Giornale del Popolo

  agosto 1948

E' la  sala del primi della classe.

Primo premio, altro primo premio, sala numero uno, prima in cima alla scala. Quando si comincia ad infilare numeri uno...

Ma noi cominciamo dall’"uno" solo perché è capo dei mille, felici di non essere dei tecnici o dei critici, e di non aver la responsabilità di dirà chi è il primo e chi l’ultimo della classe. 

Numero 1: il Getzemani di Toni Furlan: n. 2 la Comunione di Mario Gatti. Un milanese e un bresciano. «Getzemani» è tutto bianco; nessuno vi dorme, anche se tre apostoli han le palpebre abbassate; nessuno suda sangue. La Passione è un’impronta drammatica sul muro e le figure sono scavate quanto è necessario in una candida caverna. Non è notte. Ma può la scultura dare il senso tragico di quella notte? L’oliveto anch’esso è scomparso; è rimasto solo il torchio in questo Getzemani.

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Getzemani