Azione Cattolica Parrocchia San Francesco d'Assisi

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Cos'è il Settore Adulti

L’adulto, oggi, come persona, come battezzato, come laico che rende presente la comunità cristiana nel concreto delle condizioni e delle situazioni di vita, deve misurarsi con una realtà sempre più complessa e ambigua, ma sarà coinvolto e reagirà agli stimoli e alle provocazioni che vengono dal nostro tempo, secondo la sua situazione esistenziale, secondo la sua storia personale. L’essere adulti non è una condizione che si acquisisce semplicemente con l’età, con lo scorrere del tempo. È piuttosto una identità che va formata entro l’ambiente in cui si è chiamati a vivere, avendo solidi punti di riferimento. Essere cristiani laici adulti è una vocazione che va riconosciuta, accolta ed esercitata; è quindi frutto di un cammino. Potremmo oggi definire l'adulto come colui che ha il coraggio dei propri desideri e ideali articolati con la propria realtà. Questa definizione va fatta risalire all'identità e cioè all'essere persona. L'uomo, nella sua singolare realtà possiede una personale storia di vita e, soprattutto, una propria storia della sua anima. L'adulto è colui che è consapevole che nel rapporto tra i desideri e la realtà si realizza l'incarnazione. Il desiderio di Dio in rapporto alla realtà umana si realizza in pienezza in Gesù Cristo; tra i nostri desideri, che non sono così puri e potenti come quelli di Dio, e la nostra realtà umana, che è particolare perché non è tutta la storia ed è limitata, si realizza la nostra "identità" che è conformazione a Cristo.

Il progetto del Settore Adulti fornisce un chiara e profonda immagine dell'adulto di AC: essere adulti significa vivere la propria esperienza nella condivisione, con discernimento, con responsabilità e con competenza, avendo la capacità di collocare sempre attivamente se stessi e la propria storia nella concreta situazione in cui si è posti a vivere, nella concreta storia degli uomini. Per compiere questo cammino, per realizzare questa testimonianza e questo servizio alla Chiesa e agli uomini, il cristiano laico non agisce singolarmente, in forma individuale, ma sceglie di impegnare se stesso, di attuare il proprio impegno personale in forma associata, attraverso la vita associativa che l'A.C. propone. Infatti per gli adulti di AC questo agire significa riconoscersi in una associazione che valorizzi:

- la capacità di condivisione (cioè, l'inserimento aperto, solidale, costruttivo della persona nella realtà che lo circonda, con spirito di servizio, nella gratuità);

- la capacità di discernimento (cioè, una conoscenza attenta e matura, una lettura critica, nella verità e nella carità, della propria situazione, del proprio tempo, alla luce di fondamentali valori umani e cristiani, posti a base e orientamento della propria esistenza);

- il senso di responsabilità (cioè la coscienza di dovere impegnarsi con propria iniziativa e con consapevole coerenza, per far crescere e per animare la realtà in cui si è inseriti)

- la specifica competenza (cioè la capacità di affrontare i reali problemi della vita, traducendo la propria testimonianza di vita e la propria disponibilità al servizio in proposte, progetti, iniziative, opere, comportamenti, attraverso i quali contribuire in modo diretto e concreto alla edificazione della comunità cristiana e allo sviluppo della società civile).

La centralità della persona, la crescita in un gruppo, la presenza costante di un responsabile animatore, e le continue occasioni di formazione (culturale, catechetico-teologica, spirituale e alla testimonianza) segnano la strada di questo cammino dentro l'esperienza associativa di AC.

Gli adulti di AC, in virtù del Battesimo e dei doni ricevuti, esprimono questo impegno nella testimonianza e nel servizio attraverso:

a) La partecipazione, personale comunitaria, in forma singola o associata alla vita della propria chiesa, che si traduce in attenzione alla globalità della vita della comunità, contributo al discernimento pastorale e alla costruzione del tessuto comunitario, garanzia di continuità e gratuità nel quotidiano;

b) La partecipazione, personale e comunitaria, in forma singola o associata alla vita della comunità degli uomini, che si traduce in un atteggiamento di ascolto, di ricerca, di dialogo e di servizio, di assunzione di responsabilità, di fedeltà alla propria vocazione e al proprio stato di vita);

c) L’impegno pastorale e missionario, che si traduce:

- nell'annuncio e nella testimonianza del Vangelo;

- nell'esercizio della responsabilità educativa nella famiglia e nella società:

- nella promozione dei valori etici soprattutto nel contesto familiare e professionale;

- nella promozione della solidarietà sociale con particolare attenzione al mondo del lavoro e dell'economia e nel servizio del volontariato;

- nella sfera politica, con particolare attenzione alla cultura e al servizio nelle istituzioni;

- nella costruzione di una convivenza pacifica tra gli uomini, le famiglie, i gruppi, le        religioni, i popoli.

Il cammino che l'adulto è chiamato a compiere evidenzia due caratteristiche peculiari:

- è un unico cammino, che tende ad un'unica meta attraverso una pluralità di itinerari, che tengono conto della varietà delle situazioni e delle diversità delle condizioni nelle quali gli adulti si trovano concretamente a vivere (giovani adulti, famiglia, terza età, realtà produttiva ecc.);

- è un cammino che si colloca necessariamente in un contesto più ampio dal quale trae l'orientamento, col quale costantemente si verifica e al quale, per parte sua, dà attuazione: il cammino della comunità ecclesiale.

 
 

 

web master: Luigi Di Cuio