Il violino nel mondo

Che il violino potesse servire per diffondere nel mondo la tradizione culturale della   città, non fu capito negli anni immediatamente posteriori alla donazione, quando l'Amministrazione si sentiva soprattutto impegnata a custodirlo rigorosamente, respingendo ogni richiesta di trasferimento dalla sua sede.

L'1 maggio 1872 c'era stata la domanda della Legazione Britannica presso il nostro Governo di avere il violino in prestito per la mostra di strumenti musicali presso South Kensington. Il prestito era stato sollecitato dal Duca di Edimburgo ed allegata alla richiesta vi era la raccomandazione del Prefetto per una risposta positiva.

La deliberazione della Giunta fu però contraria. La motivazione era che le espressioni del testamento di Paganini, relativamente al violino lasciato alla città la chiamano all'onore di perpetuamente custodire il citato strumento. Ne consegne che affidare il violino come da richiesta sarebbe un violare la volontà del testatore.

Nello stesso modo il Comune si comportò nel 1892 quando, il 2 Aprile, fu presentata domanda di portare a Vienna il violino per un esposizione al Prater, sotto il patrocinio del Marchese Pallavicini.

La domanda, firmata dal Consigliere Ministeriale e dal Console Generale, rilevava che il violino avrebbe potuto essere visto da migliaia di persone che avrebbero ridestato la memoria del più gran virtuoso violinista del secolo, ma la risposta non tenne conto di nessuna motivazione.

Se sono comprensibili i timori della Giunta di esporre il violino ai rischi di lunghi viaggi che, date le scarse possibilità tecniche di protezione del tempo, avrebbe potuto subire dei danni, riesce un po' sorprendente il fatto che la Giunta il 18 maggio 1904 abbia rifiutato di concedere il violino al civico Liceo Paganini, allora in via Lomellini, per la festa di premiazione per l'intitolazione del Liceo. Malgrado si trattasse di un'occasione speciale, nella quale l'ex-alunno emerito violinista Grigis eseguì pezzi di Paganini e il direttore Polleri preparò un coro, e malgrado il violino il 15 marzo 1878 fosse già stato portato all'oratorio di San Filippo per una festa di beneficienza, la Giunta fu irremovibile.

Nel verbale relativo alla richiesta il Sindaco osservava che il togliere il violino di Paganini (prezioso anche per essere un Guarnerius) dalla sua sede, anche momentaneamente, per trasferirlo in via Lomellini esporrebbe l'Amministrazione ad una grande responsabilità e potrebbe essere molto censurato. Non spostare il violino dalla sua sede era motivo di orgoglio per l'Amministrazione, che riteneva di essere in tal modo fedele al lascito di Paganini.

Nell'opuscolo sul violino Boscassi tiene a precisare che non solo furono respinte le molte proposte di acquisto o di prestito, ma che richieste di asportazione del violino fuori dal Comune - richieste che si limitavano ad ottenere che fosse permesso di esporre il violino a Mostre internazionali con l'intromissione e gli offici di alte persone raccomandatarie delle istanze - furono del pari rifiutate.

La tradizione di intransigenza subì un primo scarto nel 1937, in occasione del  Centenario Stradivariano.

Nel maggio-giugno il violino fu esposto alla Mostra di Liuteria Cremonese ma, come è detto in una nota presso i Beni Culturali, l'Amministrazione agì con ogni cautela, consegnando lo strumento non già a Farinacci, che ne aveva fatto richiesta, ma al Comune di Cremona con tutte le garanzie notarili.


I "viaggi" del violino

Con gli anni '70 le cose per• cambiarono molto. La Commissione di esperti fu costretta a prendere atto di una realà nuova completamente trasformata rispetto al passato dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione.

Il 5 agosto 1971 i membri della Commissione si trovarono a discutere sulla opportunità o meno di inviare il violino in Germania per la mostra della Liguria, organizzata dalla Cassa di Risparmio con le consorelle di Stoccarda.

Il dott. Costa ricordava che il violino era già stato trasferito fuori Genova nel 1937 per la mostra straordinaria di Cremona ed il Prof. Gino Contilli, Direttore del Conservatorio, sosteneva che l'obbligo di conservare perfettamente il violino contenuto nel testamento di Paganini, si deve intendere nel senso che il Comune deve mantenere in perpetuo il violino in perfette condizioni di efficienza, ma non si deve ritenere obbligato a non rimuoverlo mai dalla sua sede abituale.

I pareri della Commissione finirono con il convergere in un assenso. Così il violino riposto in una cassetta di lamiera zincata, rivestita di amianto e munita di cinghie apposite per l'assicurazione al sedile, il 13 ottobre 1971 viene imbarcato su un aereo della Lufthansa per la Germania, accompagnato dal Segretario Generale e dal liutaio.

A Francoforte sul Meno, riposto in una teca di cristallo, è esposto alla mostra. A Stoccarda, presso la Liederhalle è suonato da DeBarbieri, a Francoforte presso la Zoo-Gesellschafthaus Wolfang Schneiderhan.

Da allora i viaggi all'estero si ripeterono numerosi.

Nel 1980 è trasportato in auto, naturalmente con adeguata scorta, a Lugano ove è suonato da De Barbieri al Palazzo dei Congressi.

Nel 1982 gli impegni furono tanto numerosi che la Commissione preoccupata di perdere il controllo dello strumento, nella riunione dell'11 novembre precisava che un suo componente avrebbe dovuto sempre far parte della delegazione, quando lo strumento era trasferito fuori Genova.

Il 6 settembre 1982 è a Edimburgo, collocato in una vetrina espositiva all'interno del teatro "The Queen's Hall". Qui è suonato da Accardo. Sempre nell'82 è a Lucca, richiesto dal Sindaco e suonato da Ughi.

il 24 settembre è a Viareggio per un concerto con De Barbieri al Teatro Politeama. il 16 ottobre dello stesso anno a Cremona per la terza esposizione internazionale di strumenti ad arco.

Il 30 ottobre, sempre nel 1982, è in viaggio per New York, ove stato richiesto dal Metropolitan Museum per una mostra di strumenti musicali: si trattava del primo viaggio transoceanico. Accompagnato dal vice-Segretario generale Ivo Grippaudo e dal liutaio Andrea Mosconi, è trasportato in aereo da Milano-Malpensa al Metropolitan, ove viene collocato in una vetrina espositiva. Verrà suonato da Accardo, che si esibirà anche alla Canergie-Hall.

L'1 dicembre, a conclusione dell'anno molto movimentato viene trasferito nuovamente in aereo a Roma, su richiesta dell'Accademia di Santa Cecilia, ove viene suonato presso l'Accademia e il Teatro Argentina da Accardo.

Nel 1984, il 9 settembre, è a Venezia in occasione della manifestazione "Omaggio a Venezia" ove, come si desume da una serie di verbali, compilati dal segretario Giovanni Pagliughi, viene collocato all'interno della sede Olivetti in piazza S.Marco e quindi consegnato a Ughi per un concerto al Teatro Malibran.

Nel 1987 affronta un altro lungo viaggio. Collocato in una cassetta metallica, viene imbarcato alla volta dell'Argentina, seguito dal liutaio Mario Lazzarini. A Buenos Aires si svolge un concerto al Teatro Coliseum con il violinista Carlo Chiarappa.

Il 9 giugno 1988 è in Sardegna per il duecentocinquantesimo anniversario della  fondazione di Carloforte. De Barbieri suona al Teatro Cavallera di Carloforte, nell'auditorium del Conservatorio di Cagliari e al Teatro Verdi di Sassari.

Il 18 luglio 1989 il violinista Gabriele Pieranunzi, quarto Premio Paganini, suona a Roma all'oratorio di San Giovanni Battista dei Genovesi e nel 1990 a 5. Margherita Ligure all'Hotel Miramare, su richiesta di Gustavo Gamalero quale vice-presidente della Fondazione Regionale Cristoforo Colombo. Sempre nel 1990 il violino è al Ministero dei Beni Culturali a Roma con Pieranunzi.

Il 18 gennaio 1991 è di nuovo in Germania a Dusseldoff con la delegazione genovese composta dalla dott.ssa Candida Barabino, Direttore dell'Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni, che aveva illustrato alla Commissione la proposta del Borgomastro di Dusseldorf, dalla Segretaria Pierina Sordini, dal liutaio M.De Vincenzi e dal violinista Trabucco.

Si trattava di una manifestazione di particolare interesse per la città di Genova in quanto veniva inaugurato il Salone Nautico. Nel 1993, il 6 maggio, Tumeo suona a Trento nel Salone del Castello del Buon Consiglio, per commemorare il M. De Barbieri.

Nel 1994 viene ripetuto il viaggio negli Stati Uniti, su richiesta del Metropolitan Museum di New York per la mostra dei più importanti violini del Guarneri del Gesù, organizzata dall'antiquario Biddulph di Londra. Qui è affidato al liutaio Roger G.Hargrave. il 22 novembre nella Sala del Metropolitan si svolge il concerto dei violinisti Elmar Olivara e Sthaphany Chase. Il 2 dicembre si esibiscono Leonidas Kavakas e Eugene Sarbu presso l'Auditorium Grace Reinery.

Nel 1995 è ancora a Cremona per la mostra Omaggio al Guarneri del Gesù consegnato il 19 aprile al Comune, che si impegna per la sua custodia. Verrà suonato da Accardo al Teatro Ponchielli.

il 16 settembre 1995 è a San Pietroburgo, presso il Museo Hermitage, presenti il liutaio Giordano e la segretaria Sanfilippo, per la manifestazione Paganini a San Pietroburgo. Suona il violinista Serghei Stadler.

Naturalmente il trasporto del violino in località così variamente dislocate crea non pochi problemi. L'esigenza, tipica dei nostri giorni, di allargare la fruizione del bene culturale a sempre più vasti pubblici, non poteva prescindere da quella cura che così appassionatamente in passato la città aveva dimostrato nella gelosa custodia dello strumento.

Fu quindi necessario pensare di proteggere il violino in maniera adeguata contro i possibili rischi con l'aiuto dei moderni ritrovati tecnici.

Già nel maggio 1948 Francesco Stalla, a nome di una società da lui stesso organizzata, aveva scritto al Sindaco Adamoli, proponendo una serie di concerti in Italia e all'estero per il violino di Paganini.

Per tutelare lo strumento si sarebbe dovuto costruire un cofano speciale, nel quale sarebbe stato riposto il violino, che avrebbe viaggiato accompagnato da un notaio, da valletti del Comune e da vigili urbani. Naturalmente nel 1948 non se ne fece nulla, ma quello che allora sembrava un bizzarro progetto divenne un ventennio dopo una realtà.

Nel primo viaggio a Stoccarda nel 1971 il violino fu rinchiuso in una cassetta appositamente disposta dalla Cassa di Risparmio.

In tempi più recenti si ricorse alle più sofisticate tecnologie.

Il16 aprile 1993 la Commissione di esperti espresse la sua soddisfazione per la teca realizzata dalla ditta Goppion di Milano per il trasporto dello strumento.

Il violino poteva affrontare con sicurezza i più lunghi viaggi.
 
 


Riproduzioni fotografiche e riprese filmate

Oltre ai trasferimenti fuori sede concorsero grandemente a diffondere nel mondo l'immagine del violino e, per esso, quella della città, le riproduzioni fotografiche, le riprese filmate, le trasmissioni radiofoniche e televisive.

Tra le prime fotografie vi furono quelle del liutaio Felice Fazella, che il 26-2-1875 aveva fatto richiesta di fotografare il violino per la pubblicazione di un'opera sui violini. Fazella ottenne il permesso di riprendere lo strumento, in quanto era anche delegato dal Governo alla esposizione di antichi strumenti ad arco di Londra.

Il 30 marzo il Consolato di Germania chiese di poter far fare fotografie al violino per la casa editrice Payne di Lipsia. La richiesta fu  accolta.

Il 22 agosto 1900 venne di nuovo aperta l'urna per fotografare i violini di Paganini e di Sivori, onde inserirne la riproduzione nella Storia dei liutai italiani di Emilio Henry di Torino.

Tra i fotografi del violino si possono annoverare i nomi di Giacomo Brogi di Firenze (1903), Carlo Paganini Noak (1914) che riprodusse il violino per una pubblicazione del liutaio D. Angeloni.

Dopo la guerra le autorizzazioni per fotografare non si contano più a partire dal 1949 con Publifoto, Ake Ekwall, M.Nahnias, Ditta Ivaldi, fotografie nel 1978 per la Cassa di Risparmio, fotografie nel 1982 per il Programma Multivision, fotografie per il catalogo della Mostra di Cremona nei 1995 ecc...


Incisioni discografiche

Se l'Amministrazione non si oppose mai alla diffusione fotografica, le cose andarono diversamente per le incisioni discografiche.

Il19 marzo 1909 Huberman scriveva al Sindaco per chiedergli di riprodurre la voce del violino: Dal giorno in cui la cortese Commissione della Giunta Comunale di codesta gloriosa città mi concesse l'alto onore di trarre note dal violino di Paganini, un grande desiderio si impose nell'anima mia di sapere (anzichè per qualche breve istante) affidato all'eternità il suono immortale del divino strumento, al fine di permettere al mondo intero di bearsi al prodigio armonico di quello strumento che Genova gelosamente conserva.

La Giunta però non aderì alla richiesta e lo stesso Sindaco scrisse sul foglio della risposta di essere dolente, ma di non poter permettere di far conservare le suonate con dischi di grammofono.

Come viene ricordato nella già citata nota sul violino di Paganini del 1947, nel 1911 l'allora assessore delle Belle Arti avv.Poggi chiese di poter incidere su dischi la voce del violino, ma la proposta non ebbe seguito.

Nel 1912 venne invece accolta l'istanza della Società Italiana di Fenotopia con sede a Milano, che stipulò un accordo con il Comune per l'esclusività delle riproduzioni fonografiche di sonate ricavate dal celebre violino di Paganini. Non vi è però nessuna precisazione sull'avvenuta incisione, che pure il testo dell'accordo prevedeva.

Nel marzo del 1937 il Podestà chiedeva consiglio al Prefetto di Genova, circa l'opportunità di trasmettere nel Nord America una radioaudizione con la voce del violino di Paganini.

Si trattava - scriveva il Podestà - di un avvenimento artistico che non poteva che riuscire di onore alla Città, madre del grande violinista e di un preciso apporto al programma della Società radiofonica ricevente degli Stati Uniti. Anche la E.I.A.R. si era unita alla richiesta affinchè venisse trasmesso un programma eseguito da un violinista di chiara fama.

L'esecuzione avvenne il 4 aprile 1937 dalle 19,30 alle 19,45 a Palazzo Tursi. Il violino fu suonato da Abussi.

Sempre nel 1937 la voce del violino fu trasmessa per radio ad opera del violinista Giulio Bignami.

Dopo la guerra, per la liberazione, De Barbieri suonò il Guarneri alla radio, iniziando la sua lunga consuetudine con lo strumento.

Nel 1947 la Golden Star Film girò nel Salone di Palazzo Ducale un film per un concerto di De Barbieri con l'accompagnamento dell'Orchestra del Teatro Comunale dell'Opera, diretta da Armando La Rosa Parodi, dal titolo -La voce di Paganini.

Per l'occasione furono prese tutte le precauzioni: severe disposizioni contro il fumo, vigili, un ristretto numero di invitati, come specificato nell'ordine di servizio relativo alla manifestazione.

Evidentemente l'Amministrazione aveva ritenuto positiva l'offerta della Golden, anche in considerazione - come si legge nella lettera dell'Amministratore della Golden al Sindaco - di valutare il patrimonio artistico specialmente oggi, dopo una guerra perduta che ci ha immiseriti ed in considerazione della ingiusta pace che sta peresserci imposta.

Comunque dopo questa data viene a cadere ogni resistenza alla replicazione del suono del violino, anche in considerazione del valore culturale che tale tipo di operazione comportava.

L'8 aprile 1953, quando il violino fu esposto nella Sala dell'Accademia per la mostra paganiniana, fu aperta l'urna per filmarlo. il 7 dicembre 1968 vi fu un incisione di Salvatore Accardo "Variazioni sull'aria genovese di Barucabà, per le registrazioni della Dynamic.

Nel maggio del 1971 De Barbieri suonò per la trasmissione Rai "Buon pomeriggio". Sempre per la Rai De Barbieri suon3 il 3 maggio 1973, il 30 aprile 1974, e il 31 marzo 1978 presso la sede Rai/Tv Fiera Studio F2, ove il violino fu trasportato per la trasmissione Portobello a cura di Enzo Tortora. Nel settembre del 1980 vi è un concerto di De Barbieri per una ripresa televisiva della Tv 2000 di Wiesbaden.

Nel 19821,11 marzo una troupe francese filma Accardo nella Sala della Giunta.

Il 20 maggio 1988 Ruggero Ricci incide per la Radio Vaticana i 24 Capricci di Paganini. il 2 marzo 1988 Pieranunzi suona per il programma televisivo Dipartimento Scuola Educazione.

Il 23 settembre 1991 vi fu un'esecuzione televisiva per il programma Italia ore 12 su Tg3, con intervista al Sindaco R. Merlo, in occasione della prossima inaugurazione del Carlo Felice.

il 17 maggio 1992 vi furono riprese perTele Monte Carlo. Suonò Trabucco.

Il 21 febbraio 1995 viene effettuata dal vivo, a cura della Fondazione Costa, una registrazione del Concerto in Re magg. di Beethoven della violinista Bin Huang, primo premio Paganini, con l'orchestra Filarmonica Giovanile, nell'ambito del gemellaggio Genova-Baltimora.

Il 14 marzo 1995 Accardo incide un CD nella Sede della Dynamic con un repertorio di piccoli pezzi, secondo una tradizione tipica dei violinisti della prima metà del secolo.

Il 5 ottobre 1995 il CD, unitamente al volume sulla storia dello strumento, viene presentato a Palazzo Tursi, presenti il Sindaco Adriano Sansa, l'assessore Giovanni Meriana, il 'direttore artistico del Premio Paganini G. Ferrari e il proprietario della Dynamic Pietro Moretti.

Un Accardo in gran forma - commenta sulla Stampa il 7 ottobre Roberto lovino, critico musicale collaboratore delle manifestazioni paganiniane - e un Cannone vibrante, caldo, potente. L'ho trovato veramente in salute - ha affermato il violinista che in passato non ha risparmiato critiche al Comune per il modo con cui veniva conservato lo strumento, troppo spesso ridotto ad un deleterio silenzio, chiuso nella sua bacheca - la cura di Renato Scrollavezza (il liutaio cui è affidato il Guarneri)fa il suo effetto.

Grazie alle tecniche moderne la voce del violino può raggiungere i luoghi più lontani, latrice di un messaggio di bellezza e di arte.

Per esso gli uomini si ritrovano uniti in nome di quei valori dello spirito, che accomunano oltre il tempo e oltre lo spazio.