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Cos'è
il Settore Adulti
L’adulto, oggi,
come persona, come battezzato, come
laico che rende presente la comunità
cristiana nel concreto delle
condizioni e delle situazioni di vita,
deve misurarsi con una realtà sempre
più complessa e ambigua, ma sarà
coinvolto e reagirà agli stimoli e
alle provocazioni che vengono dal
nostro tempo, secondo la sua
situazione esistenziale, secondo la
sua storia personale. L’essere
adulti non è una condizione che si
acquisisce semplicemente con l’età,
con lo scorrere del tempo. È
piuttosto una identità che va formata
entro l’ambiente in cui si è
chiamati a vivere, avendo solidi punti
di riferimento. Essere cristiani laici
adulti è una vocazione che va
riconosciuta, accolta ed esercitata;
è quindi frutto di un cammino.
Potremmo oggi definire l'adulto come
colui che ha il coraggio dei propri
desideri e ideali articolati con la
propria realtà. Questa definizione va
fatta risalire all'identità e cioè
all'essere persona. L'uomo, nella sua
singolare realtà possiede una
personale storia di vita e,
soprattutto, una propria storia della
sua anima. L'adulto è colui che è
consapevole che nel rapporto tra i
desideri e la realtà si realizza
l'incarnazione. Il desiderio di Dio in
rapporto alla realtà umana si
realizza in pienezza in Gesù Cristo;
tra i nostri desideri, che non sono
così puri e potenti come quelli di
Dio, e la nostra realtà umana, che è
particolare perché non è tutta la
storia ed è limitata, si realizza la
nostra "identità" che è
conformazione a Cristo.
Il progetto del
Settore Adulti fornisce un chiara e
profonda immagine dell'adulto di AC:
essere adulti significa vivere la
propria esperienza nella condivisione,
con discernimento, con responsabilità
e con competenza, avendo la capacità
di collocare sempre attivamente se
stessi e la propria storia nella
concreta situazione in cui si è posti
a vivere, nella concreta storia degli
uomini. Per compiere questo cammino,
per realizzare questa testimonianza e
questo servizio alla Chiesa e agli
uomini, il cristiano laico non agisce
singolarmente, in forma individuale,
ma sceglie di impegnare se stesso, di
attuare il proprio impegno personale
in forma associata, attraverso la vita
associativa che l'A.C. propone.
Infatti per gli adulti di AC questo
agire significa riconoscersi in una
associazione che valorizzi:
- la capacità di
condivisione (cioè, l'inserimento
aperto, solidale, costruttivo della
persona nella realtà che lo circonda,
con spirito di servizio, nella gratuità);
- la capacità di
discernimento (cioè, una conoscenza
attenta e matura, una lettura critica,
nella verità e nella carità, della
propria situazione, del proprio tempo,
alla luce di fondamentali valori umani
e cristiani, posti a base e
orientamento della propria esistenza);
- il senso di
responsabilità (cioè la coscienza di
dovere impegnarsi con propria
iniziativa e con consapevole coerenza,
per far crescere e per animare la
realtà in cui si è inseriti)
- la specifica
competenza (cioè la capacità di
affrontare i reali problemi della
vita, traducendo la propria
testimonianza di vita e la propria
disponibilità al servizio in
proposte, progetti, iniziative, opere,
comportamenti, attraverso i quali
contribuire in modo diretto e concreto
alla edificazione della comunità
cristiana e allo sviluppo della società
civile).
La centralità della
persona, la crescita in un gruppo, la
presenza costante di un responsabile
animatore, e le continue occasioni di
formazione (culturale,
catechetico-teologica, spirituale e
alla testimonianza) segnano la strada
di questo cammino dentro l'esperienza
associativa di AC.
Gli adulti di AC, in
virtù del Battesimo e dei doni
ricevuti, esprimono questo impegno
nella testimonianza e nel servizio
attraverso:
a) La
partecipazione, personale comunitaria,
in forma singola o associata alla vita
della propria chiesa, che si traduce
in attenzione alla globalità della
vita della comunità, contributo al
discernimento pastorale e alla
costruzione del tessuto comunitario,
garanzia di continuità e gratuità
nel quotidiano;
b) La
partecipazione, personale e
comunitaria, in forma singola o
associata alla vita della comunità
degli uomini, che si traduce in un
atteggiamento di ascolto, di ricerca,
di dialogo e di servizio, di
assunzione di responsabilità, di
fedeltà alla propria vocazione e al
proprio stato di vita);
c) L’impegno
pastorale e missionario, che si
traduce:
- nell'annuncio e
nella testimonianza del Vangelo;
- nell'esercizio
della responsabilità educativa nella
famiglia e nella società:
- nella promozione
dei valori etici soprattutto nel
contesto familiare e professionale;
- nella promozione
della solidarietà sociale con
particolare attenzione al mondo del
lavoro e dell'economia e nel servizio
del volontariato;
- nella sfera
politica, con particolare attenzione
alla cultura e al servizio nelle
istituzioni;
- nella costruzione
di una convivenza pacifica tra gli
uomini, le famiglie, i gruppi, le
religioni, i popoli.
Il cammino che
l'adulto è chiamato a compiere
evidenzia due caratteristiche
peculiari:
- è un unico
cammino, che tende ad un'unica meta
attraverso una pluralità di
itinerari, che tengono conto della
varietà delle situazioni e delle
diversità delle condizioni nelle
quali gli adulti si trovano
concretamente a vivere (giovani
adulti, famiglia, terza età, realtà
produttiva ecc.);
- è un cammino
che si colloca necessariamente in un
contesto più ampio dal quale trae
l'orientamento, col quale
costantemente si verifica e al
quale, per parte sua, dà
attuazione: il cammino della comunità
ecclesiale.
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