CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI PER L'ACQUISIZIONE E LA SISTEMAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE E BENI IMMOBILI, NON PIÙ UTILI ALLA DIFESA NAZIONALE, DICHIARATI DISMISSIBILI DAL MINISTERO DELLA DIFESA


R e l a z i o n e

Con la caduta del muro di Berlino e con una nuova visione delle strategie difensive delle Forze Armate, Italiane e della Nato, è in corso una ridefinizione, della presenza militare, anche nella Regione Veneto. Questo, notevole, cambiamento negli assetti geopolitici e strategici, nella nostra Regione, ha portato all'abbandono di moltissime infrastrutture ed immobili militari.

Da tempo, lo Stato, sta tentando di iniziare un processo di dismissione del patrimonio immobiliare del Ministero della Difesa. Le ultime norme che interessano l'argomento, sono la legge n. 662/1996, articolo 3 comma 112, la legge n. 127/1997, articolo 17 e la recente legge 448/1998 articolo 44 che in particolare, chiarisce l'ordine in cui va esercitata la prelazione, in favore di enti pubblici: Comune, Regione, Provincia. Sempre nella citata legge n. 448/1998 articolo 44 è stata riconosciuta alla Regione, attraverso il proprio Comitato Misto Paritetico per le Servitù Militari, una funzione di controllo nel processo di dismissione.

In seguito alla legge n. 662/1996, su proposta del Ministero della Difesa, è stato emanato il DPCM 11 agosto 1997, con cui venivano individuati degli immobili da inserire nel programma di dismissione; in particolare alla Regione Veneto spetta il primato per numero di beni dismissibili.

È prevedibile un aumento, delle infrastrutture, che verranno poste in vendita, dal Ministero della Difesa, se si prende in considerazione il nutrito elenco fornito, al Comitato Misto Paritetico della Regione Veneto, da parte del Comando Regione Militare Nord-Est nel Maggio del 1996, che riguarda immobili dell'Esercito, non più utili alla Difesa Nazionale. È altresì da tenere in dovuta considerazione la disponibilità a trattare dimostrata dalle Forze Armate, in altre Regioni, su specifici casi, come descritto dall'Ufficio Speciale per le Dismissioni dello S.M.D. il 13 gennaio 1998.

Molti Enti locali sono interessati agli immobili in fase di dismissione, ma non sono in grado di confrontarsi con le notevoli, ed in alcuni casi discutibili, valutazioni fatte dal Ministero della Difesa e dalla CONSAP, incaricata della vendita di detti beni.

Alcuni di questi immobili hanno un notevole valore storico per il Veneto. Si possono fare gli esempi che riguardano il seicentesco Forte Alberoni, costruito dalla Repubblica Veneta a guardia della bocca di porto di Malamocco; prossimamente potrà essere disponibile, da notizie stampa, il Forte di S. Nicolò al Lido, il "Palazzo dei Soldati", iniziato nel 1200 per acquartierare le truppe in partenza per le Crociate, il più antico edificio costruito in Europa come caserma, ed ancora utilizzato come tale. Si vuole ricordare in merito che l’articolo 4 dello Statuto della Regione Veneto recita, fra l’altro: " la Regione veneta esercita i propri poteri ... per garantire la conservazione e il ripristino del patrimonio ambientale, storico e artistico del Veneto e di Venezia.".

La presente legge vuole affrontare in modo organico le problematiche inerenti i beni dismissibili del Ministero della Difesa. Definisce un percorso legislativo che disciplina i criteri e le modalità per l’assegnazione e l’erogazione dei contributi regionali agli Enti Locali interessati all’acquisizione dei suddetti immobili.

 

 

Ritorna alla pagina principale di Unione Nord Est  

Ritorna ai progetti di legge