La storia di Villanova Mont.ne è stata piuttosto trascurata da storici e biografi dell’antichità, forse perché adombrata dalle più importanti Sassari, Alghero, Bosa.
Non è stata però trascurata dalla frequentazione umana fin dai
tempi più antichi come dimostrano le numerose “Domus de Janas” nella zona
di “Badde Filighe”, di “sa loa de Tiracassu” e Monte Minerva, dove si
possono vedere dei graffiti sulla roccia e dei resti di numerosissimi nuraghi
come Nuraghe Appiu, in zona Monte Cuccu, il nuraghe “Badde Chera” in zona
“Badde Chera”, e altri due nuraghi vicino a “Pottu Codinu”..
Nel
periodo giudicale (1000) questo territorio fece parte della curatoria del
Nurcara, nel giudicato di Torres.
Con la creazione, ad opera di papa Bonifacio
VIII nel 1297 del “Regnum Sardiniae set Corsicae”, si verificarono una lunga
serie di guerre per il possesso dell’isola che si svolsero fino alla
definitiva dominazione aragonese che si concluse nel 1479, quando il regno passò
nelle mani degli spagnoli. Durante questo periodo l’ex giudicato di Torres fu
smembrato in tante parti diversamente governate.
Gli
studiosi sembrano concordi nel ritenere che Villanova Mont.ne sia stata fondata
nel
1436, ad opera dei superstiti del borgo e del castello di Monteleone
Roccadoria, espugnato a seguito di tre lunghi anni d’assedio operato dalle
truppe del viceré Giacomo Besora. I monteleonesi si sarebbero rifugiati nel
territorio circostante all’interno di un fitto bosco, dove avrebbero edificato
la “Villa Nueva de Monteleone”. Nel XVI secolo il villaggio divenne feudo
dei Brunengo dai quali fu riscattato nel 1839.
Questa
versione però non è supportata da alcun documento storico mentre un documento
del 1364 riportato da Pasquale Tola nel codice diplomatico della Sardegna,
anteporrebbe la fondazione ad almeno un secolo prima; vi sono riportati i
confini del “Saltus de Potifigar” offerto in feudo dal re, Don Pietro IV
D’aragona al nobile Pietro Boyl: Alghero, Uri, Villanova, Olmedo, Ittiri.
Questo documento inoltre ci informa che la struttura geopolitica del territorio
è rimasta invariata per secoli.
Nessuno
storico ha peraltro provato l’esistenza di Villanova prima del XIV.
Nel 1582 il villaggio fu depredato dai pirati barbareschi, che rapirono un gran numero di persone e le condussero sulla spiaggia, finché l’intervento del barone di Putifigari Pietro Boyl, non determinò la liberazione degli schiavi.
Nel 1708 la Sardegna conobbe la dominazione austriaca, e nel 1720 quella piemontese che durò fino all’unificazione(1861). Nella prima metà del XIX secolo il paese contava 3950 abitanti, il territorio era ricco di vegetazione boschiva ed ingente il patrimonio agricolo e zootecnico.
Nel 1830 Villanova ospitò lo storico Della Marmora che descrisse l’aspetto morfologico del territorio. Solo nel 1837 sotto Carlo Alberto in seguito all’emanazione di un provvedimento migliorativo del servizio postale in Sardegna, fu istituito un ufficio postale anche a Villanova Mont.ne.