Profilo biografico
Foto padre Vicenzo Cannas
Mario Cannas (in religione Padre Vincenzo), nacque a Tertenia il 16 ottobre 1914 e compì nel paese natio i primi studi. Entrato giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori Francescani, vestì l’abito il 29 settembre 1931 nel Convento di Quartu 5. Elena e il 26 dicembre 1935 emise i voti solenni. Fu ordinato sacerdote da Mons. Ernesto Maria Piovella, il 29 giugno 1939.
Sua prima destinazione fu il Convento di 5. Lucia in San Gavino Monreale da dove fu trasferito a Cagliari con l’ufficio di rettore del Santuario di San Salvatore da Horta.
Nel 1943, mentre la città è colpita dai furiosi bombardamenti alleati, egli riesce a trasferire al più sicuro Convento della Madonna dei Martiri in Fonni, l’urna col corpo di San Salvatore e le più preziose opere d’arte.
Sfollato nella città di Sassari, il 21 giugno 1943 si arruola come Cappellano militare di mobilitazione ed è inviato in Corsica dove partecipa alla liberazione dell’isola dai tedeschi. Rientrato in Italia dopo l’armistizio, fu mandato dopo qualche mese a Napoli e poi a Firenze, assegnato a un gruppo di combattimento aggregato alla V Armata Americana e poi alla VIII Armata Inglese. Con gli americani partecipa alla liberazione di Firenze e Bologna e con gli inglesi alle operazioni nella frontiera italo-iugoslava, in un gruppo specializzato.
Fu congedato nell’ottobre 1947 e insignito di diverse decorazioni.
Rientrato in Sardegna gli vennero affidati importanti incarichi ecclesiali: fu superiore in diverse Case dell’Ordine, segretario ed economo della Provincia, delegato regionale per le missioni.., e si dedicò alla predicazione in varie parrocchie.
Poté dedicarsi anche agli studi e conseguì il diploma di paleografia, archivistica e diplomatica al termine di un corso presso l’Archivio di Stato di Cagliari. Insegnò anche nelle scuole medie e superiori.
Appassionato di ricerche d’archivio frequentò a lungo l’Archivio Segreto Vaticano, gli archivi ecclesiastici e civili della Sardegna e vari altri in Italia e Spagna raccogliendo una grande mole di appunti e notizie, soprattutto sulla storia della Chiesa nell’ Isola. Frutto di queste fatiche furono le molte sue pubblicazioni. Tra esse ricordiamo: Tertenia e dintorni, nella storia e nella tradizione, Cagliari 1964; Un prete artista-Don Egidio Manca, Cagliari 1965; Frate Damiano Pinna, da Tissi, scavatore e sterratore in catacumbas, Cagliari 1972; San Giorgio di Suelli, primo Vescovo della Barba gia orientale, sec. X-XI, Cagliari 1976; La Chiesa Barbariense, dalla fondazione alla soppressione- secc. X-XV, Cagliari 1981; Quarta in un documento inedito del 1777, Cagliari 1989; Documenti inediti riguardanti il Sarrabus e l’O gliastra nei primi anni del governo aragonese, Pisa 1990; SS. Vergine di Adamo, storia e diffusione di un culto nel Cagliaritano e nell’O gliastra, Cagliari 1993, e molti altri articoli apparsi su giornali e riviste ecclesiastiche.
Si aggiungono le ricerche di carattere scientifico, frutto delle sue esplorazioni archeologiche e speleologiche.
Tra quelle di carattere archeologico si possono citare: I nuraghi Alèri e Nastàsi e nuove scoperte archeologiche nel territorio di Tertenia, Cagliari 1972; Nuova iscrizione funeraria scoperta nei pressi di Tertenia, I-Il sec. d.C., Cagliari 1983; Guida alla carta archeologica del Comune di Tertenia, Cagliari, 1989; La strada punico-romana da Sarcopos a Sulsi, Cagliari,1989.
Tra quelle speleologiche: Speleologia e speleoclub, Cagliari 1967; Teulada e le sue grotte, Cagliari, 1978; Cammino storico, scientifico, organizzativo della speleologia in Sardegna, Cagliari, 1980; Visioni di un paesaggio carsìco: Sadali, storia e aspetti naturali del suo territorio, Cagliari 1992, e molte altre.
Fu cofondatore e socio di vari gruppi speleologici, presidente onorario del Gruppo Grotte “E.Vidal”, socio del Club Alpino Italiano e Presidente della sezione speleologica del C.A.J.
Per il suo impegno ricevette varie onorificenze: il 6 febbraio 1981, il Ministero per i Beni Culturali lo nominò Ispettore onorario delle antichità, su proposta del Soprintendente archeologico di Cagliari Prof. Ferruccio Barreca; il 13 gennaio 1972, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone gli con feri il titolo di Cavaliere e nel 1975 quello di Cavaliere Ufficiale; il 18 ottobre 1978. il Presidente Sandro Pertini lo elevò al grado di Commendatore a Merito della Repubblica Italiana.
Dal 1984 al 1996 fu direttore dell’Archivio Arcivescovile di Cagliari, e riuscì a ordinarIo e a farne uno dei centri di ricerca culturale più importanti dell’Isola. Nello stesso anno 1984 fondò la rivista Studi Ogliastrini, di cui fece uscire 4 numeri con firme di valenti ricercatori di storia sarda. Da notare il n. 4, del 1997, con la riedizione del testo originale con traduzione italiana a fronte del libro re il n. 4, del 1997, con la riedizione del testo originale con traduzione italiana a fronte del libro Libro de todas las Gracias... edito a Cagliari nel 1738, che contiene tutti gli accordi e concessioni fatte dai Conti di Quirra al giudicato dell’Ogliastra, a cominciare dal XV sec., di cui pare fossero rimaste solo 3 copie. Nello stesso anno, a causa delle precarie condizioni di salute, passò i diritti sulla testata a Mons. Antioco Piseddu, Vescovo dell’Ogliastra, che accettò a nome della Diocesi di Lanusei, che ne continua la pubblicazione. Essa si affianca al giornale diocesano “L’Ogliastra”, le cui pubblicazioni ripresero nel 1982, come organo di informazione culturale e religiosa e di collegamento del territorio.
Si devono ricordare ancora l’onorificenza concessagli dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, l’8 novembre 1996: il Diploma d’Onore di combattente per la Libertà d’Italia: 1943-45 e quella concessagli, il 27 ottobre 1996, dal Papa Giovanni Paolo Il, su proposta di Mons. Ottorino Pietro Alberti, Arcivescovo di Cagliari: la Croce pro Ecclesia et Pontifice.
Colpito da grave malattia sopportata con fede e pazienza morì a Cagliari, l’li gennaio 2001. I funerali, presieduti dal Vescovo di Ogliastra Mons. Antioco Piseddu, si svolsero nella chiesa di San Mauro in Cagliari, il 12 gennaio 2001.
edito a Cagliari nel 1738, che contiene tutti gli accordi e concessioni fatte dai Conti di Quirra al giudicato dell’Ogliastra, a cominciare dal XV sec., di cui pare fossero rimaste solo 3 copie. Nello stesso anno, a causa delle precarie condizioni di salute, passò i diritti sulla testata a Mons. Antioco Piseddu, Vescovo dell’Ogliastra, che accettò a nome della Diocesi di Lanusei, che ne continua la pubblicazione. Essa si affianca al giornale diocesano “L’Ogliastra”, le cui pubblicazioni ripresero nel 1982, come organo di informazione culturale e religiosa e di collegamento del territorio.
Si devono ricordare ancora l’onorificenza concessagli dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, l’8 novembre 1996: il Diploma d’Onore di combattente per la Libertà d’Italia: 1943-45 e quella concessagli, il 27 ottobre 1996, dal Papa Giovanni Paolo Il, su proposta di Mons. Ottorino Pietro Alberti, Arcivescovo di Cagliari: la Croce pro Ecclesia et Pontifice.
Colpito da grave malattia sopportata con fede e pazienza morì a Cagliari, l’li gennaio 2001. I funerali, presieduti dal Vescovo di Ogliastra Mons. Antioco Piseddu, si svolsero nella chiesa di San Mauro in Cagliari, il 12 gennaio 2001.