DOVE SIAMO
Comune di Santa Maria La Longa
40 m s.l.m. - 19,42 Kmq - 2.273 ab. CAP 33050 - Prefisso telefonico: 0432

Frazioni: Mereto di Capitolo - Ronchiettis - Santo Stefano Udinese - Tissano

Ristorazione e Alloggio: Alla Berlina - Ronchiettis - La Taverna di Bacco (Tissano)

Principali monumenti e opere d'arte: Nel comune di S. Maria la Longa si trovano tre ville venete che sono di gran lunga le cose più belle che - sul piano dell'arte - la zona possiede. A Tissano, la Villa dei conti del Torso, già dei co. Agricola e dei co. Strassoldo, era un tempo ricca di raffinati arredi e di preziose raccolte storico-artistiche. È una elegante costruzione settecentesca, molto sviluppata in senso longitudinale, con corpo centrale avanzato, cortile d'onore, giardino e parco.
A Mereto di Capitolo la Villa Frangipane, del XVII secolo, con balcone in pietra e lo stemma nobiliare in facciata, ha un aspetto piuttosto severo, con pesanti inferriate nelle finestre del pianterreno. A Santa Maria la Longa, la Villa ex Bearzi, ora Piccolo Cottolengo di Don Orione, si compone di un corpo centrale timpanato aggettante, affiancato da due lunghe ali. Settecentesca, è attorniata da recenti costruzioni (ad esempio il «Padiglione Cavazzini»), sorte per assolvere alle molteplici esigenze della benefica istituzione, e da piante secolari che rendono l'ambiente suggestivo.
 Per quanto riguarda le chiese, la Parrocchiale di S. Maria Assunta nel capoluogo, priva di particolare rilevanza architettonica, ha un bell'altare barocco (quello laterale di sinistra, dedicato alla Madonna del Rosario) che si dice acquistato a Udine, un fonte battesimale cinquecentesco ed opere d'arte contemporanea: l'Assunta in mosaico nel catino absidale, eseguita dalla Scuola di Mosaico di Spilimbergo su cartone di Ernesto Mitri, di Udine, due tondi a mosaico nella navata, eseguiti dalla stessa Scuola su cartone di Cirillo Iussa di S. Pietro al Natisone.
Più ricca d'arte Mereto di Capitolo: nella parrocchiale, acquasantiera e fonte battesimale cinquecenteschi, una bella paia di Pietro Bainville, pittore francese abitante in Palmanova, XVIII secolo, raffigurante il Sangue di Cristo (simile per fattura a quella di Aiello), un monumentale altar maggiore barocco con pala dedicata alla Madonna del Rosario, una lignea Madonna con Bambino cinquecentesca, attribuita all'intagliatore bergamasco (ma abitante in Udine) Antonio Tironi, uno dei protagonisti della scultura lignea friulana del primo Cinquecento. La statua, che sembra sia stata eseguita per Ronchis dove rimase fino a che venne distrutta la chiesa nel 1806, fu portata a Mereto nel 1813.
Il moderno affresco del soffitto, nel quale si vede la Deposizione di Cristo dalla Croce con Maria, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e le pie Donne (in alto l'Arcangelo Michele, cui è dedicata la chiesa, annuncia la Resurrezione) è stato ultimato nel 1986: è del pittore Antonio Boatto di S. Stino di Livenza.
La piccola Chiesa di S. Pietro, un po' fuori paese, con campanile che si imposta al centro della facciata, conserva affreschi nella lunetta e nella volta del piccolo «protiro» laterale destro: raffigurano la Madonna con Bambino, Santi, Angeli e il Padre Eterno; vanno assegnati ad un modesto pittore friulano del primo quarto del XVI secolo.
La neogotica Chiesa parrocchiale di S. Stefano Udinese (costruita tra il 1872 ed il 1878) ha un altar maggiore in marmo con statue dei Ss. Giovanni Battista e Sebastiano datate 1802, decorazioni a tempera e pala affrescata dietro l'altare (Martirio di S. Stefano) del gemonese Giuseppe Barazzutti (1937). Opere moderne anche nella Parrocchiale di Tissano, in cui vanno ammirate due grandi e belle tele di Enrico De Cillia, nato a Treppo Carnico ma residente in Udine, con la Parabola del Seminatore e Gesù nell'orto degli Ulivi (1928). Bello anche l'altare barocco in marmo giallo e bianco, con due statue in pietra gentile dei Ss. Luigi Gonzaga e Sebastiano.
 
 




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