Vulcano  Usu  - 731 mt - Asia - Isola Hokkaido - Giappone

Eruzione del Vulcano Usu nel 1977

Ultima eruzione ed attività:  17 Aprile 2000


Caratteristiche del vulcano:

Il vulcano Usu è situato nell'isola di Hokkaido a nord del Giappone, circa a 800 Km dalla capitale Tokyo e circa 70 Km dalla principale città dell'isola, Sapporo. Il vulcano Usu è vicino ad una caldera contenente un lago con un isolotto al suo interno, la zona è un importante centro termale, il lago si chiama Toya e prende il nome dall'omonima città lacustre. Dalla parte opposta al vulcano, vicina pochi chilometri, vi è la costa del Pacifico. Si ricordano 9 eruzioni storiche del vulcano Usu tra il 1626 e il 1978. L'ultima attività eruttiva si manifestò con la maggiore esplosione dell'agosto 1977 seguita da una rapida crescita della cupola craterica. Parecchie esplosioni avvennero nel novembre 1977 sino alla vigorosa eruzione seguita da una valanga di detriti che nell'ottobre 1978   uccise 2 persone e distrusse 196 case. La crescita della cupola craterica ed una periodica sismicità si sono manifestate per diversi anni sino a cessare bruscamente nel 1982. 

Cronologia delle ultime più intense attività vulcaniche:

 

17 Aprile 2000  Dopo una decina di giorni di calma, il vulcano Usu si manifesta ancora con un'eruzione esplosiva. I crateri sul lato occidentale del vulcano emettono dense nuvole di fumo nero accompagnate da esplosioni magmatiche. I residenti e le comunità intorno al vulcano, sono nuovamente pronti a ad evacuare i centri, da poco ripopolati, se l'attività sismica dovesse aumentare.
6 Aprile 2000 Il vulcano resta attivo a intermittenza. Il quartiere generale coordina le necessità incombenti degli evacuati. Fonti ufficiali confermano l'incombenza di un grosso flusso di fango vulcanico sul lato occidentale del Monte Usu. Il numero degli evacuati raggiunge i 13.000,  tutti restano in attesa di un rientro nelle loro abitazioni ma gli esperti non prevedono che ciò sia imminente.
5 Aprile 2000 La pioggia battente sul vulcano ha fatto scendere fango e roccia vulcanici giù dai lati fumanti della montagna. I detriti accumulati sui pendii del vulcano si sono sparsi creando uno spesso rivestimento di cenere, coinvolgendo la zona termale ormai deserta. I forti venti fanno temere che la cenere del vulcano possa depositarsi sui campi e distruggere le coltivazioni del luogo. Ai residenti sono stati forniti occhiali e maschere per proteggersi dalla cenere nell'aria. Elmetti e caschi sono stati distribuiti ai bambini delle scuole per proteggerli dalle ferite alla testa nel caso il vulcano scagliasse rocce nei suoi dintorni. Resta alto il pericolo di una più potente eruzione, che potrebbe avvenire nelle prossime due settimane.  
4 Aprile 2000 Il vulcano erutta alle ore 8,47 e alle ore 16,15 locali. Le eruzioni piroclastiche sono cariche di cenere. L'azione dei forti venti meridionali oscura il cielo della vicina città di Toya, una minima parte ricade sulla città.
3 Aprile 2000 La scoperta nelle vicinanze del cratere di tre grandi nuove fenditure, fanno temere una imminente grande esplosione, innalzando notevolmente il rischio per la popolazione e le loro case. Il prof. Hiromu Okada dell'Università di Hokkaido, descrive questa situazione come tipico segnale di creazione di un nuovo domo lavico e ciò avviene quando nel sottosuolo craterico si formano delle enormi bolle di magma. Inoltre questa attività vulcanica ricorda molto l'eruzione del 1943-1945 che ha causato la formazione del  picco Showa Shinzan,  appena a nord del Monte Usu.  
1 - 2 Aprile 2000 Il 1° Aprile il vulcano non scherza ed erutta ancora vapore e materiale piroclastico misto a cenere emesso da almeno due differenti fratture del terreno. Il giorno seguente l'attività prosegue in due zone vulcaniche distinte con rispettive bocche attive. Le aree eruttive sono vicinissime a case e strade, praticamente in zone urbanizzate.
31 Marzo 2000 Alle ore 13,11 il vulcano erutta ancora e dopo l'emissione di un'enorme colonna di cenere, sembra attenuarsi. La popolazione resta in stato di allerta, mezzi militari terrestri e navali sono impegnati in missioni di soccorso. In data odierna le persone evacuate sono circa 11.000. I circa 50.000 abitanti della città di Date si trovano nella zona di massimo rischio. Non vi sono feriti ma i danni risultano ingenti.
30 Marzo 2000 Dopo aver minacciato di eruttare per giorni,  il Monte Usu ha iniziato ad espellere roccia, gas e cenere dal suo cratere. Hanno assistito all'eruzione, che era visibile a grande distanza, gran parte degli abitanti già evacuati. Non si hanno notizie di feriti, ma ingenti i danni alle vie di comunicazione stradali e alle abitazioni. Diverse fenditure si sono aperte nel terreno nei dintorni del vulcano.
29 Marzo 2000 I vulcanologi prevedono una imminente esplosione del Monte Usu tra Giovedì 30 e Venerdì 31. Mercoledì 29 Marzo iniziano le manovre di evacuazione dei residenti nei dintorni del vulcano. Il vulcano è pericolosamente urbanizzato, almeno 9.300 residenti dell'isola giapponese di Hokkaido hanno abbandonato le loro case  poiché l'attività sismico-vulcanica dà segni di intensificazione. Le strade vengono chiuse ed i servizi ferroviari sospesi.  Forti terremoti scuotono la città di Sobetsu, vicina al vulcano, nella notte tra Mercoledì 29 e Giovedì 30 Marzo. Vengono interessate dal sisma anche la zona termale di Sobetsu e le città di Date e Abuta. Quest'ultima viene completamente evacuata e persino  la polizia ne ha abbandonato il territorio ad alto rischio di esplosione. Gli edifici pubblici sono stati convertiti in rifugi per gli evacuati. 

 

Collegamenti esterni al sito :

 

 

Documentazione fotografica :

Il Vulcano Usu nell'ultima eruzione

Don Maf  

WebMaster - Nettuno (Roma)

Lud's Art Entertainment