Interviste |
Dal "Giornale di Lecco" del 24 Settembre 2001
MUSICA - Il progetto <<Sottosuono>> del Punto Giovani presenta.... |
Recensioni |
Turk 182 - "Club Bastardo (2001 Progetto Sottosuono)" |
Da: NOIZE, Webzine Autore: Living Rain Data: 31/1/2002 Link: http://www.geocities.com/akaroit/recensioni/turk182.htm |
I TURK 182 sono tre ragazzi della zona di Lecco che, dopo due demos ("Demodè" e "It.rock still sucks") giungono
finalmente al primo studio album (dalla produzione senza alcun dubbio ottima), grazie al supporto del Progetto
Sottusuono, stupenda iniziativa della loro provincia che unisce le diverse realtà musicali del posto. Il sound
proposto dal trio merita senza alcun dubbio la nostra attenzione: la loro creativa li porta a sviluppare classiche
trame stoner rock con un cantato in italiano che potrebbe rappresentare una nuova via all'heavy psych tricolore. |
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TURK I82 - Clubbastardo |
Da: THE ROCK THRONE, Fanzine Autore: The Rock Throne Data: 6/12/2001 Link: http://digilander.iol.it/therockthrone/turk_182.htm |
Ottima sorpresa questi Turk 182 dalla provincia di Lecco che con questo cd intitolato
Clubbastardo si pongono all'attenzione degli stoner fans grazie ad un
suono incredibile che denota un'ottima perizia strumentale ed un'ottima
tecnica, soprattutto del chitarrista, che elabora splendidi riff heavy psych.
L'inizio è splendido grazie a ERA UNO che presenta una fantastica
chitarra ipersatura e desertica suppertata da una sezione ritmica che crea un
ottimo wall of sound accompagnati da una voce urlata; questa canzone possiede
un suono veramente incredibile; S.O.S. è più rolleggiante e presenta
una chitarra meno satura, da notare l'ottimo intervento del sax ed il finale
strumentale molto progressive e con un'atmosfera cupa. L'UOMO COLPENDOLO
presenta ancora una chitarra ipersatura e potentissima assecondata da una
ritmica veloce che poi rallenta improvvisamente per diventare quasi un doom
desertico dall'atmosfera soffocante mentre la title-track è costruita su un
poderoso giro di basso e passa da atmosfere cariche di tensione agli sfoghi
saturi di elettricità del chorus. Infine ALIEN8 ha un ottimo ritmo
scandito da una chitarra acida, SEPPI possiede un riff chitarristico
robotico e "lunatico" in stile queens of the stone age e la finale SIBILIA
possiede un'atmosfera quasi gotica e romantica anche se qui non convince
la voce. Un ottimo gruppo che ha tutte le carte in regola per sfondare non
solo in Italia, ma il cantato in italiano in questo senso è limitante. |