A mio padre, amatissimo,indimenticabile ......
                «Il passare è altra cosa dall'esser stato" 
                                       Martin Heidegger 

INTRODUZIONE

Questa ricerca vuole essere un omaggio al violino di Paganini e alla città di Genova, che lo conserva dal 1851 quando, in ottemperanza al testamento del Maestro, fu consegnato dagli eredi al Sindaco.

Gli Amministratori della città, succedutisi nel tempo, hanno dimostrato di aver compreso che il violino riveste un significato che va oltre il suo pregio di strumento antico. Esso con la sua voce non so lo fa rivivere il miracolo dell'arte di Paganini, ma per il suo valore storico arricchisce la memoria della città, facendosi mezzo di autentica identificazione.

Nel lavoro si è inteso raccogliere notizie intorno ai fatti salienti della storia del violino: la consegna tutt'altro che facile, la sistemazione nel Palazzo Comunale e la difesa del prezioso cimelio da indebite pretese, l'istituzione di un apposito gruppo di esperti per la sua tutela e conservazione, le opere di manutenzione, i concerti con il violino e la diffusione della sua voce nel mondo.

Nell'ultima parte sono state introdotte alcune riflessioni sulla musica, riflessioni che la scrivente deve al ricordo del padre, concertista tra i maggiori negli anni venti e trenta e, dagli anni quaranta in poi, personalità di spicco nella vita culturale genovese.

La sua figura di musicista, in cui la calda generosità del sentire si univa ad una lucida intelligenza e ad una forte tempra morale, può costituire uno stimolo per chi voglia riconoscere alla musica un valore altamente etico, che tocca la coscienza.


 
 

             La musica, quella nobile e profonda, educa all'amore del Bello,
         che, come ben vedevano i Greci, è lo splendore del Vero e del Buono.
    Di questa arte sublime, che ci rapisce al cospetto dell'Assoluto, il
         violino, che per la sua fattura tra gli strumenti musicali è quello che
         più immediatamente traduce l'animo dell'artista e, per esso,
l'umano sentire, ne è affascinante simbolo.
            La città di Genova nel suo inconscio collettivo serba questa verità
         e nel custodire il lascito di Paganini si fa garante di quei valori
         di arte e di bellezza, che sono fondamento di civiltà contro la ricorrente
         tentazione della barbarie, che si addensa nella storia
e preme minacciosa ai confini dello spirito.