Un alleanza il cui obbiettivo a medio termine è una politica di respiro europeo. Un patto programmatico che unisce e rivaluta il lavoro insostituibile dei movimenti locali.

Il punto di partenza del Polo federalista del Nord Est che miri alla costituzione della macroregione ed alla ristrutturazione dello stato in 12 entità autonome.

Un Polo federalista che realizzi questo progetto pilota portando direttamente i problemi dei cittadini e dei territori del Nord Est al massimo della dignità possibile in sede comunitaria, auspicando un’Europa delle Grandi Regioni nella quale il ruolo degli stati nazionali si vada via via affievolendo e quello delle realtà locali sia riconosciuto come fondamento imprescindibile del diritto all’autonomia. Non tramite processi traumatici di divisione, ma perseguendo con determinazione il rinnovamento della politica e delle sue finalità.

Non più partiti contenitori attenti alle rendite di posizione, ma soggetti costituiti in un’aggregazione la cui omogeneità è relativa ai fini che si vogliono perseguire in ambiti territorialmente più vasti.

Con ciò si supera l’equivoco che limita la potenzialità propositiva di chi lavora su problematiche locali importanti ma ristrette. Ognuno mantiene la sua riconoscibilità e la sua peculiarità legata all’azione sul territorio, ma associa il suo nome e la sua credibilità ad un progetto di ampia portata per il quale lavora e dal quale spera di ottenete quello che mai otterrà altrimenti.

In un ottica di questo genere la federazione del Friuli Venezia Giulia di Unione Nord Est collabora attivamente con il Fronte Giuliano, aggregazione che di per sè sperimenta il primo livello di coagulo relativo alla città di Trieste ed all’area giuliana, facendo riferimento attualmente a Nord Libero, al Movimento Pensionati giuliani, al Laboratorio per Trieste ed all'Associazione profughi istriani.

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