Negli anni  1059-1080 troviamo l'Abate Oderisio I, dei conti di Palearea che fondò il castello di Rocca S. Giovanni, e poi, dal 1155 al 1204, Oderisio II, pure de Palearea, detto IL GRANDE. Questo   costruì un vastissimo monastero, nel 1165 mise mano alla costruzione della vasta basilica che oggi ancora ammiriamo.

Il grande complesso monastico creato dall'abate Oderisio II,  comprendeva, oltre la chiesa ed il monastero, biblioteca, officine, case per i fanciulli-oblati, scuole interne, esterne, di ceramica, case per i pellegrini, con le scuderie per i cavalli, infermerie, farmacie, gli ospizi, i magazzini per conservarvi le derrate alimentari, come pure per le biade e fieni per gli animali. Accanto a tutti questi edifici dovevano sorgere pure, nei siti più opportuni, saline,  mulini, frantoi, ecc.; e non potevano mancare i cimiteri!

Vedendo tanta operosità, non fa meraviglia che  conti e marchesi largheggiassero in donazioni, per cui proprio ai tempi di questo  abate il monastero giunse a possedere sui duecento feudi, chiese e possessioni.

Oderisio II, pur trovandosi tra le infinite spese che tanti lavori comportavano, fu anche in grado di offrire un cospicuo contributo al monastero di Montecassino, esso pure tra grandi necessità economiche.