Unione Nord Est         Federazione del Veneto

1) L’Unione Nord Est nasce per concretizzare un progetto politico: un Federalismo possibile al servizio del cittadino e del territorio basato sulla riorganizzazione dello Stato in aree culturalmente ed economicamente compatibili, all’interno delle quali perfezionare la redistribuzione delle autonomie nel rispetto delle peculiarità dei territori. Una di queste è il Nord Est. Il modello è quello delle 12 macroregioni suggerito dagli studi della Fondazione Agnelli.

2) L’Unione Nord Est si pone nei confronti delle strutture politiche organizzate nel Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e nel Trentino Alto Adige, in un duplice ruolo: a) di struttura politica organizzata, pronta a dar voce e spazio a chi voglia impegnarsi in prima persona e si riconosca nel nostro progetto, b) di interlocutore attivo nei processi di formazione delle proposte di ispirazione autonomista, volte al raggiungimento di un nuovo assetto istituzione-territorio.

3) L’Unione Nord Est vuole fare da apripista, portare avanti un progetto pilota esportabile in tutta Italia ed è questa la differenza fondamentale tra noi e chi minaccia un’inaccettabile secessione.

4) L’Unione Nord Est crede che il futuro della nuova Europa sia quello di un “policentrismo coordinato” in cui sia forte l’autodeterminazione dei popoli.

5) L’Unione Nord Est è convinta che il trasferimento delle competenze amminisrative ai poteri locali obblighi i politici ad un maggior senso di responsabilità ed efficienza e renda i procedimenti più trasparenti.

6) L’Unione Nord Est afferma che solo con il nuovo disegno regionale in 12 entità si possono risparmiare annualmente più di 25.000 miliardi. Dove si accorpano 2 o più regioni ci sono notevoli risparmi derivanti dall’estensione degli effetti di economie di scala.(Il costo di un servizio diminuisce se gli utenti aumentano)

7) L’Unione Nord Est crede che la nuova Macroregione debba tendere all’autonomia finanziaria, abbandonando le vecchie logiche di trasferimento delle risorse. Per fare ciò si deve naturalmente rivedere il meccanismo del prelievo fiscale in direzione di un’ampia autonomia impositiva. Ciò non toglie che si debba essere solidali con le entità territoriali svantaggiate in quanto lo Stato Federale prospera quando i divari non sono incolmabili.

8) L’Unione Nord Est propone una solidarietà non assistenziale, ma che rafforzi il principio di responsabilità. Il sostegno deve essere uno stimolo alla crescita e non colmare carenze di gettito dovute a cattiva amministrazione.

9) L’Unione Nord Est è concreta. Ha promosso una serie di progetti di Legge a tutela del diritto delle amministrazioni periferiche di avere voce in capitolo nella formazione degli atti del governo del territorio. Ha proposto una modifica costituzionale affinchè sia riconosciuto il diritto dei cittadini di riunirsi amministrativamente in Regioni, Province e Comuni diversi da quelli attuali.

10) L’Unione Nord Est vuole essere semplice e chiara nella sua proposta. Un nome per un programma, un’alternativa che ora c’è.


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