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Torre dell'Elefante
Gemella della torre di S. Pancrazio e costruita anch'essa da Giovanni Capula nel 1307; non si potrà fare a meno di notare il piccolo elefante posto dilato alla porta. Sul significato di questo emblema antico della città, ha scritto Francesco Alziator: "Sulla più bella di tutte le torri sarde, i Pisani che la costruirono hanno messo un elefante. Un elefante in marmo, un elefante chiaramente asiatico, dalla fronte convessa, le orecchie piccole e le zanne brevi. Cosa abbiano voluto simboleggiare con quell'animale foresto non è chiaro; certo è che, nel medioevo, l'elefante godette di gran credito ed i Bestiari, ripetendo in parte Plinio, ne dissero meraviglie; Clemente Alessandrino assicurava che esso, con la proboscide, salutava, al mattino, il sole e, a sera, la luna".
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