(mi raccomando non comprate i prodotti pubblicizzati qui sopra: fanno schifo)

chi mangiare?

Nell'imminenza dell'immancabile vittoria proletaria , con il conseguente scatenarsi della consueta ondata di atrocità ai danni di grandi e piccini, crediamo opportuno dare alcuni consigli per incanalare nel giusto verso la barbarie bolscevica, nella sua manifestazione più tradizionale: il cannibalismo.

Diamo per scontato l'uso edonistico e ricreazionale della carne di bambino, cibo tradizionale del comunista, come dimostra la sospetta accondiscendenza degli ex ministri comunisti Berlinguer e De Mauro verso le scuole cattoliche, viste evidentemente come giacimenti gastronomici piuttosto che culturali; per quanto riguarda il consumo di carne di capi adulti è opportuna qualche indicazione, per evitare brutte sorprese al consumatore antropofago.

Silvio Berlusconi: i ripetuti interventi di chirurgia estetica e l'abuso di cosmetici rendono la qualità della carne presumibilmente molto bassa, ai limiti della commestibilità; ciononostante qualunque comunista sarebbe comunque lieto di consumare la carne di questo soggetto, anche cruda, ma si consiglia la preparazione come "brasato", magari utilizzando per la marinatura il Barolo proveniente dalla cantina dello stesso berlusconi.

Cesare Previti: si tratta di specie velenosa, assolutamente non commestibile: la carne va distrutta tramite incenerimento per evitare gravi intossicazioni in caso di consumo alimentare.

Emilio Fede: la lingua costituisce circa il 60% del peso vivo, ed è la principale parte commestibile; lo sgradevole sapore di culo di Berlusconi e la bava che ne trasuda consigliano 48 ore di spurgo (come le lumache) e successiva marinatura in aceto; visto che la lingua probabilmente continuerà a muoversi anche durante la cottura, è consigliabile l'uso della pentola a pressione o, comunque di una pentola chiusa ermeticamente.

Umberto Bossi: l'eccessivo sapore di selvatico può risultare sgradito a molti, insieme alla consistenza tigliosa della carne e alla bavosità superficiale: una lunga frollatura, la marinatura e l'uso di spezie può renderla meno sgradevole.

Rocco Buttiglione: l'assoluta assenza di qualunque attività muscolare o cerebrale ne rende la carne particolarmente tenera e appetibile, paragonabile alla carne di suora di clausura, fino a consigliarne addirittura l'uso come carpaccio.

Giuliano Ferrara: l'eccessiva infiltrazione di grasso rende la sua carne non in linea con le moderne tendenze dietetiche e non è nemmeno ipotizzabile l'esportazione verso molti mercati esteri (paesi islamici e Israele). L'unica possibilità è un periodo preventivo di dimagrimento con lavori forzati; il fegato non è comunque recuperabile per il consumo alimentare.

Francesco Cossiga: non sono da temere problemi igienico-sanitari in quanto gli evidenti sintomi di squilibrio mentale sono congeniti e non dovuti allo smodato consumo di carne bovina; va comunque imbavagliato durante la macellazione per evitare che la logorrea provochi danni all'operatore.

Marco Pannella: anche fuori dai periodi di sciopero della fame, la carne ha un insopprimibile sapore di nicotina e di aria fritta che la rende disgustosa. Il consumo abituale di orina come bevanda non migliora di certo la situazione.

Karol Wojtila: l'operazione di macellazione si presenta molto difficile per il continuo tremito del soggetto. Solo un anticlericale molto motivato potrebbe consumarne la carne, di qualità prossima alla mummificazione.

Giorgio La Malfa: la repulsione che ognuno prova per la persona si può ragionevolmente estendere alle carni, che si presumono gelatinose, maleodoranti e disgustose.

Gianfranco Fini: il sapore di merda fascista e olio di ricino non è mascherato da una qualche marezzatura di grasso, e quindi il consumo alimentare si presenta problematico.

Roberto Formigoni: l'astinenza sessuale presumibilmente provoca sulle carni lo stesso effetto positivo della castrazione, con conseguente intenerimento, assimilabile a quello del manzo.

Fausto Bertinotti: la già scarsa massa commestibile è ulteriormente ridotta dall'effetto "pallone gonfiato"; è impossibile la preparazione con ripieno, essendo già ripieno di sé stesso: l'unico uso possibile è quello di ripieno per tortellini.

Gianni Baget Bozzo: è consigliabile esperire ogni tipo di indagine tossicologica e microbiologica per escludere danni al consumatore; è consigliabile anche un esorcismo preventivo per evitare di ingurgitare il Maligno insieme con la carne.

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pagina aggiornata a: 24 gennaio 2004