L'Azione

3 maggio 1981

Ricordando lo scultore Toni Furlan

ad un anno dalla morte

E’ ormai trascorso un anno da quando lo scultore Toni Furlan si è spento dolcemente come se volesse presentarsi con umiltà e gentilezza dinanzi a quel Cristo che così tante volte aveva scolpito con quell’espressione di divina tristezza che infonde a chi lo guarda un intenso desiderio di preghiera.

Ci è caro ricordare l’artista attraverso le sue sculture, i suoi disegni e le sue belle ceramiche sparse un po’ dovunque nel mondo. Era tanto buono e generoso con tutti, ha lasciato alla sua famiglia un fulgido esempio di rettitudine e di serenità.

In seguito ai lunghi anni trascorsi sotto il servizio militare e ritrovando il suo laboratorio completamente distrutto dai bombardamenti, dovette lottare duramente per parecchio tempo, ma non fu inutilmente, poiché ebbe molti riconoscimenti nel mondo dell’arte.

Ci duole pensare che proprio mentre stava realizzando il sogno della sua vita, a lungo vagheggiato: un grande laboratorio in una bellissima zona di Vittorio Veneto, inesorabile la morte lo colse e il suo grande sogno si dissolse nel nulla.

La sua famiglia lo ricorda con riconoscente affetto per tutto quanto ricevette da lui.