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Grotta della Vipera
Deve il nome all'emblema di due serpenti incrociati scolpiti sul frontone:
starebbero a significare la fedeltà consumata sino all'offerta della propria vita, ma anche i gaudia, o piaceri amorosi, che rientrano nel simbolismo antico del serpente. Si tratta di una
tomba patrizia, legata alla storia "romantica" di Atilia Pomptilla, che pregò gli dei perché la facessero morire al posto del marito Cassio Filippo, esiliato da Nerone
in Sardegna. Il sepolcro, che in origine aveva la forma di un colombaio, preceduto da un atrio con colonne ora scomparse, non ha un particolare interesse architettonico. Deve invece la sua notorietà alla bellezza delle iscrizioni in latino e in greco, opera di scuole di retorica locali. La
lettura, date l'altezza e l'oscurità, non è però facile.
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