Lettere D'Amore a Carolina
di Sergio Valli

 

 

P R E S E N T A Z I O N E

 

      Nell'originale e intrigante romanzo psicogiallo "Lettere d'amore a Carolina" di Sergio Valli,  sono presenti tutti elementi di estrema attualità sapientemente mescolati fra loro e confezionati da una gradevole ironia. Sesso, violenza e una calibro ventidue, ventidue come le lettere d'amore (si fa per dire!) ricevute da Carolina Ladesma. "Atmosfere rosa" di amori non corrisposti e di spiagge da sogno dove abbandonarsi a passioni travolgenti; camicie verdi leghiste, Nazioni Unite, Kosovo, AIDS, moda, malasanità, malagiustizia, agenti supersexy dei servizi "deviati", omicidi e accadimenti apparentemente slegati tra loro che rinviano ad un climax narrativo che soltanto alla fine scioglierà tutti i nodi. 

      Ma già dalla breve introduzione, nella quale l'autore accenna ad una imperscrutabile Entità Suprema (ES), che per ristabilire l'ordine universale invia un suo incaricato a smascherare il "delitto perfetto", organizzato e perpetrato da personaggi pubblici  nell'esercizio delle loro funzioni e perciò ritenuti non responsabili delle proprie azioni, si comprende che questo è solo lo strato epidermico del romanzo.   Infatti l'autore è riuscito a creare un doppio registro narrativo, una storia nella storia, della quale si serve per spiegare le sue teorie sull'Universalesimo ovvero sulla comprensione dell'Universo, e nelle "citazioni" che precedono ogni paragrafo del libro espone tale messaggio "scibilista" (diretto verso tutto ciò che è oggetto dello scibile umano). 

     Per realizzare la "società per azioni umane" - alla quale ogni persona parteciperà con la propria quota azionaria - contraddistinta dall'osmosi tra emozione, sensibilità e ragione, è necessario abbattere, anzi ribaltare, compiendo una vera e propria tabula rasa, le istituzioni e i valori (controvalori) fino ad oggi imperanti nel loro complessivo assetto politico economico giuridico culturale e sociale; ed è in particolare su questo aspetto che S.V. insiste quando descrive come "stato di evoluzione" "l'organizzazione universale di eguaglianza economica assoluta" dove tutte le persone umane godono effettivamente gli stessi diritti.  Ma per rendere possibile ciò è necessario disattivare lo stato di usurpazione, cioè quello stato di disuguaglianza economica relativa nel quale, secondo la cultura dell'Universo (l'Universalesimo) di cui Sergio Valli è il portatore, "gli amministratori della cosa pubblica anziché pagare ai cittadini la rendita spettante dagli utili ricavati dalle loro proprietà, invertendo i ruoli se ne impadroniscono divenendo essi i padroni delle proprietà e il loro ufficio di volta in volta lo stato, la regione, la provincia, il comune...". 

     Il pensiero universalista, di cui l'autore rende portavoce il protagonista, costituisce sia una vera protesta (talvolta invettiva) nei confronti dello stato e della sua organizzazione, che una speranza nell'approssimarsi del nuovo secolo in un modo giusto, intelligente e raziocinante di concepire l'esistenza in luogo di quello ingiusto, cinico e privo di senso e di intelligenza importato dall'ordine  sociale di disuguaglianza economica relativa  delle Nazioni.. 

     E sebbene nell'epilogo del romanzo l'ES (Entità Suprema o Dio) giudicherà e incriminerà - tramite il suo incaricato - i veri colpevoli, la macchina infernale della "giustizia" ha comunque mietuto vittime innocenti, come il professor Lori Bamba prima inquisito poi ingiustamente accusato e condannato senza neppure essere processato (qui S. Valli ripercorre una tematica scottante considerata anche dai grandi scrittori come Kafka e Giorgio Saviane nell'Inquisito). 

      Il misterioso protagonista Ed Bianco, medico alternativo come viene presentato dall'autore stesso, e scrittore-pensatore, è appunto il delatore di queste verità.   E' un personaggio senza età, quantunque più che maturo anagraficamente, che emana intorno a se tutta una carica positiva e magnetica; e in particolare nei confronti delle donne (le quali per colmo di fortuna sono sempre giovani e bellissime!) il suo fascino sembra davvero irresistibile e destinato a scatenare in loro inconfessabili appetiti sessuali. 

     Le vicende di Ed Bianco e della sua romantica - nonostante le esplicite esternazioni erotiche - storia d'amore con l'ex ballerina Laura Rivalta, si intrecciano in un turbinio di eventi con quelle di altri personaggi, ciascuno con il proprio percorso da seguire nella costruzione del "mosaico". 

     Sergio Valli si esprime in uno stile personalissimo e audace che evidenzia la sua prorompente   genialità ed il suo pathos creativo, sia in quanto poeta visionario e immaginifico misticamente dominato da un'anima fantastica, sia come scrittore realistico attento al sociale nonché affabulatore politico e acrimonioso. 

    La sintassi è talvolta franta, sincopata, per meglio interpretare la disarticolazione dell' "universo negativo invertito". 

     Convivono tra loro una prosa a momenti arcaica, quasi retrò, con quella spregiudicatamente moderna e descrittiva, che diventa scorrevole e colorita specie laddove si sofferma a descrivere aspetti della fisicità umana; e l'uso alternato dei verbi all'infinito e al passato crea un maggiore effetto di work in progress. 

     La visione di un pianeta "da recuperare e far rientrare nell'Universo, in quanto se ne è inavvertitamente distaccato e si è perduto nel suo passivo seguire un ordine cosmico caduto in prescrizione, rimosso e in dissolvimento", e la prospettiva di "non più ammalarsi, non più invecchiare e  non più morire, una volta disattivata l'organizzazione sociale soggetta all'ordine cosmico obsoleto", vanno ben oltre ogni fantasia o aspettativa fantastica, così come la realtà ci ha spesso sorpreso nel suo superare ogni possibile immaginazione. 

     Questo thriller d'attualità fantapolitica, oltre che risultare un romanzo di intrattenimento, e perciò di facile inserimento nel mercato editoriale, rappresenta anche l'intelligente tentativo di diffondere un nuovo punto di vista culturale alle soglie del prossimo millennio. 
 

                                                                     Monica Martinelli