LA TENUTA DI CARROCETO (1)

 

Notizie storiche.

La denominazione originale di questa tenuta è molto antica; già in una carta del 1358, il tenimento è denominato Carocetum cioè cariceto a motivo che nei suoi prati, fossi ed acquitrini vegetava abbondantemente il carice o carex, cioè quell’erba palustre infestante, comunemente chiamata ai nostri giorni scarsica o falasco con la quale anticamente si coprivano le capanne e che rendeva il terreno del tutto improduttivo.

Poichè nel basso Medioevo gran parte dell’attuale territorio di Aprilia apparteneva a quello di Ardea, la storia più remota delle tenuta di Carroce­to può farsi risalire alla bolla lapidea di Gregorio VII emessa nell’anno 1074 allorquando tale pontefice riconosce ai Monaci di S. Paolo fuori le mura il possesso della metà del territorio di Ardea.

Alcuni secoli dopo gli stessi Monaci, vendettero la città di Ardea e il suo territorio al principe Giordano Colonna.

In questo stesso periodo si inseriscono nella storia del nostro territo­rio anche i Caffarelli; difatti il loro antenato Antonio, figlio di Bonanno, celebre giureconsulto, acquista dalla famiglia dei principi Colonna nel 1461  due parti del territorio di Ardea in S.Paolo.

Compaiono, così, per la prima volta nella storia le tenute di Casa Làzzara, Campo Io Fico, Tufello, Valle Lata e Carrocieto, acquistate come sopra dai Caffarelli e aventi una

superficie totale di 2.328 rubbia romane pari a 4.303 ettari attuali.  

 

Il 22 aprile 1697 nella tenuta di Carroceto si celebra uno dei più grandiosi fasti registrato nelle memorie  dello sfarzo aristocratico romano, con l’accoglienza fatta quivi da Marcantonio Borghese al Papa Innocenzo XII accompa­gnato da un seguito di 12 cardinali, alcune decine di nobili, da tecnici portuali e da alcune centinaia di inservienti e soldati.  

Nel 1846 il Governo Pontificio approva il progetto della Società Meridionale per le strade ferrate, per la realizzazione del tronco ferroviario che va dalla stazione di Albano (l’attuale Cecchina) ad Anzio e Nettuno portato poi a termine dal nuovo Regno d’Italia il 23 marzo 1884.

Il tracciato spacca in due la tenuta di Carroceto assorbendo circa dieci ettari di terreno, la cui perdita viene però compensata dalla realizzazione di una stazione ferroviaria che prenderà il nome della tenuta e darà una certa importanza alla zona.

  Il casale di Carroceto . Questo fabbricato esisteva già dal 1461 e fu ampliato dai Borghese per potervi ospitare Innocenzo XII e la sua corte, durante il viaggio intrapreso dal Papa il 22 aprile 1697 per andare a presenziare, accompagnato da un seguito di 600 persone, l’inizio lavori del nuovo porto di Anzio, in quanto quello neroniano era da tempo divenuto incommodo.

Il casale era a tre piani; lungo 37 metri e largo 8, fu distrutto durante le operazioni di guerra connesse allo sbarco di Anzio; fu ricostruito per metà ed adibito a laboratorio marmi;

Anno 1697 sosta

(1) la relazione è stata liberamente tratta dal libro”Aprilia e il suo territorio” di B.Tofani