FATTI E PERSONAGGI 1980 |
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Muore
lo scultore Toni Furlan. Nato
a Cappella Maggiore il 3 dicembre 1913, figlio di Angelo (tagliapietra e
cementista) e di Alda Cillo, venne avviato agli studi artistici dallo
zio Giuseppe Garbellotto, scultore. Studiò
poi all’istituto d’Arte di Venezia. Ma la sua attività d’artista
non ebbe modo di manifestarsi perché, chiamato alle armi, rimase in
servizio militare per ben 11 anni. Terminata
la guerra aprì uno studio a Milano insieme con il cognato Toni Vendrame,
appassionati ceramista, e collaborò con Baciocchi e Giò Ponti. Visse
poi per un quinquennio a Bergamo: qui, mortogli il cognato, ne ereditò
l’attività di ceramista. Eseguì bassorilievi, ceramiche e sculture
per istituti pubblici e collezionisti privati di Lombardia. Chiamato
da Toni Zanette, nel 1950 aprì uno studio a Cortina d’Ampezzo, ove
espletò attività di scultore e ceramista e dove insegnò per vari anni
in quell’istituto d’Arte. In
questo periodo divenne amico di Tomea, Potenza, Romanelli, Cesetti,
Lucio Fontana e si fece apprezzare per i suoi lavori in Europa e in
America. Realizzò anche il busto di Alberto, re del Belgio, posto lungo
la strada Falzarego-Pordoi. Nel
1960 diede vita in Vittorio Veneto alla Ceramica Cortina che diresse
con passione, raggiungendo ragguardevoli livelli artistici. Tra le sue
opere di maggior rilievo: i pavimenti in smalto e piastrelle per il
palazzo Labia di Venezia, sede regionale della RAI. Nella
nostra città entrò a far parte del gruppo artistico Enoteca 73 e si
legò d’amicizia con gli artisti locali e in particolare con Omero
Lenna, Daniele Brescacin, Mario Dal Fabbro, Giampaolo Giacomini, Erminio
Grassi e Annunziata Rampini. Morì
nella nostra città il 25 aprile 1980. Le
sue opere si trovano disperse nei musei di New York, Caracas, Vienna,
Monaco di Baviera ed in numerose collezioni private. Suoi bassorilievi
ornano la Scuola Media "L. Da Ponte". Una mostra retrospettiva della sua produzione
artistica - particolarmente di sculture in bronzo - venne
organizzata dalla Città di Vittorio Veneto presso la Biblioteca Civica
nell’ottobre 1984. |