Corriere del Mezzogiorno del 7 aprile 2000

Giovani Commercialisti.

Si è aperto a Taormina il 38° complesso. Verso nuove responsabilità TAORMINA - Nello splendido scenario di Palazzo Corvaja si è inaugurato ieri sera a Taormina il 38° congresso Nazionale dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti. È stato il sindaco di Taormina Mario Bolognari a ricevere gli illustri ospiti inviati dall'organizzatore e visto il calibro dei personaggi, tra i numeri dei commercialisti è calata anche la mondanità. C'era il presidente della Borsa Italiana Stefano Preda, accompagnato dalla moglie e dalla figlia, e con lui Gianfranco Imperatori, il presidente della Banca di Roma International, il cui intervento previsto per la giornata di oggi è molto atteso. Ad ascoltarlo ci saranno quasi 500 congressisti provenienti da ogni parte d'Italia. Nella Sala Congressi del S. Domenico, dopo i saluti delle autorità e quello del presidente della sezione messinese dell'Unione Fabio Cassi, il presidente della Banca di Roma parlerà di collaborazione e competizione tra dottori commercialisti e promotori finanziari, un tema di enorme interesse per lo sviluppo della professione. La novità da dibattere è per certi aspetti tutta qui. I giovani commercialisti hanno preso coscienza di una professione che cambia ormai ai ritmi stessi dell'economia e lo hanno dichiarato a più riprese nei giorni che hanno preceduto il congresso. È così Mauro Pagani, presidente nazionale dell'Unione non ha dubbi "Dobbiamo scrollarci di dosso le definizioni di contabili e fiscalisti. Dobbiamo assistere in modo globale quel 95 % di piccole e medie aziende che rappresenta l'economia del paese". La nuova scommessa dei giovani professionisti è questa. E così la scelta dei temi su cui confrontarsi nella due giorni taorminese è ricaduta su "Agenda 2000" e "Nuovo Mercato". Sono le due forme dove imprenditori vecchi e nuovi hanno la possibilità di trovare quei finanziamenti per costruire o rilanciare le loro aziende. I dottori commercialisti al loro fianco e non più solo per redigere bilanci o dichiarazioni dei redditi, ma per essere un supporto di idee e di iniziative utile per fare crescere l'economia individuale, delle imprese, del paese. Un ruolo di nuova, enorme responsabilità. E Taormina può diventare un momento fondamentale, una tappa di evoluzione significativa nel cambiamento della professione. Il calibro dei relatori porterà una ventata di idee e per la prima volta economisti, operatori, imprenditori e professionisti siederanno allo stesso tavolo per confrontarsi. Su un fenomeno borsistico che Internet ha rilanciato nel "nuovo mercato" da parte di tutte quelle aziende dalle risorse finanziarie modeste ma dall'altissima specializzazione che hanno il loro punto più alto in Tiscali. A Taormina ci sarà anche Renato Soru, il presidente della società fondata in Sardegna e che in Italia ha rappresentato il vero fenomeno dell'anno. Con lui e il già citato Preda, il segretario generale onorario dell'unione europea Vinci e il ministro delle comunicazioni Cardinale, chiamato a chiudere un congresso che potrebbe fare partire dalla provincia di Messina un altissimo contributo alla comprensione di una professione che cambia, di un'economia che deve trovare la strada per crescere.