STAGIONI 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 |
Siamo nel novembre del 2001, la Cimberio Borgomanero in procinto di trasferirsi a Novara dà spettacolo dominando la Legadue insieme a Reggio Emilia. Horace Jenkins è il suo trascinatore e leader indiscusso. |
SOPRA: Horace Jenkins, è lui la storia del basket a Novara |
A Novara il basket è una novità assoluta, un precedente importante quanto breve si ricorda con la Manner di Genova che deliziava la platea novarese. |
SOPRA: Così si presenta la curva nella gara interna contro Pavia |
L’esperienza aumenta, memorabili le sfide contro Pavia e Reggio Emilia al Dal Lago, in entrambe le occasioni la curva è piena. Andare a vedere la Cimberio è diventata quasi una moda, il tesseramento ad Alta Tensione va di moda e al prezzo di 10 mila lire ci si associa agli ultrà.
Senza i favori del pronostico Novara inizia la sua avventura dal Pala Dozza di Bologna vincendo contro Castelmaggiore una partita fantastica, 51 i punti del folletto Rashad Phillips che fa innamorare la platea. |
SOPRA: Trent Whiting saluta i tifosi festeggiando la vittoria contro Scafati |
Ripescati in Legadue la stagione 2003/2004 inizia con un budget limitato e la fretta di concludere trattative con gli americani rimasti sul mercato. Vengono acquistati la guardia Kevin Braswell, l’ala Brandon Williams e l’ala forte Andy Ellis. Nessuno di loro si rivela all’altezza e la società decide di cambiare per salvare una squadra che per il secondo anno consecutivo rischia il fallimento sportivo. Via Aimaretti quindi e dentro Max Monti, centro nel giro della nazionale con passato glorioso, via Ellis e dentro Sean Colson, playmaker in grado di fare la differenza nella nostra categoria. E in effetti è proprio così, i due ci tirano fuori dalla merda e per poco non agganciamo i play off. Sugli spalti indimenticabili trasferte come Montecatini, Osimo e Pavia dove il fitto lancio di noccioline sul pubblico locale diventerà una pagina di storia. Indimenticabile anche la dedica di Monti alla curva dopo una schiacciata, il solito divertimento ed entusiasmo che ci contraddistingue. Il gemellaggio con i tifosi della Dinamo Sassari che al nostro arrivo ci hanno trattato benissimo e ricambiati al loro ritorno. Una bella stagione insomma, resta il rimpianto però per la scomparsa di Natale Laganà, padre di Laganheart, che ci ha lasciato prematuramente a causa di un infarto, la curva vicina al suo condottiero è riuscita comunque a far tornare le cose a posto e con un vuoto nel cuore si va avanti, con l’entusiasmo e la fedeltà che ci contraddistingue sempre, nel bene e nel male. |
SOPRA: Max Monti dedica una schiacciata alla curva e Sean Colson, l’uomo della svolta |
Grandi stimoli e motivazioni per questa stagione. Nuove leve si riveleranno colonne portanti e l’impronta del gruppo è sempre più marcata, c’è comunione di intenti e voglia di sbattersi. Come materiale vengono prodotte le sciarpe in lana e verso fine stagione le magliette 6 uomo in campo. Il gruppo sarà poi presente in quasi tutte le trasferte, memorabili quelle di Sassari, Rieti e Rimini dove rimaniamo fermi un’ora in autostrada senza benzina. Il campionato è emozionante, la squadra raggiunge i play off dove al primo turno incontriamo gli amici di Ferrara. Si arriva a gara5 di una serie segnata dalle polemiche, la spuntano i biancoblu che ci fanno sognare arrivando in semifinale dove incontreremo Montegranaro. Mitiche trasferte dove l’alcool e l’allegria si impossessano di noi, nella notte dopo gara1 si rompe il pulmann guidato dal mitico Simone, come dimenticare. |
SOPRA: Marco Sambugaro, nuovo idolo della tifoseria. SOTTO: un’immagine della curva |