IL LEGAME CON LA STORIA

Dalla lettura di 1984 è facile cogliere, più che i segni di una realtà proiettata nel futuro, quelli della realtà dello stesso dopoguerra: razionamento dei viveri e delle sigarette, le fogne e i tubi di scarico intasati, le lamette da barba introvabili…tutto riecheggia le condizioni di povertà dell'Inghilterra nel secondo dopoguerra. Non ci sono gli elementi tipici della fantascienza; gli scenari appaiono tutt'altro che da èra futura: quasi tutti gli edifici risalgono all'epoca vittoriana o all'inizio del XX secolo e si trovano in una condizione di perenne rovina; niente megalopoli, nessuna automobile per le strade. L'Engsoz, il Socialismo inglese, che caratterizza la società descritta nel romanzo, voleva essere una critica al possibile sopravvenire di un socialismo troppo dottrinario e dimentico dei problemi delle masse. Nel 1945 in Gran Bretagna i laburisti erano andati al governo e Orwell, socialista convinto, era entusiasta di vedere i "compagni" al potere. Non bisogna però sottovalutare il fatto che a votare per la sinistra furono soprattutto i reduci di guerra, il grosso delle truppe, e il voto rappresentò una forma di protesta contro gli ufficiali aristocratici che si ostinavano a predicare una agguerrita xenofilia e un grande colonialismo ormai impensabile. Le masse erano stanche della guerra e perfino in Inghiltera soffiava un'aria di cambiamento, di internazionalismo, di affratellamento tra i popoli: tutti ideali predicati dalla sinistra. L'Engsoz di Orwell aveva poco o nulla in comune con i socialisti che nel 1945 vinsero le elezioni. Descriveva piuttosto il rischio di una tirannia basandosi sulle proprie esperienze all'estero. Egli infatti aveva combattuto a fianco dei marxisti nella Guerra Civile spagnola, da volontario; ma non era pronto a chiudere gli occhi e ignorare le malefatte compiute da Stalin nel nome del socialismo. L'Engsoz era un socialismo spinto agli estremi… praticamente un fascismo. Orwell, da socialista moderato come era, vedeva fascismo e comunismo non come due polarità contrapposte, ma come una stessa forma di oligarchia collettiva. Così come sostiene anche Eco, se molti aspetti del romanzo sono rintracciabili nella società russa comunista: la lotta Stalin-Trotzky ( che è come quella G.F.-Goldstein ), le grandi purghe, l'enciclopedia sovietica che rivendicava agli scienziati russi le grandi scoperte scientifiche del secolo, l'attribuzione al dittatore di tutte le imprese storiche che avevano portato al trionfo del regime, la correzione della storia, molte altre atrocità che si celebrano ad Oceania ricordano costumi e riti nazisti: la pedagogia dell'odio, il razzismo che separa i membri del partito dai prolet, i bambini educati a spiare e denunciare i genitori, il puritanesimo della razza eletta, il media televisivo che dice che i cittadini sono diventati più alti, più biondi, più forti che mai, mentre Wiston, guardandosi attorno, non vede che esseri deboli di costituzione, di statura modesta e dai capelli scuri. Di diverso da entrambi i regimi c'è il fatto che il G.F. è una persona fittizia, ma proprio per questo più potente di uno Stalin o di un Hitler, perché la sua esistenza è "virtuale" e pertanto egli va considerato realmente immortale.