Frazioni: Mereto di Capitolo - Ronchiettis - Santo Stefano Udinese - Tissano
Ristorazione e Alloggio: Alla Berlina - Ronchiettis - La Taverna di Bacco (Tissano)
Principali monumenti e opere d'arte: Nel comune di S. Maria la
Longa si trovano tre ville venete che sono di gran lunga le cose più
belle che - sul piano dell'arte - la zona possiede. A Tissano, la
Villa
dei conti del Torso, già dei co. Agricola e dei co. Strassoldo,
era
un tempo ricca di raffinati arredi e di preziose raccolte storico-artistiche.
È una elegante costruzione settecentesca, molto sviluppata in senso
longitudinale, con corpo centrale avanzato, cortile d'onore, giardino e
parco.
A Mereto di Capitolo la Villa Frangipane, del
XVII secolo, con balcone in pietra e lo stemma nobiliare in facciata, ha
un aspetto piuttosto severo, con pesanti inferriate nelle finestre del
pianterreno. A Santa Maria la Longa, la Villa ex Bearzi,
ora Piccolo Cottolengo di Don Orione, si compone di un corpo centrale timpanato
aggettante, affiancato da due lunghe ali. Settecentesca, è attorniata
da recenti costruzioni (ad esempio il «Padiglione Cavazzini»),
sorte per assolvere alle molteplici esigenze della benefica istituzione,
e da piante secolari che rendono l'ambiente suggestivo.
Per quanto riguarda le chiese, la Parrocchiale di S. Maria
Assunta nel capoluogo, priva di particolare rilevanza architettonica,
ha un bell'altare barocco (quello laterale di sinistra, dedicato
alla Madonna del Rosario) che si dice acquistato a Udine, un fonte battesimale
cinquecentesco ed opere d'arte contemporanea: l'Assunta in mosaico
nel catino absidale, eseguita dalla Scuola di Mosaico di Spilimbergo su
cartone di Ernesto Mitri, di Udine, due tondi a mosaico nella navata, eseguiti
dalla stessa Scuola su cartone di Cirillo Iussa di S. Pietro al Natisone.
Più ricca d'arte Mereto di Capitolo: nella parrocchiale,
acquasantiera
e fonte battesimale cinquecenteschi, una bella paia di Pietro Bainville,
pittore francese abitante in Palmanova, XVIII secolo, raffigurante il Sangue
di Cristo (simile per fattura a quella di Aiello), un monumentale altar
maggiore barocco con pala dedicata alla Madonna del Rosario,
una lignea Madonna con Bambino cinquecentesca, attribuita all'intagliatore
bergamasco (ma abitante in Udine) Antonio Tironi, uno dei protagonisti
della scultura lignea friulana del primo Cinquecento. La statua, che sembra
sia stata eseguita per Ronchis dove rimase fino a che venne distrutta la
chiesa nel 1806, fu portata a Mereto nel 1813.
Il moderno affresco del soffitto, nel quale si vede la Deposizione
di Cristo dalla Croce con Maria, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e le pie
Donne (in alto l'Arcangelo Michele, cui è dedicata la
chiesa, annuncia la Resurrezione) è stato ultimato nel 1986: è
del pittore Antonio Boatto di S. Stino di Livenza.
La piccola Chiesa di S. Pietro, un po' fuori paese, con
campanile che si imposta al centro della facciata, conserva affreschi nella
lunetta e nella volta del piccolo «protiro» laterale destro:
raffigurano la Madonna con Bambino, Santi, Angeli
e il Padre Eterno; vanno assegnati ad un modesto pittore friulano
del primo quarto del XVI secolo.
La neogotica Chiesa parrocchiale di S. Stefano Udinese
(costruita tra il 1872 ed il 1878) ha un altar maggiore in marmo
con statue dei Ss. Giovanni Battista e Sebastiano datate 1802, decorazioni
a tempera e pala affrescata dietro l'altare (Martirio di S. Stefano)
del gemonese Giuseppe Barazzutti (1937). Opere moderne anche nella Parrocchiale
di Tissano, in cui vanno ammirate due grandi e belle tele di Enrico
De Cillia, nato a Treppo Carnico ma residente in Udine, con la Parabola
del Seminatore e Gesù nell'orto degli Ulivi (1928). Bello
anche l'altare barocco in marmo giallo e bianco, con due statue
in pietra gentile dei Ss. Luigi Gonzaga e Sebastiano.