BERLINO:

CAMPER + BICI

 AGOSTO 1989

DA RICORDI DI VIAGGIO DI

RAUL E ROSANNA TASSINARI

 

BERLINO: CAMPER + BICI

 

DAI DINTORNI DI MONACO A BERLINO.

- Dopo una settimana Dedicata alla strada romantica con i piccoli paesi medioevali e a città' come Bamberga e Norimberga - dove c'è tanto da scoprire- puntiamo verso HOF e arriviamo al confine con la Repubblica Democratica Tedesca (DDR).

Sapevamo già che dire Berlino non e' come adire Parigi o Londra: va sempre precisato se ci si riferisce a WEST - Berlin oppure OST - Berlin e Berlino Ovest e' separata dalla "sua" Germania da 314 Km. di DDR.

Arriviamo in frontiera e con 5 DM a testa riusciamo ad ottenere il visto (non abbiamo trovato guardia o milite che sappia una sola parola di inglese o di francese...).

Non riusciamo a denunciare il nostro CB (divieto di Funk) in quanto fallisce il tentativo di registrarlo perché, nonostante la nostra buona volontà e pazienza, venivamo indirizzati da una parte all'altra e non riusciamo ad individuare nessuno cui consegnare l'apposito modulo.

Non ci resta che smontarlo e nascondere i diversi pezzi nei punti più segreti del camper: ci andrà' bene perché, durante i diversi passaggi della frontiera DDR (tre nel giro di 24 ore) nonostante le ripetute esplorazioni con gli specchi sotto al mezzo e con lunghe "pinze" dentro ai serbatoi, nessun pezzo del CB farà capolino alla vista di una delle tante guardie della Germania Orientale.

Il visto che abbiamo ottenuto e' di transito e non di soggiorno: un nostro tentativo per ottenere il visto di soggiorno per poter andare poi a Lipsia e a Dresda, sulle orme di Martin Lutero, non ottiene successo; ci pare di capire che la pratica non e' semplice ed e' meglio avviarla in Italia individuando obbligatoriamente una sistemazione per l'alloggio (è obbligatoria la prenotazione, camping oppure hotel).

Avere il visto di transito vuol quindi dire che non puoi mai uscire dalla via di transito (autostrada) e...guai a sbagliare strada!

Divieto di avvicinare i tedeschi dell'Est e di lasciare in giro stampa estera.

Unica consolazione per questi 300 km. così sofferti e pieni di buche: un Intershop (ovviamente si paga in marchi occidentali, come del resto ai distributori e le contravvenzioni) dove Chanel costa la meta' che in Italia: ma chissà' quanti anni avrà.

 

GUIDARE IN DDR

Occorre ricordarsi che va seguita sempre la scritta " transit " e che c'è il divieto assoluto di guidare dopo aver bevuto anche un solo bicchierino di vino o di liquore: le sanzioni sono assai severe.

Le cinture di sicurezza sono obbligatorie.

Sulle autostrade il limite di velocità è di 100 Km. orari da rispettare con estremo scrupolo, come pure i limiti imposti in certi tratti, anche se sono molto bassi e forse assurdi.

Numerosissimi i controlli radar, le auto civetta ben mimetizzate ed i poliziotti in borghese; le multe sono salate e vanno pagate sul posto.

 

L'ARRIVO A BERLINO OVEST (WB)

Arrivati alla frontiera, dopo i soliti controlli che obbligano a lunghe code, si è a WB. conviene utilizzare il punto di informazione che c'è subito dopo la frontiera, almeno per munirsi di una mappa (una delle addette è italiana, quindi non dovrete fare grossi sforzi di comunicazione).

Se vi capiterà di entrare a WB di prima mattina, la troverete gradevolissima, con larghissime arterie, l'assenza quasi assoluta di traffico e le indicazioni molto chiare.

Una stele in cemento, su cui sono collocate due auto, genere americano, quale omaggio alla pop art di qualche anno fa, segna l'inizio del Kurfsterdamm, che più familiarmente i berlinesi chiamano Kù'damm (è come dire i Champs Elisee a Parigi).

Poi si imbocca Budapesterstrasse e si intravvede la Sregessaule, cioè la colonna della vittoria eretta intorno al 187O quale orgogliosa espressione della potenza militare prussiana. Alta com'è e sovrastata dalla statua dorata della vittoria alata, sarà un punto costante di riferimento per ritrovare la grande Strasse des 17 Juni; all'orizzonte - oltre il muro- si erge la porta di Brandeburgo, ispirata dai propilei dell'acropoli di Atene e sovrastata da una quadriga di rame guidata da un'altra vittoria. la porta è già in territorio orientale (e quindi la quadriga è girata verso Est) ed il Viale 17 giugno continua oltre il muro, conservando l'antico nome di Unter der Linden.

Un po’ prima della porta c'è il Sowjetisches Denkmahl, un monumento al soldato sovietico fiancheggiato da 2 carri armati; non ci si può fermare ma solo procedere lentamente; può capitare che uno dei militari russi, lì impalato, risponda al vostro saluto con un gesto impercettibile della mano.

A qualche centinaio di metri, il Reichstag, simbolo quanto mai significativo e triste degli eventi storici della Germania, con la scritta "D’EM Deutschen Wolke" sopra al colonnato; è un edificio imponente, il cui incendio nel '33, a seguito dell'attentato a Hitler, diede il via ad un'epoca di terrore.

Il Reichstag è in posizione strategica, nel cuore della città ma in una zona spaziosa e silenziosa sulle rive del fiume Sprea: qui sostiamo per diverse notti ed altri equipaggi si fermano in questo luogo.

Di qui cominciammo ad usare il mezzo di spostamento che ci ha consentito di esplorare il centro di Berlino in lungo e in largo e di conoscerla, dopo quattro giorni, quasi "come le nostre tasche": la BICICLETTA.

La maggior parte delle strade è affiancata da piste ciclabili che, a volte si allontanano dalla strada per inoltrarsi in un bosco o in un giardino, tutte completate da una segnaletica chiarissima: qui il ciclista del plein air si sente nel suo regno.

 

 

BERLINO E IL MURO

Il Reichstag è a pochi metri dal muro: fermato il camper e presa la macchina fotografica, cominciamo a fare qualche scatto al muro e, montato il teleobiettivo, inquadriamo il "vopos" che si intravede nella garitta sopraelevata.

Sorpresa: il vopos segue costantemente con il binocolo il movimento al di qua del muro e quella cosa che si vede tra le sue braccia non è certamente una ramazza, è un mitra.

Fa una certa impressione voler fotografare qualcuno che continuamente ha il binocolo puntato su di te; scattati alcuni fotogrammi lo sguardo si porta su una serie di croci addossate al muro e dietro a un piccolo recinto: una cosa colpisce e lascia interdetti: su due croci un nome e la data del febbraio '88 e...4.2.89, cioè circa sei mesi fa.

L'inizio di una barriera di separazione delle due Berlino è fatta risalire al 13.8.1961, data in cui la città cominciò ad essere divisa prima da un fitto reticolato di filo spinato, poi dal muro in mattoni, e infine in cemento, per meglio evitare le fughe dall'est.

All'inizio degli anni 70 per oltre 10 mesi la via di transito per Berlino ovest (la unica che congiunge la Germania federale a Berlino) venne chiusa mantenendo in questo modo isolata la città dalla sua madrepatria.

Vennero fatti ponti aerei per i rifornimenti di derrate e combustibili, l'est tolse pure la corrente elettrica.

Attualmente la lunghezza del muro è di 165 km. ,di cui 45 nel tratto cittadino e racchiude tutta Berlino Ovest.

Osservandolo dalla parte ovest è ora un gran murales, ma se si sale su di una piattaforma (ve ne sono tante lungo il muro) si nota che in realtà i muri sono due, il murales sul versante ovest, una larga striscia di terreno scoperto e un ulteriore muro tutto grigio dalla parte est.

La striscia di terra fra i due muri è completamente pianeggiante, così da poter essere costantemente sorvegliata e controllata dai VOPOS (sono astate abbattute case e chiese), qui tantissime lepri (o conigli selvatici) si vedono correre e saltellare.

A ovest, 1,5 metri di terreno al di qua del muro sono ancora territorio appartenente all'est.

E' possibile costeggiare per lunghi tratti il muro a piedi o in bicicletta: sulla destra del Richstag dopo alcune centinaia di metri in direzione CHECKPOINT CHARLIE è stato creato un vero e proprio "businnes" del muro con tantissime bancarelle, come in una fiera paesana ove si vende di tutto, dalle magliette ai poster, dalle cartoline ai libri, dagli adesivi ai ciondoli.

E' in questo posto infatti che convergono gran parte dei bus turistici.

Più oltre, si passa sempre costeggiando il muro, accanto a dei vecchi palazzi che portano indelebili le tracce delle raffiche di mitragliatrice e dei tiri di artiglieria: è di una certa impressione il palazzo di MARTIN GROPIUS con le statue decapitate ed annerite alle quali qualcuno ha dipinto i piedi di rosso sangue e oro.

Dietro a questo palazzo c'è ciò che è rimasto del bunker delle "SS" dove è organizzata una mostra fotografica.

Si arriva così a checkpoint CHARLIE, l'unico passaggio automobilistico per BERLINO EST, al di qua le forze alleate, dall'altra parte i militari sovietici.

Nelle immediate vicinanze il museo HAUS AM checkpoint CHARLIE con la mostra ES GESCHAH AN DER MAUER (è accaduto al muro), una serie innumerevole di mezzi, oggetti e storie di chi ha tentato, invano o con successo, dal momento della divisione della cita ad oggi, la fuga da BERLINO EST.

Nel nostro giro di esplorazione in bicicletta, lunedì 7 agosto ci siamo trovati nel bel mezzo di una manifestazione di GREENPEACE, con i militi dell'est che filmavano e fotografavano tutti i manifestanti, fotografi e curiosi.

Una certa preoccupazione ci assale: nel nostro programma vi è per dopodomani la vista a BERLINO EST e noi siamo in prima fila.

 

LA BERLINO DEI TURCHI E DEI GIOVANI

Non è più la Grande Berlino degli anni '20.

Risiedere in una città isolata dal resto della Germania Ovest ed ancora in mano alle forze americane, inglesi e francesi (i berlinesi non votano), non è una grande attrattiva per i tedeschi, i quali sono in diminuzione mentre c'è una forte presenza di immigrati, attirati dalle industrie sovvenzionate che offrono maggiori garanzie di un posto di lavoro.

Ci sono slavi, greci, italiani e, soprattutto, turchi; questi ultimi sono concentrati a Kreuzberg che, dal punto di vista sociale, è il quartiere più interessante di Berlino, ricco di contrasti e di colori.

Da vedere; Viktoria Park, i resti della Anhalter Bahnof, Yorkstrasse, Oranienstrasse e Mariannenplatz, dove il martedì ed il venerdì pomeriggio si tiene il mercato turco (bazar).

In questa piccola Istanbul niente di più facile che trovare una locanda dove mangiare una minestra di spinaci e pinoli allo yogurt e il sis kebab, serviti con la tipica gentilezza dei turchi.

Sovvenzioni all'industria, campagne di promozione e tante altre agevolazioni -dicevamo- non invogliano i tedeschi dell'Ovest a trasferirsi a WB: lo fanno solo i giovani molti dei quali si fermeranno contemporaneamente per avere l'esenzione dal servizio militare, cogliere le facilitazioni scolastiche e viverre in quel clima che è un mix di provvisorio ed esasperato.

Solo contattando la situazione "dal vivo" ci si rende conto del perché WB è diventata la nuova capitale dei teen-agers europei, che qui sono tanti ed esibiscono le fogge più strane, dalle superbe "criniere" a colori fosforescenti, ai visi con la biacca, completati da rigorosi abiti neri.

WB è davvero il polo d'attrazione dell'"hallo society", cioè di quei giovani che si sentono amici con un semplice ciao e aiutano gli ultimi arrivati ad inserirsi nei percorsi alternativi della vita di gruppo.

Dove si danno appuntamento ?

Al Metropol (la più grande discoteca d'Europa), al Super Fly in Adenauer Paltz, al River Boat dove si suona un frenetico rock, nelle Kneipe aperte fino all'alba (anche questa è un'assoluta prerogativa di WB, perchè negli altri capoluoghi tedeschi i regolamenti di polizia prescrivono l'apertura dei locali pubblici fino all'una di notte).

Altre notizie interessanti su quello che c'è a disposizione sono segnalate nei settimanali "Zitty" e "Tip".

Personaggi vari e interessanti si incontrano pure nei mercatini delle pulci, diffusi in molti distretti: segnaliamo il KREMPEL markt, nella zona di Posdamer Strasse (sabato e domenica mattina: la polizia staziona intorno e, quando si avvicina, notate la sveltezza di polacchi ed ungheresi che, ovviamente non autorizzati alla vendita,imboscano la merce), quello che si svolge nel viale 17 giugno sempre negli stessi giorni e quello in Nollendorfplatz, situato in una stazione abbandonata della metropolitana (tutti i giorni dalle 9 alle 19, escluso il martedì).

Visto che Nollendorfplatz è vicino a Tauentzienstrasse, fermatevi al KaDaWe, il più grande supermercato d'Europa e...attenti all'orologio! Soltanto al 6° piano (quello dedicato alla gastronomia) c'è da perderci un'intera giornata.

 

I MUSEI DI WB

Anche qui quel caleidoscopio che è Berlino ci riserva una sorpresa: sono splendidi e...gratuiti.

Ci limitiamo a segnalare quelli che non vanno assolutamente tralasciati, rinviando ogni approfondimento ad una guida e all'abbondante materiale documentario che vi troverete:

i Musei Statali di DAHLEM :

costituiscono il maggior complesso museale e sono nella zona sud della città, vicinoal giardino botanico. Splendida la sezione di Etnologia, con la spettacolare sala delle imbarcazioni.

il museo EGIZIANO

di cui basti menzionare il busto della regina Nefertiti, affascinante pur con un occhio mancante; è vicino al castello di Charlottemburg che emerita di essere visitato, con superbi giardini, con l'antistante piazza

alberata nella quale si può tranquillamente sostare con il camper e se necessario rifornirsi acqua attingendo dai tanti idranti della zona.

 

UNA GIORNATA a BERLINO EST (OB)

Berlino è la città dove le strade finiscono al muro, dove la agente vive "assediata" dal muro in un'atmosfera di rischio che porta a vivere come se "del doman non v'è certezza", città mutilata anche se ricostruita, in cui il centro storico, quello della Grande vecchia Berlino, è rimasto anella parte Est....e allora, è inevitabile andare a vedere cosa c'è ad est.

E' possibile entrare a OB chiedendo il visto (5 DM) valido dalle 8 del mattino alla mezzanotte, e cambiando 25 DM (circa 18.000) per i quali vi rendono altrettanti marchi orientali: in realtà il valore di mercato è assai meno della metà.

A OB si può arrivare in due soli modi:

1) con la metropolitana, alla stazione di FRIEDRICHSTRASSE

2) passando dal CHECKPOINT CHARLIE, unico passaggio automobilistico.

Noi optiamo per la seconda soluzione, perchè pensiamo di farci anche questa giornata utilizzando il nostro prezioso mezzo di locomozione (la bicicletta).

Con la bicicletta passiamo davanti ai militari del comando americano, che ci guardano divertiti (Infatti anche se tentiamo di entrare in bici, spiegando che non è pericolosa, dobbiamo desistere (NEIN: o solo a piedi o in auto) e così lasciamo le nostre bici legate a un palo vicino al posto di guardia USA: ci attenderanno lì fino a sera, quando ritorneremo stanchi morti dopo aver scarpinato tutto il giorno nei grandi viali e nelle altrettanto grandi piazze di OB).

Una fila di due ore, quattro controlli alla persona e alle borse e... ENREISE IN DDR (benvenuti in Germania Est): così ci accoglie il cartello.

La prima cosa che colpisce è il silenzio e il grigiore: ancora vi sono palazzi lasciati così come sono stati ridotti dai bombardamenti dell'ultima guerra.

Percorriamo Friedrichstrasse, che prima della guerra e del muro era la famosissima strada degli acquisti ed entriamo nella Casa della scienza e della cultura russe, nel cui atrio troneggia Lenin.

Ecco l'incrocio con Unter den Linden, il viale principale della città; andando a sinistra si va in Pariser Platz dove c'è la porta di Brandeburgo (ricordate?) e a destra si va verso Alexanderplatz.

Dall'incrocio non è lontana la Xhaussestrasse, dove al n.125 c'è la casa di Brecht; questa è la zona dei grandi alberghi, tutti dotati di ristorante: il Grand Hotel, l'Unter den Linden e il Metropol.

Percorrendo l'Unter den Linden ci sono splendidi palazzi: la Staatsbibliothek, l'Altes Palais, la Alte Bibliotek; poi si apre la BEBELPLATZ, racchiusa da eleganti palazzi e da una chiesa rotonda (St Hedwigs-Kathedrale).

Ancora oltre: il monumento alle vittime del nazismo e del militarismo dove le spose lasciano il loro mazzolino di fiori; che sia perché è contro il militarismo che vi sono dei militari tutti impettiti con alti stivaloni e si procede al cambio della guardia con il passo dell'oca ?

Poi la zona dei musei: ricordarsi che sono chiusi il lunedì (alcuni anche il martedì) e sono aperti dalle 9 alle 18.

Assolutamente da non perdere:

* il PERGAMON Museum (dedicatevi almeno 3 ore) con reperti della civiltà babilonese (eccezionali la strada delle processioni e la porta di Ishtar, con delicati altorilievi su maiolica blu) e della Grecia classica: grandiosi l'altare di Pergamo e la porta del mercato di Mileto, per non parlare della sezione Islamica.

* il BODE Museum (non visto: ci fidiamo dell'entusiasmo di altri).

Usciti dai Musei, si prosegue sempre per l'Unter den Linden, che si fa meno monumentale e pi— animato: sulla sinistra ci sono dei supermercati ed anche un mercato alimentare dove tocchiamo con mano quale è la varietà (quasi nulla) e la qualità… (scadente) dei generi della DDR.

Gli scaffali sono vuoti e impolverati.

Poi Marx Engels Platz, la gotica Marienkirke con il celebre affresco della Danza della Morte; dietro ad essa si staglia l'altissima torre della televisione, dove si può salire, perché a m. 200 c'è la piattaforma girevole che consente una panoramica su tutta Berlino.

E finalmente alexander Platz: enorme, tutta fatta di moderni edifici costruiti dopo le distruzioni della 2° guerra

mondiale: non è bella (degni di nota sono la fontana dell'amicizia e l'orologio internazionale) ma è vivacissima ed è un vero piacere fermarsi qui in mezzo a tanta animazione.

Nell'edicola di Alexander Platz potete acquistare le mappe della DDR e di Berlino; nel grande edificio del RESEBURO (ufficio turistico) troverete degli addetti che in più lingue vi daranno informazioni, anche quelle necessarie per ottenere il visto di soggiorno; poi ci sono delle cartoline (non è molto frequente trovarne a OB) e lo stemma dell'orso, emblema della città. Al ritorno passate dalla PLATZ DER AKADEMIE, che forse è la più bella di OB.

Sulle 8 di sera ritorniamo a WB, portando con noi il ricordo di OB come di una città… simile a un personaggio brechtiano: tanto orgoglio e tante lacerazioni; ci portiamo pure i ricordi sia di una giornata trascorsa a cercare di spendere i marchi che ci hanno obbligato a cambiare (e non è così facile, data la scarsezza di generi: ci si può pure concedere un cocktail al Grand Hotel pur di finire l'ultima valuta orientale che è vietato portare al di qua del muro), che del rumore delle scoppiettanti automobiline orientali, simile a quello dei 48 di vent'anni fa.

 

SIAMO ORMAI ALLA FINE DEL SOGGIORNO - Ritorniamo a WB.

Di quante cose potremmo ancora parlare!

Dello Stadio Olimpico, dove Hitler nel '36 rifiutò la stretta di mano all'atleta nero che aveva battuto gli ariani; dello Zoo immortalato da Fassbinder (almeno l'acquario non perdetevelo: entrata in Budapesterstrasse 22); della Kongresshall e delle magnifiche zone verdi: il Tiergarten con i pic-nic ed i nudisti dei giorni di festa (è in pieno centro) e il Wannsee, con la "spiaggia" dei berlinesi.....ma ci fermiamo qui, sperando di aver dimostrato che Berlino val bene una lunga sosta.

Due ultimi consigli:

1) Oltre al giro con il battello sulla Sprea, è molto simpatico il giro con il bus scoperto, dove l'autista è vestito come il Barone Rosso: il costo di 20 DM. è un buon investimento, perchè in due ore circa si ha una visione complessiva di WB, compresi alcuni sobborghi.

Il bus parte dalla Kaiser-Wilhelm Gedachtniskircke, che è il simbolo ricorrente di WB: quel che rimaneva della chiesa dopo i bombardamenti è stato conservato e contornato da quella nuova, in vetrocemento, dall'aspetto avveniristico, che i berlinesi chiamano rossetto (il campanile slanciato) e portacipria (la tozza chiesa).

2) Se, come noi, prevedete di continuare il vostro viaggio per la Cecoslovacchia, rifornitevi di visto al Consolato Ceco a BW, in Podbielskiallee 54 (zona dei Musei Dahalem - aperto dalle 8.30 alle 11.00), con 2 foto e 30 DM vi consegnano il visto in un'oretta.

Il perché presto detto: se contate sull'apertura cecoslovacca che consente di ottenere il visto direttamente in frontiera come quando si passa dall'Austria, vi sbagliate.

Alla frontiera DDR -CCSR non rilasciano il visto di soggiorno (ma solo quello di transito valido 48 ore, con un costo doppio, l'obbligo di cambiare 60 DM al giorno anziché 30, e.... solo al venerdì e lunedì), così dovrete tornare a WB per averlo, percorrendo quasi 1.000 KM. (fra andare-tornare-riandare) anche in 24 ore come a noi è successo, con i relativi controlli e interminabili file, naturalmente.

Provare per credere!

 

GUIDE CONSIGLIATE PER LA PREPARAZIONE DEL VIAGGIO -

"Vedere Berlino"

Guide del Gabbiano - Edizioni Primavera, 1988

"Viaggiare in Europa con 50 mila lire al giorno"

di A. Frommer - Rizzoli, 1985

"Berlin for young people"

Informationszentrum di Berlino, Europa Center, 1987

"Guida all'Europa per i giovani"

a cura di I. Caizzi – Il Mondo Viaggi serie verde: guide per i giovani

(per i ristoranti in genere abbiamo seguito le indicazioni contenute nelle prime 2 guide e ci siamo trovati bene)

 

INDICAZIONI UTILI -

* Azienda Turismo informasionszentrum presso Europa Center ingresso da Budapesterstrasse - tel 2626031

aperto dalle 7,30 alle 22,30.

* Ufficio Informazioni al punto di controllo di Dreilinden tel 8039057 aperto dalle 8,00 alle 23,00

Noleggio biciclette:

FAHRRAD BURO Hauptstrasse 146

FAHRRAD LADEN Gneisenaustrasse 2

KREUZMOBIL Oppelnerstrasse 7

RADERWERK Kortestrasse 1

ZWEIRAD BAHRDT Kantstrasse 88

* OSTELLI DELLA GIOVENTU'

Ci sono diversi ostelli a Berlino; per prenotare rivolgersi all'Informationszentrum oppure al DEUTSCHES JUGENDHERDERGSWERK - Bajernallee 35 tel 3053055

 

* CAMPEGGI

noi non abbiamo avuto necessità di usufruire di un campeggio, ma chi viaggia in tenda o in caravan può

rivolgersi al camping club di Berlino - Geisbergstrasse 11 1000 BERLIN 30 tel 246071/72

segnaliamo alcuni campeggi aperti tutto l'anno:

Camping a Kladow

- Krampnitzer Weg 111 1000 BERLIN 22

tel 3652797 circa 400 posti

Camping a Haselhorst

- Pulvermuhlenweg 1000 BERLIN 20

tel 3345955

Camping a Dreilinden/Kohlhasenbruch

- Albrechts Teerofen

1000 BERLIN 39 tel 8051201

* per Berlino Est:

WEB REISEBURO -

Reiseburo / Jugendtourist

Alexanderplatz 5, 1000 BERLIN 1026 tel 0372/2154402

 

PIANO DI VIAGGIO

Partenza da Forlì con il nostro camper ÿ(GREY-CRISTALL), un GOAL-300 con meccanica BEDFORD del 1984, il 29 luglio 89, equipaggio di 2 persone.

Le località sottolineate sono quelle che meritano una visita prolungata)

partenza alle ore 18 del 29/07 questa frazione di giornata non viene considerata nel piano di viaggio

1° gg Forl' - Vipiteno – Insbruck (AUSTRIA) km 492

2° gg Insbruck – Kufstein (GERMANIA) km 88

3° gg Kufstein - Monaco di Baviera km 172

4° gg Monaco - Dachau - Landsberg km 82

5° gg Landsberg – Augusta in particolare il quartiere del FUGGEREI - Donauworth – Nordlingen -

Dinkelsbuhl - Feuchtwangen - Rotenburg

6° gg Rotenburg – Creglingen – Weikersheim - Bad Mergentheim - Tauberbischofshm - Wurzburg

in particolare i dipinti del TIEPOLO nel palazzo dei Principi Vescovi – Bamberga - km 219

7° gg Bamberga - Norimberga

8° gg Norimberga - Ratisbona - Hof - DDR con sosta per la notte in autostrada

9° gg BERLINO OVEST

10°gg BERLINO OVEST

11°gg BERLINO OVEST - Havelsee - Spandau - Tegel - BERLINO OVEST km 202

12°gg BERLINO EST

13°-14° BERLINO OVEST confine Cecoslovacchia - ritorno a BERLINO - confine Cecoslovacchia -Teplice (CECOSLOVACCHIA) km 977

15°gg Praga

16°gg Praga - Mlada Boleslav - Turnov - Cesky Rai - (paradiso boemo)- Jicin - Praga km 257

17°gg Praga - Kutn… Hora km 84

18°gg Kutn… Hora - Havlickuv Brod - Jindrrichuv Hradec – Trebon - con sosta al camping di Domanin

19°gg Trebon - Hluboka Nad Vltavou - Ceske Budeiovice - Ceskj Crumlov - Freistadt (AUSTRIA)- Linz -

Ebensee

20°gg Ebensee - Bad Ischl - St Wolfgang – Salisburgo - Gmund (museo Porsche) - Lienz- San Candido

(ITALIA) km 404

21°gg San Candido - Monguelfo – Brunico – Campo Tures – Bressanone - Riva del Garda – km 213

22°gg Riva del Garda - Forlì

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totale del viaggio km 4777

costo del carburante (gasolio):

in Austria 7.70 SA pari a L.785

in GERMANIA 0.51 DM pari a L.690

in DDR 0.81 DM pari a L.583

in CECOSLOVACCHIA 0.51 DM pari a L.370 in Cecoslovacchia il gasolio si può acquistare solo nei distributori autorizzati ai turisti "transit" e lo abbiamo pagato in DM.

Costo complessivo del viaggio L. 1.800.000

a cui aggiungere le spese per la polizza assicurativa integrativa per il mezzo e le persone e la Viacard per l'autostrada.