticate di inerpicarvi (a piedi, in autobus o, ancor meglio, se funziona, con l'ascensore da piazza Portello) fino al belvedere di Castelletto: panorami mozzafiato su tutta la citta' vecchia. Continuando a salire, sulla sinistra vi appare l'incanto della progressiva apparizione della facciata ricca di marmi policromi, sarcofagi romani e sculture medievali della

CATTEDRALE DI SAN LORENZO - Il "maggior tempio", risultato di una continua serie di interventi dal XII secolo ad oggi, dove si rispecchiano le vicende dell'intera citta' . Visibile anche lo splendido Museo del Tesoro, con il misterioso Sacro Catino, uno dei tanti Graal delle tradizioni cavalleresche. Accessibile pure il bel Chiostro dei Canonici con il nuovo Museo Diocesano. Se si riprende il cammino lungo il fianco della Cattedrale, mentre si avvicina la Chiesa del Gesu' e in lontananza compare la turrita Porta Soprana di Sant'Andrea (nella cinta di mura eretta a meta' del XII secolo quale orgogliosa risposta della comunita' genovese alle ire dell'imperatore Federico I Barbarossa),
PALAZZO DUCALE - Per molti secoli, fino al 1797, sede del governo della Serenissima Repubblica di Genova.. Da Palazzo, per un passaggio segreto, da tempo demolito, il doge andava ad assistere alle funzioni nella:

CHIESA DEL GESU' - Lo sfarzo dell'interno incrostato di marmi policromi, rivestito di affreschi e stucchi dorati, impreziosito da capolavori, esprime al meglio il cosiddetto "Secolo dei Genovesi", quando, tra Cinque e Seicento, una classe di potere di spregiudicati usurai controllava le finanze di mezzo mondo, investendo gli altissimi ricavi in chiese e palazzi tuttora godibili. E a proprie spese si permetteva il lusso di commissionare dipinti ad artisti del calibro di Guido Reni o Pieter Paul Rubens, che proprio qui al Gesu', con la grande Circoncisione sull'altar maggiore, diede il via nel 1605 alla pittura barocca in Europa. Il prospetto laterale di Palazzo Ducale si affaccia su

PIAZZA DE FERRARI - Cuore della citta' moderna, risultato di un secolo di progressivi ampliamenti della medievale piazzetta di San Domenico trasformata a partire dagli anni venti dell'Ottocento, con la costruzione del neoclassico Teatro Carlo Felice e dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Ha visto eventi di ogni tipo: dalle lotte politiche (memorabile il 30 giugno 1960) alle feste, dai concerti alle manifestazioni di giubilo per le vittorie sportive.



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