Spirodela polyrhiza o lente d'acqua maggiore |
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Il nome scientifico polyrhiza significa "dalle molte radici " e deriva dal greco polys, molto, e rhyza, radice. Il numero elevato di radici è infatti la caratteristica che consente di distinguere prontamente la lente d'acqua maggiore dalla lente d'acqua comune. |
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Descrizione | il corpo della lente d'acqua maggiore è composto
da un tallo molto ridotto e appiattito, simile a una "fogliolina",
dalla quale si dipartono numerose radici (da 2 a 12). Le foglioline sono solitamente riunite in gruppi di 2-6; sono di forma ovale-arrotondata e sono più grandi che nella lente d'acqua comune: possono misurare fino a 3-4 cm di diametro. Il colore delle foglie della lente d'acqua maggiore è verde chiaro superiormente e rosso porpora inferiormente. Spesso anche la pagina superiore presenta sfumature bruno-rossastre: questa è un'altra caratteristica che consente di distinguere Spirodela polyrhiza dalla lente d'acqua comune, di colore verde pisello uniforme. L'infiorescenza, che si forma da maggio a giugno (ma è molto difficile osservarla) è composta da un fiore femminile, con un ovario, e da due fiori maschili, con uno stame ciascuno. Il frutto è molto piccolo, simile a un otre, e contiene 1-2 semi. Nei tessuti della lente d'acqua maggiore si accumulano cristalli di ossalato di calcio, depositati sotto forma di aghi. Probabilmente questo è un sistema che consente alla pianta di vivere anche in acque molto dure, ma presenta un altro vantaggio: i minuti cristalli aghiformi proteggono i tessuti dall'azione delle chiocciole acquatiche, che evitano di cibarsene. |
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Habitat | acque molto tranquille o completamente ferme, come paludi, risaie, lanche dei fiumi. Predilige acque ricche di sostanze organiche, dalle quali assorbe il nutrimento grazie alle radici fluttuanti. | ||||
Consigli tecnici | la lente d'acqua maggiore non è molto esigente per
quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua e si sviluppa
molto. facilmente, purché l'illuminazione sia piuttosto forte. La temperatura ideale è intorno ai 20 °C, ma può oscillare tra i 15 e i 25 °C, senza sbalzi bruschi. Il pH dev'essere neutro o leggermente alcalino (tra 7 e 8). La durezza può anche essere elevata (fino a 15 °dGH). |
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Note | in ambiente naturale, all'avvicinarsi dell'inverno, accanto
alle normali foglie si formano nuove piccolissime foglioline, a forma
di rene, lunghe solo 1-3 mm, di colore verde cupo, olivastro. Queste sono
gemme invernali resistenti, che cadono sul fondo e, alla primavera successiva,
daranno origine a nuove piantine. Tali strutture resistenti sono chiamate turioni (se ne è già parlato a proposito del millefoglio, vedi pag. 74) e non sono altro che giovani germogli con foglie rudimentali (come gli asparagi). |