ALTRI AUTORI ANTIUTOPICI E APOCALITTICI

Il romanzo di Orwell trova numerosi punti di riferimento e richiami in opere e di autori del passato e di suoi contemporanei. Similmente a Utopia di Thomas Moore la società futura descritta da Orwell è priva di ogni comodità: non vi regna l'edonismo, ma uno scialbo solipsismo. I funzionari statali non trovano nessun modo per ricrearsi e divertirsi. Stranamente sono proprio i prolet, ignoranti e completamente tagliati fuori dall'attività del Partito, a condurre un'esistenza che, pur se misera, è comunque più allegra e felice. Orwell subisce anche l'influenza dell'opera antiutopica di Eugenij Samjatin, Noi, scritta nel 1923, in cui si narra una vicenda ambientata in un sistema utopico inesistente, del ventiseiesimo secolo. I personaggi vivono dentro case dalle pareti interamente di vetro; nessuna privacy è concessa, il bene della comunità è di gran lunga anteposto al bene dei singoli; l'individualità non è concepibile: soltanto durante " l'ora del sesso" è permesso tirare i tendaggi per proteggersi dagli sguardi altrui…

Anche Aldus Huxley scrisse sotto l'influsso di Noi Brave New World e La scimmia e l'essenza, tragico racconto di una California all'indomani di una catastrofe nucleare, in cui è condotto agli estremi il suo pessimismo circa la scienza. Mentre Huxley non esitò ad affrontare la tematica dell' "atomo che uccide", Orwell volle ignorare il terrore della bomba atomica, sebbene Hiroshima e Nagasaki risalissero a pochissimo tempo prima della stesura di 1984, perché lo vedeva remoto e lontano dalla grigia realtà della Gran Bretagna.