LA GALLERIA
DEI
SUPER GATTI

 

I gatti sono curiosi e complessi, addomesticati ma selvaggi, riservati, premurosi, affettuosi o lunatici. Ci appaiono misteriosi ed eleganti, giocherelloni e teneri, dolci micini o feroci cacciatori, compagni dell'uomo da millenni , spesso ispiratori di opere e di stile di vita, ma sempre fieri della propria indipendenza: sono creature superiori, meravigliose, eccezionali, specialmente i nostri. Per cui l'unico modo per far conoscere le loro storie, caratteristiche, virtù sono le immagini, specialmente se con pazienza e costanza saremo stati capaci di ...cogliere l'attimo fuggente!
Presenteremo qui le foto dei Vostri Supergatti, se ce le farete avere ...e se saranno rappresentative della loro personalità.
Questa volta vi proponiamo alcune immagini dei Gatti Dell'Accademia. che ci hanno gentilmente dato la loro autorizzazione, e speriamo che vi piacciano! Intanto potete cominciare ad inviarci proposte per presentare anche i vostri Supergatti, inviando le loro foto e presentazione alla Segreteria dell'Accademia.

Chi si trovasse a passare, alla periferia Nord di Roma dove è rimasto ancora un po' di verde, davanti a un bel giardino dominato da un enorme pompelmo, resterebbe colpito dalla presenza di numerosi gatti, di ogni razza e colore, che, con aria imperturbabile, lo abbelliscono quali statue viventi. Essi sono gli Ispiratori e i Custodi dell'Accademia dei Gatti Magici. Essi sanno che là, dentro quelle mura, si lavora per portare al mondo il messaggio della Cultura del Gatto.
Eh, via! - dirà qualcuno - che avranno poi di speciale, questi gatti? Sono belli, è vero,...ma a vederli sembrano proprio gatti come tutti gli altri.
Niente affatto! Perché i Gatti dell'Accademia dei Gatti Magici sono Gatti Culturali! Ognuno di loro è la raffigurazione vivente, e di cui ha probabilmente anche lo spirito, di un Gatto Famoso nella Storia e nell'Arte...
Possibile? - chiederà il solito scettico. Certo! Vedete laggiù quel sinuoso gatto nero? È Dark, identico al Nègre che ispirò a Steinlen il manifesto dello Chat Noir...E quella dolce eppur grintosa angora bianca? È Fatina, omonima della Seraphita di Théophile Gautier e della Momoutte Bianca di Pierre Loti. E quella bella gatta blu? Quella è la Dea Bastet in persona, Happy, colei da cui è nata l'Accademia dei Gatti Magici, come potete leggere nel "Sofà delle Fusa". - E quel gatto pezzato? - dirà lo scettico - Quello poi non ha nulla di speciale...è parecchio comune... - Errore! Quello è il sosia di Menegheto, il gatto amatissimo dal grande pittore Jacopo Bassano! -Oh! Laggiù ci sono tre gatti rossi! -Sirio, Marcellino e Rusty sono qui in onore del rosso Raminou, il gatto di Suzanne Valadon e del Tintoretto. - E quei gatti bianchi e neri? - Sono Dado, Charlie e Toffee... proprio come nella poesia "I Gattiginosi", di T. S. Eliot! - E quel siamese blu? - È qui in rappresentanza del Culto Tibetano del Gatto...Perché, vedete, nell'Accademia sono presenti i Gatti simbolo di ogni Paese che li ha onorati...la Cina, l'Africa, il Giappone, l'America, la Norvegia, la Francia, la Russia, l'Inghilterra, la Turchia...e molti altri. - Anche l'Islam? - Eccome! Vedete quella gatta laggiù, marezzata di rosso e nero? È Moiré, identica alla Muezza beneamata da Maometto...nientemeno! - È buio ormai, e gli occhi dei Gatti dell'Accademia dei Gatti Magici si accendono come le stelle della sera. È l'ora di stendere quel cerchio Magico di Protezione di cui parlano a lungo miti e leggende celtiche, affinché domani il sole torni a splendere sulla Cultura del Gatto.

 

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