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AFGHANISTAN : Speciale sanzioni

 

Profilo: Osama bin Laden
di Francesca Marino

Il miliardario saudita Osama bin Laden è uno dei principali finanziatori dell’integralismo islamico di tutto il mondo e da oltre cinque anni si trova in esilio volontario in Afghanistan, protetto dai Taliban. Il governo degli Stati Uniti lo accusa di essere l’organizzatore degli attentati dinamitardi del 1998 alle ambasciate Usa del Kenya e della Tanzania e di essere il mandante dell’esplosione che, il 12 ottobre 2000, ha distrutto la nave da guerra americana Cole di stanza nello Yemen. La Casa Bianca ha stabilito per la sua cattura una taglia di cinque milioni di dollari. Bin Laden è anche accusato di armare e addestrare la guerriglia dei mujaheddin in Kashmir tramite i due gruppi dell’Harkat ul Ansar e del Lashkar i Toiba, e di finanziare gli integralisti islamici del Bangladesh appartenenti all’Harkat ul Jihad e all’organizzazione pro-Taliban chiamata Bangladesh Movement. A fine novembre l’ambasciata statunitense di Phnom Penh, in Cambogia, ha lanciato l’allarme per le "minacce ricevute dal terrorista Osama bin Laden" ordinando ai suoi diplomatici di ridurre la loro attività ai soli "servizi di emergenza ai cittadini americani". E’ la prima volta che un’ambasciata statunitense è in stato di allerta per l’integralismo islamico in un Paese del sud-est asiatico, tra l’altro di religione buddhista, ma questo conferma l’espandersi del fenomeno dell’integralismo islamico e le ramificazioni dell’impero terroristico fondato sulle fortune di Osama bin Laden. Secondo le indicazioni fornite dalle autorità pakistane, però, il miliardario saudita attraverserebbe "una profonda crisi depressiva" dovuta alle sue preoccupazioni di essere tradito dalle frange moderate dei Taliban e consegnato alla giustizia degli Stati Uniti. Temendo le infiltrazioni della Cia in Afghanistan, dopo la cattura di un siriano e di un iracheno che spiavano i suoi movimenti per conto degli Stati Uniti e di Israele, bin Laden ha sostituito le sue guardie del corpo saudite ed egiziane con una quarantina di militanti islamici provenienti dal Pakistan e dal Bangladesh, dove ha stabilito alcune basi di appoggio. "E’ un uomo malato e in fuga", afferma un ufficiale pakistano, "che ormai si reca raramente a trovare il suo protettore Mullah Mohamed Omar a Kandahar". Infatti, per timore di essere rintracciato, bin Laden si sposta in continuazione e rimane sempre nelle province meridionali di Logar e di Wardak. Secondo alcune fonti, si sarebbe di recente recato in gran segretezza a Kabul - la capitale dell’Afghanistan – per sottoporsi a una visita ai reni in un ospedale militare.

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