MAN IS FOR MAN, MUSIC AND MOZART
Regia: Peter Greenaway.
1991, 29', colore.
Soggetto: Peter
Greenaway.
Musica: Gustav Louis
Andriessen.
Effetti video: Eve
Ramboz.
Coreografia: Ben Craft.
Produzione: Artifax Ldt
per BBS, AVRO, RM Associates. In collaborazione con ZDF, RTE.
II lavoro fa parte di
una serie televisiva intitolata, con evidente taglio anti-celebrativo (o
indirettamente celebrativo), "Not Mozart", in occasione del bicentenario
della nascita di Mozart. Della serie fanno parte sei film nati dalla
collaborazione originale tra un compositore contemporaneo e un regista,
scelto dal musicista: fra gli altri Michael Nyman con Jeremy Newson.
II tema era libero,
tendo ovviamente presente il riferimento a Mozart. In effetti, nel video
di Greenaway non si tratta affatto direttamente di Mozart, cui si accenna
soltanto alla fine di una storia della creazione dell'uomo. Giocando, come
spesso ama fare, con le lettere dell'alfabeto, Greenaway dimostra, senza
uso di dialoghi, ma con brani di canto, come l'uomo sia stato creato per
fare musica, e la musica per dar vita a Mozart. Gran parte del video é
incentrata sui vari tentativi di "fabbricare" l'uomo con i pił diversi
materiali, in una sala anatomica che ricorda quelle del 16° Secolo.
Per la prima volta
Greenaway lavora qui con Andriessen, il pił importante compositore
olandese vivente, minimalista con influenze classiche (da Bach a
Stravinski), che ha composto soprattutto per il teatro: tra le sue
composizioni l'opera lirica De Matene, 1989, diretta da Bob Wilson.
L'impianto figurativo, simile all'architettura pluristratificata del
Dante (Greenaway e Tom Phillips) é qui alleggerito da colori solari e da
una giocositą che pervade tutta l'opera, realizzata con avanzatissime
tecniche elettroniche e impreziosita da eleganti strutture, lettere
dell'alfabeto, segni grafici.
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