Ricordando lo scultore Toni Furlan ad un anno dalla morte |
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E’
ormai trascorso un anno da quando lo scultore Toni Furlan si è spento
dolcemente come se volesse presentarsi con umiltà e gentilezza dinanzi a
quel Cristo che così tante volte aveva scolpito con quell’espressione
di divina tristezza che infonde a chi lo guarda un intenso desiderio di
preghiera. Ci
è caro ricordare l’artista attraverso le sue sculture, i suoi disegni e
le sue belle ceramiche sparse un po’ dovunque nel mondo. Era tanto buono
e generoso con tutti, ha lasciato alla sua famiglia un fulgido esempio di
rettitudine e di serenità. In
seguito ai lunghi anni trascorsi sotto il servizio militare e ritrovando
il suo laboratorio completamente distrutto dai bombardamenti, dovette
lottare duramente per parecchio tempo, ma non fu inutilmente, poiché ebbe
molti riconoscimenti nel mondo dell’arte. Ci
duole pensare che proprio mentre stava realizzando il sogno della sua
vita, a lungo vagheggiato: un grande laboratorio in una bellissima zona di
Vittorio Veneto, inesorabile la morte lo colse e il suo grande sogno si
dissolse nel nulla. La sua famiglia lo ricorda con riconoscente affetto per tutto quanto ricevette da lui. |