Alto Adige

8 novembre 1952

Visita allo studio d'uno scultore

TONI FURLAN

o del primitivismo

Chiuso in un piccolo locale in un'ala di palazzo Ariston, lavora Toni Furlan assieme al suo aiutante. Entrando in questa moderna fucina d'un artista di antiche tradizioni, si presentano subito alcune piccole terrecotte e maioliche, quasi un'introduzione ad opere di maggiore impegno, di più ampio respiro. Nello studio Toni Furlan mostra la visitatore prima di tutto l'opera del suo aiutante: piastrelle in maiolica per stube, che vengono lavorate con motivi ornamentali, sì da ottenere effetti decorativi assai gradevoli.

Da tre anni questo scultore lavora nella nostra cittadina, dove del resto ha cominciato a suo tempo, ad affermarsi: ha ottenuto premi nelle diverse mostre personali e collettive dal 1945 in poi, a Bergamo, a Milano, a Venezia ed in altre città italiane e straniere. Molti lo conoscono, ora, anche qui, da noi, ed un sintomo è dato dal fatto che i pezzi esposti alla Piccola Galleria diretta da Nino Zanini sono stati oggetto dell'attenzione e dell'ammirazione locali, oltre che dei villeggianti. Non dispiacerà, pensiamo, al lettore, apprendere di Toni Furlan qualche brano biografico. Nato a Treviso nel 1913, egli ha frequentato l'Accademia (con scarso profitto, dice, ero troppo libero ed indipendente): poi, undici anni di servizio militare su tutti i fronti meno la Russia, hanno lasciato in lui non lievi tracce, aprendolo alla sofferenza, al valore dell'arte intesa nel senso autentico, suggerendogli per le sue figurazioni una concisa, lineare forza drammatica. Un periodo trascorso in Sardegna ha valso pure fruttuosi contatti con le tradizioni ed i motivi dell'arte primitiva dei Nuraghi, motivi che ora ricorrono di frequente nelle sue opere. Fu quello sardo un nuovo insegnamento per Toni Furlan: semplicità di linee, leggero tocco nel plasmare i volumi, schematizzazione, simbolismo forse, tecnica rapida ed immediata.

Cortina allo scultore ha concesso tranquillità per lunghi mesi dell'anno, ha permesso contatti con il mondo cosmopolita in altri mesi. Vincitore del recente premio d'Arte Sacra "Città di Bergamo", Toni Furlan ha intenzione per la prossima estate di aprire una personale a Cortina, forse alla Piccola Galleria: ha diversi pezzi pronti per l'esposizione, molti gruppi in maiolica, qualcuno smaltato con lucidi metallici per ottenere quei riflessi e quelle iridescenze che rendono preziosa la materia.

Cortina è ben lieta di ospitarlo, e Toni Furlan sente che l'ambiente è sensibile al suo lavoro, ne apprezza la profonda e calda umanità e l'alto livello espressivo.

f.g.