Morte
Vita....
All’inizio di questi miei pensieri può
apparire un controsenso, ma ci serve per arrivare alla fine, ma alla fine di che
cosa? forse.... stiamo già vivendo questa conclusione?
È giusto definirla così?
Guardiamo in faccia la realtà, noi conosciamo questo fattore fin da quando
siamo stati concepiti, da quando siamo venuti al mondo, .......... da quando
nostra madre ci ha partorito.
Perché porci questi dilemmi?
Perché siamo stati esposti al freddo, uscendo dal grembo di chi ci ha generato;
e forse il pianto del neonato è questo, consapevolezza di morire in un futuro,
lasciare quello che ha appena conquistato, quello che qualcuno gli ha regalato. L’uomo è stolto, pensa che morire significhi lasciare la vita terrena, ma non
si accorge nel proprio “IO” che una parte di lui muore anche per il più
piccolo sgarbo, il più piccolo screzio.
Forse pensiamo che non abbiamo tempo per instaurare un discorso con un altro
essere umano, .... ma è sbagliato, di tempo ce ne sarebbe moltissimo, ma
abbiamo paura di essere giudicati, infatti il giudizio di altri ci uccide,
ferisce il nostro orgoglio che peniamo sia la cosa più importante.
Allora, perché essere masochisti, farsi male? .... è meglio tacere e non
comunicare le nostre sensazioni, .... le nostre emozioni, .... i nostri pensieri
ad altri? quindi morire giorno per giorno, o liberarsi dei propri problemi,
facendo partecipe chi ci sta vicino e morire così in pace avendo vissuto così
serenamente senza nascondersi?
E proprio questo essere soli che ci uccide in questa nostra epoca, .... più
semplicemente l’uomo d’oggi non conosce più il significato di amare, di
confidare, .... di sperare in qualcuno.
Sono tutte utopie, perché in verità siamo già morti e quei momenti che ci
sembra di vivere sono solo ricordi, .... ricordi di una vita sognata ...... ma
mai vissuta.