Corriere del Mezzogiorno del 6 aprile 2000

A Taormina il 38° congresso dei giovani dottori commercialisti (di FABIO CASSI)

E' un momento fondamentale per l'economia della Sicilia particolare per la nostra provincia, ormai gravata più di altre del problema della disoccupazione per quanto riguarda quella giovanile. Ed è in un momento come questo che arriva nella nostra provincia, nella splendida Taormina, il 38° Congresso Nazionale dell'Unione dei Giovani Dottori Commercialisti, che per questa edizione ospiterà relatori di primo piano per potere affrontare in questa sede i temi fondamentali dello sviluppo: Agenda 2000 e Nuovo Mercato. Di Agenda 2000 sappiamo ormai molto. Da quest'anno e fino al 2006, l'Italia è uno dei Paesi dell'Unione Europea che, nel quadro del piano finanziario varato nel 1997, gode dei maggiori finanziamenti. I fondi che ne conseguono servono alle piccole e medie imprese alla creazione di uno sviluppo economico. L'afflusso delle risorse investe il ruolo del dottore commercialista che, per l'imprenditore attento, non sarà più il contabile fiscale ma, in un momento strategico per attrezzare le aziende al confronto col mercato globale, un vero e proprio partner portatore di iniziative e di nuova professionalità. Agenda 2000, in particolare per la Sicilia, rappresenta un'ultima grande spiaggia per trovare risorse, quel flusso di denaro che giovani imprenditori con modeste possibilità finanziarie ma con straordinarie iniziative e conoscenze tecniche di altissima specializzazione, stanno trovando su un altro, importantissimo, fronte dell'economia: il nuovo mercato. È questa la nuova frontiera la vera alternativa al credito tradizionale. Nuove aziende trovano nella realtà della piccola borsa i finanziamenti necessari allo sviluppo di idee. L'ingresso in questa realtà non richiede minimi di fatturato o investimenti da capogiro; richiede però un serio piano strategico aziendale e una grande trasparenza di bilancio. È da questa nuova frontiera che è nata la nuova economia il cui avamposto è rappresentato dal clamoroso caso di Tiscali. A Taormina, a spiegare com'è possibile diventare un fenomeno economico, sarà lo stesso presidente di Fiscali Renato Soru, così come il mondo borsistico sarà rappresentato al più alto livello con la presente del presidente della Borsa prof. Stefano Preda. Ospiti dell'Unione saranno tutti i funzionari di governo nazionale e regionale, rappresentanti di altissimo profilo del mondo bancario e imprenditoriale. E credo che dalla provincia di Messina arriverà un segnale importante di vivacità. La nostra speranza è che il congresso trovi la partecipazione non solo dei tecnici di settore, ma anche di tutta quella realtà imprenditoriale che oggi mortificata da dati economici purtroppo deficitari può trovare nel dibattito elementi di stimolo utili alla creazione di una nuova realtà economica, di una nuova ricchezza per il Meridione, per la Sicilia, per la nostra Messina.