Round 2001 |
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Rassegna "ROUND" Rimini
"ROUND" è una Rassegna
nazionale di Cinema e Video nata nel 1982, grazie all'intuito di Paolo
Scarponi, per promuovere opere di autori indipendenti.
Sabrina Zanetti e Roberto
Sardo
MONO GRAFICA: RICCARDO MANEGLIA
SACRO FUOCO
Quando capita il "Sacro
Fuoco", il musicista diventa tutt'uno con lo
Dieci dita danzano nel cielo, proprio sopra la giostra del tempo...Picasso...Coucteau...Ray... sono solo le ombre di piccoli variopinti cavallucci di legno... Erik è seduto su un fazzoletto di nubi, ha quattro note sotto il cappello e in tasca qualche briciola di pane.
"Se dovessi scegliere un solo musicista per la sua integrità artistica, per l'incomparabile originalità della sua creazione, ma anche per la grandezza della sua opera sceglierei Bud Powell. Nessuno vale una sua unghia". Bill Evans
L'idea è nata ascoltando il discorso pronunciato a Washington davanti al Lincoln Memorial da Martin Luter King, il 28 agosto del 1963, lavorando sulla musicalità della voce di King e sul significato delle sue parole si è voluto fare un piccolo viaggio nella storia dei neri americani, un viaggio musicale alla ricerca di un sogno da non dimenticare.
Per non perdere la memoria di un secolo appena passato, ho voluto raccontare attraverso le icone più rappresentative del novecento, la nascita di un nuovo millennio.
BLUE'S BLUE (to Satchmo) Con la conchiglia abbiamo il primo suono di strumento a fiato, con questo suono incomincia il video che è un omaggio ad uno dei più grandi musicisti della storia del Jazz: Louis Armstrong.
MAY I TAKE OFF? (ad un
trasvolatore errante ed al suo Piccolo Principe) "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più" dichiara esplicitamente la dedica di Antoine de Saint-Exupéry, eroe dell'aviazione francese che scrisse Il Piccolo Principe all'età di quarantadue anni, quando era reputato troppo vecchio per volare. Poi riuscì a tornare a volare e scomparve in una missione di guerra. Scomparve letteralmente, non si trovarono tracce di lui, dissolto come un autentico personaggio da favola.
"La musica per me è sempre stata una sorta di maledizione perché sono sempre stato spinto a suonarla. È sempre stata la cosa più importante della mia vita. Salta fuori prima di tutto. Ma ho fatto una specie di negoziato con questi miei demoni musicali, il che mi dà la possibilità di vivere una vita un po' più rilassata. Credo che dipingere mi abbia aiutato molto. I demoni sono ancora lì, ma adesso so che ci sono e so quando vogliono essere sfamati." Miles Davis
Biofilmografia del
regista:
Riccardo Maneglia è
nato a Rimini il 21/10/1967, si è diplomato all'Istituto d'Arte di Urbino.
Attualmente svolge l'attività di grafico pubblicitario. Con i suoi lavori
in animazione ha partecipato al IV festival internazionale del film
d'animazione di Ginevra (1989), al salone del film d'animazione di Lucca
(1990/92), ad "Anteprima" di Bellaria (1990), a ROUND di Rimini "Rassegna
di film e video di autori indipendenti" (1992/94/98) in concorso ad
Adriatico Cinema di Rimini (1999), "Kind Of Blue" Jazz Film Festival -
Milano (1999/2000/2001). Ha vinto il primo premio al concorso di Imola
"Area Clip Off" nel 1992 e nel 1993. Secondo classificato al "Concorso
Internazionale Cortometraggio Jazz Blues" al Jazz Image di Roma nel 1996.
Secondo classificato al concorso nazionale "Video-time 5'" di Treviglio
1998 e nel 2001. Primo classificato al concorso "Cortomiraggi" nella
sezione "Leggende Metropolitane" di Gorizia nel 1999. Primo premio nella
sezione Memoria del XX secolo al Festival Parma Video nel 2000. Nel
febbraio del 2000 gli dedicano una personale dal titolo "Musicaimmagina"
nella quarta edizione del Denver Jazz Film Festival di Denver, a luglio
una personale al XVI Festival Internazionale del Cinema d'Animazione
Cartoon Club di Rimini e nel settembre dello stesso anno partecipa al
WDNA's Fifth Annual Jazz Film Festival in Coral Gables, Florida. Scampagnata o videoclip Giovane esponente di quelle che ormai vanno considerate le ultime generazioni cartoonistiche sia anagraficamente, sia nel senso dei pochi valorosi continuatori - piu' sul piano della scelta artigianale che dell'affinita' stilistica - dell'opera dei "maestri" (Bozzetto, Luzzati, Cavandoli, Manfredi), Riccardo Maneglia risulta, colui il quale "ridisegna" il jazz moderno e, prima ancora, reinventa il jazz-film o il jazz-cartoon o meglio porta alle estreme conseguenze quanto e' possibile integrare fra i due linguaggi. Pur essendo fra le arti "maggiori" del secolo XX nei loro territori precipui (la musica da un lato, le arti visive dall'altro) jazz e cinema non contemplano grandi incontri sul piano quantitativo e forse nemmeno in chiave valoriale in rapporto alle singole immense potenzialita'. Se e' chiaro dunque che il contributo del film dal vero alla causa del jazz puo' ridursi a pochi lungometraggi e a qualche documentario, nell'ambito del cartoon hollywoodiano la coincidenza fra la Swing Era e il successo dei corti di Avery o Clampett sortisce esiti sorprendenti grazie al virtuosismo animato. Ma, dal dopoguerra a oggi, a parte qualche eccezione (Hubley) o sporadici interessamenti (McLaren e Lye) al jazz in particolare nessun autore si vuole avvicinare con metodo, costanza, analiticita'. Il jazz infatti diventa o "allegra scampagnata" per le opere piu' commerciali (insuperabile in tal senso il modello degli Aristogatti disneyani) o qualcosa di irrapresentabile anche per censure di mercato, con l'esclusione di solisti (Miles Davis) o gruppi contemporanei (i Manhattan Transfert) che godono talvolta del privilegio di finire in videoclip. In scena i dischi
L'eccezione pero' oggi
esiste, in quanto Maneglia mette in scena direttamente alcuni "dischi
chiave" del jazz moderno per costruirvi "sopra" e "attorno" una
visualizzazione dal sapore addirittura joyciano (il James
dal libro BIBIDI BOBIDI BU di
Guido Michelone e Giuseppe Valenzise -
Evento: Ana De Alvear presenta "The Next Level"
Video installazione
Madrid 2001
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